Capitolo 13

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ANDY'S POV:

Giorni, mesi, che non vedo Jade.

Ho saputo che si è messa con Toby.

Una pugnalata al cuore per me.

Non riuscivo a crederci.

Lei non percepiva il pericolo costante che c'era quando stava vicino a lui.

Toby le ha messo in testa che tutto quello che io le avevo detto era falso, quando invece l'unico a mentire era lui.

Devo trovare un modo per salvarla, farle capire che quello che sta vivendo adesso è una bufala.

Una stupidissima menzogna.

Molti avrebbero detto che sarebbe meglio voltare pagina, lasciarla andare, ma non posso.

Non ci riesco.

******

Era un nuovo giorno e avevo deciso di uscire in centro con una mia amica, Margaret.

Era una ragazza carina, capelli lunghi neri, pelle pallida... Il mio tipo insomma.

Ma io avevo ancora in testa Jade.

Andammo un po' a passeggio, la portai a prendere un gelato e quando fu mezzogiorno andammo in un ristorante davvero carino.

Fu lì che la vidi.

Era da sola ad un tavolo apparecchiato per due. Evidentemente Toby era in bagno...

Approfittai quando Margaret, vedendo che stavo letteralmente morendo dalla voglia di andare a parlare con Jade, andò anche lei in bagno.

-C-Ciao Jade...-

-Andy..? Che ci fai qui...?-

-Ero con una mia... Amica. Tu? Immagino sia venuta qui con Toby- trattenni un sospiro mentre pronunciavo il suo nome.

Mi pizzicavano gli occhi.

Era la prima volta che parlavamo senza che lei mi respingesse o si mettesse ad urlare infuriata.

E non intendevo aggravare la situazione.

-La tua amica ti sta aspettando... Meglio che tu vada-

Indicò il tavolo dove ci eravamo sistemati io e Margaret e solo a quel punto mi resi conto io per Jade non contavo più nulla.

Ormai non avevo più speranze.

-Ciao Andy-

Ahhhhh! Ci mancava solo Toby!

Cercai di fare uno dei miei migliori sorrisi, palesemente falso.

Sperai che non si notasse, ma a quanto pare se ne accorsero tutti e due.

-Oh, eccoti qui Toby! Andy se ne stava giusto andando, vero?-

-Sì... Vado al mio tavolo, ci si vede...-

Per tutto il giorno non feci altro che portare Margaret negli stessi posti in cui andavano quei due.

Li stavo letteralmente pedinando, con la costante paura che ci scoprissero.

La sera andarono in una discoteca e noi li seguimmo.

La scena che vidi quella notte non piacque per niente.


La cacciatrice di anime || Andy Biersack [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora