pausa

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Vitto: ah... adesso c'è troppa pace *dissi gettandomi sul divano*
Sa: già...
Vitto: beh dai... Pasqua arriverà in fretta
Sa: speriamo...
Vitto: non pensarci, è peggio.
Sa: si hai ragione..
Vitto: bene ora vado a studiare. Domani quella di latino mi interroga... uff!
Mi alzai dal divano e andai in camera, dove rimasi chiusa a studiare fino alle 19:30.
Scesi giù e trovai Sarah mamma e babbo a vedere la tv.
Vitto: che guardate di bello?
Babbo: un horror
Già... i miei genitori li adoravano... io NO!
Vitto: ah...ancora questi horror... vabbe dato che sono quasi le 20, mi sento molto generosa e non so che fare... ma' resta pure lì stasera cucino io.
Mamma: grazie tesoro.
Cucinai della pasta col pomodoro e della carne.
Mangiammo tutti insieme; era tutto buono... sto facendo progressi in cucina!
Babbo: mmh complimenti... stai migliorando!
Vitto: eh lo so... master chef mi fa un baffo a me!
Babbo: Alessandro avrà un'ottima cuoca in casa..
Vitto: pa' non correre!
Babbo: oh va bene va bene...
Tutti: ahahahah
Sa: vabbe noi andiamo a dormire... da domani si ricomincia la solita routine *pronunciò le ultime parole con una punta di tristezza*
Vitto: si ha ragione... notte
Ci alzammo da tavola, salimmo su e ci mettemmo a letto a messaggiare con i nostri principi.
Mentre chattavo con Ale ero come in una bolla, isolata dal mondo, tanto che Sarah mi stava chiamando e io non rispondevo ed è stata costretta a lanciarmi un cuscino in faccia.
Vitto: ooh ma che fai?! Ahahah
*dissi rilanciandoglielo*
Sa: non mi rispondevi!
Vitto: che C'è!? *dissi con ancora il naso incollato allo schermo*
Sa: togliti quel sorriso da ebete che hai tenuto perennemente in faccia da quando siamo salite su e mettiamoci a dormire!
Sono gia le 23!
Vitto: di giá?!?!
Sa: si! Dai domani sennò fai storie per alzarti!
Vitto: ma che palle! Uff
Sa: saluta Ale e mettiti a dormire!
Vitto: anche te però!
Sa: già fatto * disse girandosi dall'altra parte e portandosi le coperte sino al naso* Notte *biascicò prima di addormentasi*
Contro voglia salutai Ale e mi addormentai anch'io entrando nel meraviglioso mendo dei sogni.
Passarono le settimane e Pasqua era sempre più vicina.
Stavo facendo il conto alla rovescia per sapere quanti giorni mancassero a quella festa che non ho mai amato come quest'anno. Perché? Perché a Pasqua lo rivedo!
Le cose stanno andando bene nonostante la distanza, e ci sentiamo tutti i giorni; idem tra Sarah e Fra.
Negli ultimi giorni però ho notato un cambiamento: sembra più distaccato e ci sentiamo meno. Speriamo sia solo una mia impressione ma io ho un brutto presentimento, che si dimostrò vero quando lessi un suo messaggio, uno di quelli che non vorresti MAI ricevere: "voglio una pausa"
Quando leggi non realizzi immediatamente ciò che è successo, ci arrivi dopo, e poi ti crolla il mondo addosso.
Le lacrime iniziano a scendere e poi inizia la fase dei perché e delle seghe mentali.
Ti inizi a chiedere se hai fatto qualcosa di male, se non sei abbastanza per lui o ancora peggio... ha trovato un'altra migliore di me?!?
E poi perché con un messaggio?! Odio questa cosa... ti dimostra che è senza palle.
Adesso si passa alla fase incazzata. Io voglio sapere il perché!
Mi asciugo le lacrime nere a causa del mascara e compongo il numero.
Non so perché lo sto facendo, non è una cosa da me, ma sta prendendo il sopravvento la parte pazza e incazzata.
Squilla e... risponde. Mi aspettavo che lo lasciasse squillare.
Ale: vitto?
Vitto: Sì! Sorpreso?
Ale: perché mi hai chiamato?
Vitto: perché vuoi una pausa?
Vado dritta al punto. Voglio e devo sapere.. voglio levarmi il dente.
Ale: perché...beh...ecco..
Vitto: mi merito almeno la verità. *scandisco bene questa frase*
Ale: ehm...ho un po' di confusione in testa...
Vitto: ho capito tutto...
Ale: mi dispiace...
Vitto: mi dispiace... solo questo sai dire?! Non hai nemmeno avuto il coraggio di chiamarmi! Mi hai detto tutto tramite un sms! Sei un vigliacco! *sbraito al colmo dell'ira e in preda al più totale nervosismo*
Ale: hai tutte le ragioni del mondo per essere incazzata e.. mi sento un bastardo in questo momento. Farti soffrire è l'ultima cosa che voglio credimi...
Vitto: beh... sappi che è quello che stai facendo!
Gli chiudo la chiamata in faccia senza dargli il tempo di rispondere. Voglio che si senta una merda.
Mi asciugo le lacrime e esco.
Devo staccare un po' e rinfrescarmi le idee.
Un'altra... ha un'altra. Questa cosa mi rimboma costantemente nella testa che potrebbe esplodere da un momento all'altro.
Tira vento e l'aria inizia ad essere fresca dato che il sole sta iniziando a calare.
In questo momento dovrei essere a fare la lezione ma non c'ho proprio la testa.
Sto camminando per le strade di Viterbo senza, una meta, con le cuffie nelle orecchie e lo sguardo basso.
I miei occhi vedono un campo di fiori. Mi avvicino e mi siedo sotto un albero.
Sto un po' lì a fissare il nulla e a riflettere.
Alla fine mi dico... ma ne vale veramente la pena di star così per uno al quale sono bastate solo due settimane di distanza per avere dubbi su di noi e entrare in confusione?
NO!
Con questa convinzione in testa, che mi da un po' di forza, mi rialzo e torno a casa.
Mamma: ciao vitto... che è sta faccia?
Sarah lanciò un'occhiata fulminante a mamma perché probabilmente si era immaginata qualcosa.
Passo avanti ignorando mia mamma e dico un: "stasera non mangio" prima di chiudermi in camera.
Dopo poco arriva Sarah con un barattolo di gelato e del pane e nutella.
Lei si che mi conosce bene.
Sa: posso?
Vitto: certo vieni... ho bisogno di compagnia
Entrò e si sedette accanto a me e dopo aver posato il vasoio mi abbracciò forte.
Avevo bisogno di uno dei suoi abbracci, gli abbracci della sorella maggiore, quelli abbracci che ti dicono "io ti capisco, con me puoi essere un libro aperto e puoi dirmi qualsiasi cosa senza problemi".
Anche per questo adoro mia sorella.




*SPAZIO AUTRICE *
Buon giorno a tutti! Eccomi con un nuovo capitolo. Cercherò di essere più attiva perché mi rendo conto di non aver pubblicato quasi niente in questo mese. Scusate.
Spero che il capitolo vi piaccia e...voglio vedere tante stelline eh!❤
-Sarah

sei negli occhi e da lì non scendi |DEAR JACK|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora