3| Desideri

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Crystal.

"PULISCI QUELLA MERDA A TERRA, RAZZA DI INCOMPETENTE!".

Quelle urla per poco non mi fecero cadere dal letto, mi alzai talmente di scatto che il mio collo ne risentì particolarmente. Eravamo in quella casa da pochi giorni e i miei risvegli erano tutti più o meno come questi.

Mi spostai verso il comodino per vedere che ore fossero e sbuffai quando vidi che la sveglia segnava le 09:34. Un po' presto per una ragazza che voleva godersi l'ultima settimana di vacanza prima di tornare a scuola.

Tornai con la schiena stesa sul letto e fissai il soffito per qualche minuto, poi spostai lo sguardo verso la finestra e vedendo come i raggi del sole si infiltravano nella mia stanza decisi di scostare le coperte e di alzarmi per andare a far colazione, o quantomeno ci avrei provato.

Mentre scendevo le scale la confusione si faceva più forte, segno che in cucina stava succendo qualcosa di ben lontano dalla pace e dalla tranquillità.

Mi sembrò di essere in un film comico: Scarlett urlava imprecazioni contro Niall che aveva fatto cadere del latte sul pavimento, Harry cercava di mangiare i suoi cereali ma le urla dei due dietro non aiutavano, Louis girava come un pazzo intorno al salotto intento a trovar qualcosa, Liam cercava di far smettere quei due di litigare e Zayn stava semplicemente fumando una sigaretta appoggiato al davanzale della finestra, una visuale che non mi dispiacque per niente.

Restai a guardare quella scena per qualche secondo, poi scesi gli ultimi gradini e andai dai due battaglieri.

"Ma buongiorno! Mi spiegate che cosa sta succedendo?", incrociai le braccia al petto in attesa di una risposta, i due si girarono verso di me e solo uno sgranò gli occhi, vi lascio indovinare chi.

"Buongiorno Crystal, scusa se ti abbiamo svegliata ma tua sorella è insopportabile", esordì Niall, regalandomi comunque un sorriso.

"Bada a come parli, finto biondo".
Dio, sembrava impossibile convivere pacificamente con loro.

"Chi ha buttato il latte a terra?", chiesi, notando il latte tutto versato sul pavimento.

"Niall". "Scarlett", dissero contemporaneamente. Si guardarono per poi iniziare di nuovo a discutere.

"Finitela!", gridai. Ma fu come se parlassi al vento.

"Mi hai spinto, come faceva a non cadermi?", esclamò Niall.

"Ma non dire stronzate!", sbuffò mia sorella.

"Io ci ho provato, affido a te la situazione". Liam tornò in salotto, sedendosi sul grande divano che occupava la stanza.

"Pulite insieme", tentai, ma sapevo che non era un buon compromesso.

"Non se ne parla", disse Scarlett, come avevo già preventivato, e andò a sedersi al bancone per fare colazione.

"La prossima volta non la passi liscia!", la minacciò Niall.

Alzai gli occhi al cielo, e raggiunsi Zayn in compagnia della sua sigaretta sulla balconata.

"Fumi tutte le mattine per abitudine o lo stai facendo per rilassare i nervi che ti hanno smosso loro?", scherzai. Ridacchiò un attimo prima di rispondermi.

"Ho il vizio, ma ammetto che ora lo sto facendo per non far combaciare le loro teste in una perfetta esplosione degna di prendere il secondo posto come 'più grande spettacolo dopo il big bang' ".

Risi a quella battuta, nonostante fosse ironica sapevo che era difficile dover sopportare mia sorella.

"Louis si può sapere perché cazzo corri a destra e a sinistra come un pazzo da manicomio?", chiese Liam, esasperato.

Sunset Hills rd., LADove le storie prendono vita. Scoprilo ora