I giorni in ospedale

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Prov's Louis
Sono un emerito Bucchino. La mia fidanzata nonché madre della mia ex figlia si stava suicidando per me. Sono davvero uno stronzo. Per fortuna, ieri mattina hanno detto che era fuori pericolo. È in coma da un mese. La sua e mia famiglia più tutti i nostri amici, soprattutto Sam e Maicol venivano a farla visita varie volte alla settimana. Io sono in camera sua, seduto su quella sedia affianco al lettino d'ospedale dove lei è stesa a dormire. Le tengo la mano. Gli e la bacio, e gli parlo. So che può sembrare strano. Ma le parlo. I dottori dicono che sente quello che dico. Le parlo solo di quanto sia stato stronzo. Di quanto sto soffrendo per la perdita di Juliet e per la sua. I suoi occhioni marroni chiusi, ancora più magra, con i capelli secchi e spenti, la sua pelle bianca come un fantasma, e le sue labbra violacee. Con tutto quello io la amo ancora.
Oggi era il giorno in cui la lavavano. I dottori dicevano che alcuni familiari potevano lavarla invece delle infermiere, Sam e la Madre la lavavano dolcemente con una spugna umida calda. Visto che in quei giorni faceva un cazzo di freddo. Anche se, nell'ospedale si stava caldi.
-Louis...- disse Sam anch'essa a pezzi
-vuoi spogliarla tu?-
-... Si-
La spogliavo e rivestivo io. Le davo alcuni baci sulla schiena. Di quelli lei ne andava pazzi.
Le tolsi il camice pian piano con delicatezza e le diedi un bacio a fior di labbra.
-ora Sam ti lava per bene così sarai pulita e profumata-gli sussurrai all'orecchio
vidi Sam lavarla, mentre lei piangeva come una matta.
Dopo che io l'ebbi asciugata, le misi il camice pulito e Sam, per completare l'opera pettino i capelli. Oggi non era giorno di lavarli.
-ecco qui piccina. Così sei bellissima, anche se lo sei già-
La madre di Jasmine mi portò una cioccolata calda e mi disse
-Louis. Jasmine vorrebbe che tu andassi a casa a riposare-
-no... E poi... Dovevo soffrire io al posto suo. Si è buttata dal quinto piano, per me. E per Juliet.-dissi iniziando a piangere
-non piangere Louis-
-come faccio a non piangere se l'amore della mia vita è qui con fili e tubicini attaccati al corpo? A quest'ora doveva partorire, dovevamo essere uniti, vedere nostra figlia e essere felici-dissi piangendo e mettendo la testa sul suo ventre...
Stavo perdendo una parte di me con lei....
***
-Ecco qui piccina. E con questi mazzi di rose bianche fanno venti mazzi di fiori per la tua guarigione. Tutti regalati da amici e parenti. Oggi piove amore mio. Dio sta piangendo per me. Ho esaurito le lacrime a furia di guardarti così.- dissi accarezzandogli la mano
-Bro-
-hey Maicol-
-senti... Qui c'è Sam. Va almeno a farti una doccia. Alla porta a destra ci sono delle docce private. Tua mamma ti ha portato i vestiti puliti, e Ro ti ha portato la colazione con le tue sorelle.
-va bene. Un minuto-
-ti aspetto fuori-
Uscì dalla camera.
-piccola io vado a farmi una doccia. Promettimi che quando arrivo devo trovarti sveglia okay?- dissi dandole un bacio sulla guancia.
-si-disse senza aprire gli occhi.
-ohh cazzo piccola-
Corsi fuori e chiamai dottori e infermieri. Mi dissero che dovevo aspettare fuori con gli altri.
Piccola svegliati... Aspetto solo te❤️🔐

A.a:come vi è sembrato questo capitolo??❤️ spero vi sia piaciuto

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