LA GRANDE NEMICA

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Parlando della morte molti esprimono il concetto che darvi un senso ed accettarla darebbe un più alto significato e valore alla vita.
Vivere senza la paura della morte darebbe un più nobile senso alla vita.
Per altri la morte è l'unica cosa giusta che esista ,perchè colpisce belli e brutti, ricchi e poveri.
Per altri è trasformazione ,passaggio, o semplice e normale ciclo della vita ,infatti postulano :
dove staremmo tutti se nessuno morisse?
É da sempre cosí.
Ma fermiamoci un attimo:

Caro lettore che senso puoi dare alla vita essendoci la morte?

Se le esperienze di vita non venissero con noi nelle prossime esistenze , che senso avrebbe averle vissute?

Certamente un senso temporaneo da dare alla nostra vita lo potremmo trovare, ma che senso avrebbe la vita in generale?

Che senso ha la costruzione , il vissuto se poi la morte ci toglie tutto?

La morte toglie il senso alla vita.

È così vera questa affermazione che abbiamo inventato ogni sorta di prosecuzione alla vita dopo la morte!

Dentro di noi c'è scritto che siamo fatti per esistere ne abbiamo una consapevolezza emotiva.
Però l'osservazione oggettiva della realtà ci dice in modo inconfutabile che si muore.
Che tutto quello che ci circonda è ciclo vita-morte.

Allora spostiamo il problema:
Lo spostiamo in cielo in un'altra esistenza
Non ci pensiamo ,viviamo come se fosse un problema di altri.
Ma il problema è qui:

È dentro di noi.

La domanda vera è :
perché si muore?

È così logica la vita, e così illogica la morte , che perchè la vita abbia un vero senso dovrei continuare nell'esistenza.

Tutto il resto , pur nel rispetto delle libere opinioni mi sembra più un'arrendersi a qualcosa che appare ineluttabile e siccome non lo puoi cambiare lo devi accettare.

Pur credendo che la morte sia inesistenza, ho anche espresso il concetto che la vita eterna è possibile,su quali basi?
Riflettendo su ciò che siamo che è un fatto oggettivo.

Non si compra un trattore ,il più grande che c'è se il tuo orto è il balcone di casa!

Il progetto uomo per come siamo fatti ,è troppo per quel che poi realizza.

L' uomo è sovradimensionato!

Per quanto ti sforzi ad accettare la morte....... la morte è un'ingiustizia.

Ci circondano sistemi cosí complessi e troviamo fossili di creature che compaiono già complesse e altamente organizzate che da tempo propendo per un Creatore.

Non credervi tra le altre cose rende insensata la vita, o meglio la rende sensata solo per la continuazione della specie,autoreferenziale.

Se un Creatore esistesse lo scopo della vita sarebbe radicalmente differente.

Scientificamente parlando Dio si può provare facilmente :

Esisto.

Le probabilità che siamo il risultato di infinite combinazioni estremamente complicate e fortunate in maniera inverosimile ,é troppo per una mente scientifica.
Se fossimo il risultato del caso non esisteremmo .
Esisto  perciò sono un effetto causato da una volontà.

Ogni effetto ha una causa. È scienza

Piu avanti nel libro dimostrerò in modo piú convincente l'impossibilità della vita casuale,ho fatto questa disgressione per poter introdurre logicamente una conseguenza e cioè:

Per chi ha fatto tutto quello che ci circonda sarebbe di una facilità estrema riportarci alla vita.
Perciò stato di inesistenza non significa assenza di speranza.

La morte non faceva parte del progetto perciò è una grande nemica,oltre ad essere profondamente ingiusta perchè coglie giovani e vecchi.
Cosa c'è di più doloroso e ingiusto della morte di un bimbo o di una mamma?

Certo noi non abbiamo di nostro armi e strumenti per combatterla e un certo grado di accettazione e sano realismo sarebbe auspicabile fino a quando la situazione non cambierà;
ma la morte è una nemica che verrà eliminata,e la risurrezione la cura per chi è morto.
Un'antico scrittore disse che un buon nome è da desiderarsi più di ogni altra cosa ,perchè ha la speranza della vita d'ora e di quella avvenire.
Anch'io dopo essermi sbilanciato a favore di un Progettista , credo che la morte sia un' interruzione di un progetto che può essere ripreso.

Semmai la vera domanda è :

come posso rimanere nella memoria del progettista?
Come posso farmi" un buon nome"?

Risposte a queste domande danno il senso alla vita.

Grazie.

IL SENSO DELLA VITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora