Capitolo 3

986 55 0
                                    

Prime due ore con i serpeverde.
Questo era il pensiero che toccava le menti ancora assonnate di ogni studente del settimo anno. E per molti non erano due semplici ore. ..
-Due ore di pozioni con i serpeverde. Non bastavano le due ore con Lumacorno , ma dobbiamo anche sorbire la dolce compagnia di quelle serpi.- sbraitò Lorcan.
-Lorc , ora respira e calmati. Infondo pozioni non è così male dai!-
-Certo per te è facile che sei quasi il più bravo della classe.-
Alla faccia interrogativa del migliore amico aggiunse:- Perché la Malfoy ti supera. Ha eccellente in quasi tutto.-
-Solo perché le ho permesso di superarmi. - rispose il moro troppo orgoglioso per ammettere che, effettivamente, la bionda era più brava di lui.
Come si suol dire : parli del diavolo spuntano le corna.
In quel momento un gruppetto di ragazze urlanti entrò trascinando per le braccia colei che, fino a qualche secondo prima, era stata il centro del discorso dei due ragazzi.
-Fate in complimenti alla nuova cacciatrice dei grifondoro: Alexandra Malfoy! -
Un boato di applausi si alzò dal tavolo rosso ed oro. Qualcuno si avvicinò per fare i complimenti a quella raggiante ragazza.
-Complimenti piccola Alex.-
Un ragazzo alto mulatto con gli occhi come il miele si avvicinò e la abbracciò. La ragazza non si preoccupò minimamente degli sguardi indagatori di tutta la sala grande e ricambiò l'abbraccio.
Quelle braccia le erano sempre sembrate le cose più vicine a casa che potesse mai aver avuto. Lei e Marcus Zabini erano cresciuti insieme, erano come fratelli . Lei gli aveva sempre detto tutto e lui anche. Purtroppo arrivati ad Hogwarts erano stati separati e quindi si vedevano solo durante alcune lezioni e nelle vacanze. Infatti il giovane in questione era stato smistato in serpeverde.
-Hai già preso atto che alla prima partita vi straccieremo? Sai perfettamente che non puoi competere con me.- rise lei ancora avvolta nelle sue braccia.
-Vedremo.- rispose lui poggiandole dolcemente le labbra sulla fronte.

