Capitolo 10

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Sono passati 3 giorni dall'ultima chiacchiere faccia a faccia con Chirone e ancora non ha convocato me Percy.
Focalizzo bene l'immagine davanti a me e con una spinta mi sposto di lato. Gabri, quindi, cerca di darmi una coltellata ma io la schivo. Mi giro e mi rigiro il piccolo -ma letale- coltello tra le mani mentre gli do una gomitata tra le costole; cerca di colpirmi ma non ci riesce e io gli punto il coltello alla gola.
"Okay okay avevi ragione tu" esclama ridendo Gabri mentre alza le mani al cielo.
Risi anche io "ora mi devi 5 dracme d'oro" dico alzando il viso in segno di sfida.
Sbuffa poi si rivolge agli altri ragazzi che avevano assistito al combattimento "perché non mi avete dissuaso ad andare a morte certa?!" si lagna.
"Perché sei troppo testardo" cinguetta una figlia di Afrodite rivolta al figlio di Ares. Gli altri ridono mentre Gabri mi porge le mie 5 dracme meritate.
"La prossima volta che ti va di scommettere e perdere contro di me.. Sappi che sono qua a disposizione" sbuffa ma ride.
E in quel momento tra le risate generali, un ragazzino si avvicina. È di piccola statura, capelli biondi e occhi color cioccolato, figlio di Ermes.
"Annabeth.. Chirone ti vuole parlare" dice trafelato il ragazzino. Annuisco.
Saluto velocemente i ragazzi e mi allontano diretta alla Casa Grande.
Quando arrivo, entro senza neanche bussare e trovo Chirone seduto sulla sua sedia a rotelle, in figura umana.
"Chirone.." dico
"Annabeth.. Ci ho pensato e ho capito che.. Beh.. Avevi ragione" sospira "è arrivato il momento di farti partecipare ad una missione.. Sei la migliore qua, l'unica che può aiutare Percy in tutto questo casino"
"Chirone.." ma in quel momento la porta della Casa Grande si apre ed entra Percy
"Eilà!" esclama tutto euforico poi vede le nostre facce e si rabbuia "che succede?"
"Percy.." fa Chirone "sai cosa sta succedendo vero?"
Percy mi lancia uno sguardo ma io rimango indifferente "si, cioè più o meno" fa lui "qualcuno ha rubato il tridente a mio padre, no?" chiede guardandomi.
"Si" dice Chirone "e tu.. Tu sei l'unico che può riportare la pace.."
"Io?" domanda "perché io?"
Questa volta anticipo tutti e parlo io "sei il figlio del dio a cui è scomparso il tridente. Se si deve trovare la pace tu sei quello giusto.. Tu devi portare il tridente a tuo padre.. Tu, Percy, tu sei l'unico che può scendere nel suo regno, l'unico che può portargli il simbolo del suo potere! Sei l'unico che può scoprire dove si trova il tridente."
"Capisco.. Quindi mi state dicendo che devo partire per una missione suicida da solo?!"
"No, solo no.." dice Chirone.
"Vengo io con te" rispondo.
Sospira, non sa che dire.
"Avete due ore" dice Chirone "Annabeth.. Tu prepara le cose che vi dovete portare.. E tu Percy.. Tu devi salire in soffitta ad ascoltare ciò che dice l'oracolo" riprende Chirone.
Annuiamo e Percy si allontana.
Mi avvicino alla porta e girata di spalle dico "Chirone.. Grazie.. Di tutto" lui alza le spalle così dico "non hai niente da dirmi? Qualche consiglio??"
Mi giro a guardarlo, lui ricambia il mio sguardo poi dice "resta viva".
E con questa sua perla di saggezza, esco dalla Casa Grande e mi dirigo alla cabina di Atena per preparare le cose per il viaggio..

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