IL CONTORNO

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La felicità non è libertà.
Può sembrare strano ma la felicità è una prigione una gabbia.
Un'esempio mi aiuterà a spiegarmi.
Questa mattina travasavo il miele ad un certo punto il manico si è rotto .
Risultato .....miele sul pavimento!
Prima reazione un'imprecazione ...trattenuta.
Poi rabbia per la sfortuna e il realizzare la perdita economica ,nervoso per la situazione...
Con mia moglie ci siamo attivati per ripulire.
Poi primo pensiero positivo.:
Ho deciso che il miele lo avrei usato per ridarlo alle api in difficoltà.
Questa sera tornando a casa ho osservato gli spacchi delle mattonelle del pavimento che erano lucidi per via del miele e mi è venuto un sorriso.

Mi sono obbligato a rimanere calmo sarebbe stato più facile arrabbiarsi.
Poteva rovinarmi la giornata mi sono obbligato al pensiero positivo.
Non concentrandomi su di mè o apprezzato il pronto aiuto di mia moglie che in silenzio mi ha dato una mano .
Libertà di dare sfogo alle reazioni o il controllo ,la limitazione d'esse?
Questa volta ci sono riuscito e mi sento meglio.
Altre volte no e mi sono sentito peggio,oltre a crearmi altri problemi a catena.
Direi :
prendere prigioniero il pensiero per piegarlo ad una volontà autoimposta.

Per questo dico che tutti potrebbero essere felici se lo decidessero e se lo perseguissero.
Fare del bene , decidere di essere felici,lottare per avere il controllo.

Liberi di soffrire o

prigionieri della felicità?

IL SENSO DELLA VITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora