Capitolo 3

915 38 9
                                    

Una volta arrivati davanti casa mia, Paul scese insieme a me e mi accompagnò alla porta.

-Vuoi che resti o che me ne vada? Disse lui

-No,aspetta. Prima di andartene ti devo parlare. Entra.

-Okay,disse chiudendo la porta e sedendosi.

- Dimmi pure,cominciò lui.

- Senti Paul,cercherò di venire dritta al sodo. Non mi piace portare certe chiacchierate per le lunghe, dissi con un filo di ironia.
Ascolta,tu lo sai ,appena ci siamo conosciuti, è scattata dentro di noi una scintilla. Ma io direi di spegnerla prima che si transformi in fuoco.
........a dire la verità, già si è transformata in fuoco qualche sera fa,ma voglio evitare che che quest' ultimo si alimenti ancora di più.
In pratica,ti sto dicendo che non me la sento di portare avanti questa relazione, perché io a te ci tengo molto e non voglio che questo legame stretto di amicizia e di stima che si è creato fra noi,possa essere compromesso da una bravata che chissà come abbiamo fatto.
L' altra ragione per la quale non voglio che la nostra relazione vada avanti è Steve,il quale è sempre stato onesto e gentile con me e non me la sento di tradirlo in questo modo.
Quindi.....che ne dici se rimaniamo amici come una volta?dissi io con un sorriso forzato.

-Si,certo,ti capisco disse Paul
Sei una grande donna Michelle. Lo hai dimostrato con il gesto che hai appena fatto.
Ti stimo molto sai? Non si incontrano facilmente ragazze come te.
Hai fatto la cosa giusta.
E mentre lo diceva mi abbracciò forte e dandomi un bacio sulla guancia mi disse:
-Ti voglio bene!

-Anche io ti voglio bene,dissi io stretta tra le sue braccia...
E mentre lo dicevo mi scivolò sul viso una lacrima.

-Hey,perchè stai piangendo? Non mi piace vedere una persona triste e poi sei molto più bella quando ridi,disse lui sollevandomi il mento

Io sorrisi e dissi:
-Non sto piangendo,è stato solo un momento di commozione!

-Si,certo,disse anche lui sorridendo
Ci vediamo dopo!

-Okay,a dopo!

E mentre dicevo ciò,lui aprì la porta,mi salutò con il gesto della mano e se ne andò.E intanto io me ne stavo seduta ad aspettare che mio fratello tornasse..

Ma annoiata dall' attesa,decisi di fare un salto a casa di Steve,perché erano due giorni che non ci vedevamo e che non rispondeva al cellulare e così per informarmi meglio di cosa fosse accaduto, decisi di andare direttamente a casa sua,dove sicuramente lo avrei trovato,perché quel giorno era giovedi ed era anche il suo giorno libero.
E così presi la giacca e le chiavi di casa e mi incamminai.
Durante il cammino,non so come ma la mia testa iniziò a pensare all' episodio che qualche tempo prima era successo con Paul,e mi iniziai a formulare senza volerlo delle domande,dei ripensamenti che non mi davano pace.
Ho fatto la cosa giusta? Mi ripetevo continuamente nella mia testa,ma senza dandomi una risposta.
Ma poi,dopo un pò mi accorsi che ero sotto il palazzo di Steve e mettendo da parte quei pensieri assurdi,bussai il citofono del palazzo.
Bussai una,due,tre volte ma nessuno rispose. Solo allora mi venne in mente che il citofono era guasto e trovando fortunatamente il portone aperto,decisi di andare sopra a dare un' occhiata.
Salii le scale e arrivai al secondo piano dove abitatava Steve.
Bussai il campanello ma non mi rispose nessuno.
Allora,pensai che fosse andato in giro da qualche parte a prendere un pò d' aria e così decisi di andarmene.
Ma non so cosa,dentro di me,mi disse di entrare e così feci. Stranamente la porta non era chiusa a chiave, altrimenti non sarei potuta entrare non avendo le chiavi.
Entrai e mentre stavo camminando nel corridoio d' ingresso,dissi quasi urlando:

-Steve,sei in casa? Sono Michelle!

Nessuna risposta.

- Steve! Dissi di nuovo urlando,e lo trovai seduto sul sofà del suo soggiorno.

A special friend//•Paul Walker•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora