Non so bene da dove partire. Evidentemente perché la mia storia, è davvero unica.
Mi chiamo Andrea Rose Smith, ma mi chiamano Andy. Ho 16 anni, a luglio ne faccio 17. Che dire, sono abbastanza alta, magra, con capelli scuri mossi e lunghi. Chiariamo non sarò una modella, questo è chiaro, ma una mia caratteristica sono gli occhi. Molti mi dicono che ho uno sguardo accattivante.
Ma torniamo a noi. Tutto è partito da una calda sera di giugno, ero con Alex, la mia migliore amica. Non so bene chi avesse organizzato quella dannata festa, ricordo solo che per i corridoi del Palm Wood non si parlava d'altro. Così decidemmo di andarci, d'estate le feste in spiaggia sono la cosa che preferisco. Avevo un pantaloncino strappato chiaro, un top bianco ricamato con le converse dello stesso colore, che poi tolsi, non volevo entrasse la sabbia.
C'era tutto l'hotel e qualche ragazzo che frequentava i miei corsi. Nell'animo della serata, ricordo che si avvicinò un gruppo di quattro ragazzi, fra cui quello che poi sarebbe stato l'amore della mia vita. Alto, capelli scuri lucidi, occhi profondi e castani.
Da tradizione che ad ogni festa qui, si fa un gioco, chiamato "the kiss game", ossia il gioco del bacio. Consiste nell'avvicinarsi ad una persona bendata, e baciarla. L'ho sempre odiato come gioco, ma ammetto che riusciva a far "divertire". Così mi bendai. A mia sorpresa però, circa cinque minuti dopo, qualcuno mi prese i fianchi e mi bació. Erano labbra fredde e morbide. Tolsi la benda e mi trovai davanti lui.