Io sono Jade e ho diciassette anni. Da domani sarò maggiorenne, evviva... Sono chiusa in questo buco di città da fin troppo tempo e voglio andarmene. Una volta finita la scuola deciderò dove, ma sicuramente sarà via da qui. Frequento la scuola St. Jacob e sono una studente modello anche se tutti pensano il contrario visto il mio aspetto e il mio carattere, che non c'entrano assolutamente nulla. Tutti si chiedono come io abbia fatto a passare questi ultimi e difficili anni di scuola e spesso fanno battutine che sinceramente non mi danno nemmeno poi così fastidio.
I capelli neri e gli occhi marroni, spesso contornati da chili e chili di trucco nero, danno molto di cui parlare agli altri. I miei vestiti sono tutti del medesimo colore e li adoro così come sono. Io non indosso vestiti alla moda, ma preferisco i miei adorati skinny jeans, le mie magliette comprate ai concerti e i miei combact boots che porto per tipo 365 giorni all'anno. Sono semplicemente fantastici.
Oggi è lunedì. C'è scuola, ma vorrei non doverci andare. Non me la sento, mi fa male la testa... Purtroppo sono costretta a prendermi un'aspirina e uscire di casa con la testa che sta per scoppiare.
Al momento sono per strada e sto andando a piedi perché ho perso l'autobus. Non sono né in ritardo né tantomeno nervosa. La mattina esco molto prima che la scuola apra, giusto per il gusto di farmi una camminata o anche solo una corsa. Perdere l'autobus quindi non è un problema, manca ancora mezz'ora prima che suoni la campana e io sono quasi arrivata.
Mentre giro l'angolo immersa nella musica, qualcuno sbatte e mi viene addosso. Io sono caduta, ma la chiunque fosse l'idiota che non guarda dove mette i piedi a quanto pare è rimasto in piedi solo un po' stordito. Vedo delle cuffiette a terra, ma non sono le mie. Decido quindi di raccoglierle e darle al proprietario. Appena alzo la testa lo vedo: un magnifico ragazzo, alto, con dei capelli corti da un lato e lunghi fino al collo dall'altro, con tre chili di trucco e un'inconfondibile riga nera sulla guancia. La sua giacca, anche quella è molto particolare. Ha una manica lunga e una corta ed è di pelle. Dopo essere rimasta imbambolata a fissare i suoi magnifici occhi blu mi riprendo e gli restituisco le cuffiette che ha perso nello scontro.
«Grazie.»
«N-non c'è di che...» rispondo imbarazzata.
La sua voce è davvero bella. Roca, grave. Semplicemente magnifica.
Purtroppo entrambi dobbiamo andare e senza scambiare un'altra parola, prendiamo strade diverse.
Arrivo in tempo a scuola, ma quello che mi fa tardare è l'ennesimo svenimento. Come al solito nessuno si accorge di quel che sta succedendo e l'oscurità prende il sopravvento sulla luce. È tutto buio, non riesco a muovermi. Sento qualcuno prendermi in braccio mentre una voce urla di farci passare.
ANGOLO ALPACA:
Okay! Capitolo numero 1. Spero che la storia vi incuriosisca... E ricordate che non è una normale fanfiction. Inoltre, so che quando una persona sviene non sente nulla, ma è una cosa che scoprirete più avanti, quindi vi lascio col dubbio di quello che potrebbe essere.
Smile for the camera!
-Høødie.
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La cacciatrice di anime || Andy Biersack [IN REVISIONE]
FanfictionJade è una ragazza che frequenta la scuola St. Jacob e che ancora non sa di possedere un "dono", se così può essere definito. Soffre molto spesso di svenimenti che la colpiscono senza preavviso. Un giorno arriva a scuola un misterioso e affascinante...