Se il ragazzo non sbagliava la lezione parlava dell' amortentia. Ma non ne era affatto sicuro perché aveva passato tutta la lezione a guardare la sua nuova cacciatrice. Appena l'aveva vista in campo il suo cuore aveva perso un battito e mentre giocava era rimasto ammaliato dalla sua eleganza. Non c'erano stati dubbi sin dall'inizio: lei sarebbe entrata in squadra.
-Io ad esempio sento: vento, lubrificante per scope e aroma di erba tagliata. -
Quella voce che sembrava come il vento che si muove tra le foglie , come le onde che si infrangono sugli scogli , risvegliò il piccolo Potter dai suoi pensieri.
-Grazie mille signorina Malfoy per l'eccellente spiegazione . 10 punti a grifondoro! Vuole provare anche lei signor Potter? La vedo molto assorto.-
-Certo professore. Io sento odore di libri , fuoco scoppiettante ed acqua marina.-
Ricevette una gomitata seguita da una risata da Lorcan. Ma non fu quella la cosa che lo stranì. Un serpeverde seduto vicino alla ragazza che aveva osservato per tutta la lezione lo stava scritutando, come se sapesse a chi apparteneva quell'odore. Ma non ci fece molto caso.
***
Rose aveva una faccia abbattuta. Il litigio che aveva avuto con Il cugino il giorno prima l'aveva fatta star male. Perché non pensava mai prima di parlare? Beh semplice: perché era una ragazza molto impulsiva.
La sera prima era arrivata nel dormitorio e si era buttata sul letto senza neanche sfidarsi le scarpe. Alle sue compagne non era servita una parola, soprattutto perché le urla di James si erano sentite fino al villaggio di Hogsmade, ma loro si erano sedute accanto a lei sul letto e l'avevano abbracciata finché le calde lacrime della ragazza non avevano smesso di bagnare la federa bianca.
Ma oggi, dopo la lezione di pozioni, aveva capito che non sarebbe riuscita a continuare la giornata con il mal di testa che si ritrovava per cui era andata in infermeria.
Lì i suoi pensieri le affollavano la mente e più pensava al pomeriggio precedente , più capiva il perché del gesto del cugino. Come aveva potuto essere così cieca? Ora i pezzi del puzzle iniziavano a dare forma ad un'immagine molto chiara.
***
Stava camminando per i corridoi con Alice prima del pranzo quando si imbattè nell'ultima persona che avrebbe mai voluto incontrare in tutto il castello.
-Adesso ti metti anche a seguirmi Malfoy? Che c'è hai scoperto che non riesci a resistere al mio fascino? -
Ecco quel sorriso da malandrino che tanto odiava, o forse...
O forse niente . Lo odi proprio tanto.
Si autocorresse nella sua testa.
-Preferisco il fascino di Gazza al tuo, Potter. E comunque stavo camminando tranquillamente nel corridoio, quindi è più probabile che fossi tu quello che mi stava seguendo.-
-Io seguire te? Bevi meno burrobirra la prossima volta. Io non seguirei mai una figlia di mangiamorte come te.-
Quelle parole ad Alexandra fecero più male di uno schiantesimo in pieno petto.
Figlia di magiamorte.
Il respiro le si spezzò ed il suo battito accellerò.
Figlia di magiamorte.
I suoi occhi come la nebbia divennero torbidi di rabbia.
Figlia di mangiamorte.
E sguainò la bacchetta.

Tutti erano rimasti immobili. Alice era a bocca aperta alle spalle dell'amica. I malandrini non riuscivano a credere alle proprie orecchie. James aveva pronunciato quelle parole. Ciò che non avrebbe mai dovuto dire era sgusciato fuori dalle sue labbra. Il malandrino si era reso conto troppo tardi di ciò che aveva detto, la ragazza aveva già tirato fuori la bacchetta.
Fece giusto in tempo a sfiorare la tasca dove aveva riposto la sua che si ritrovò bloccato al muro con la bacchetta della bionda puntata alla gola.
-Tu! Lurido, schifoso bastardo! Non osare dirlo mai più hai capito? Provaci un'altra volta e giuro su Morgana che ti ritroverai sotto tre metri di terra.-
A James le ragazze arrabbiate non avevano mai fatto paura. Anzi a suo parere le trovava anche relativamente eccitanti. Ma questo non era affatto il caso. In quelle parole dove vedeva il fondo di verità, riuscì a capire che quelle parole dettate dalla rabbia si sarebbero potute avverare.
-Senti Lexie, io non...-
-Non volevi? Allora perché Salazar lo hai fatto! Non cercarmi più e non rivolgermi la parola. Ma soprattutto non provare mai più a chiamarmi Lexie. -
Non sapeva cosa rispondere, e anche se lo avesse saputo avrebbe fatto meglio a stare zitto.
Dei passi veloci fecero dissolvere in pochi secondi la folla che gli si era stretta intorno, fatta eccezione per i malandrini , Alice e Lily.
-Signor Potter. Signorina Malfoy. Se volete gentilmente aspettarmi in presidenza.- disse con voce che non ammetteva repliche la professoressa Mcgranitt.
-Sei un idiota James! Come hai potuto? Sta certo che lo dirò a mamma e papà, così vediamo se la insulterai una seconda volta. -
La piccola Potter era furibonda. Gli occhi guardavano con rabbia e delusione il fratello maggiore.
***
Oltre alle mie ronde avrei dovuto coprire anche quelle di Gazza per una settimana. Io vengo insultata e devo anche scontare la pena con quella sottoevoluta specie di scimpanzé?
Stava scendendo le scale del dormitorio per incontrare Matthew Mclaggen per la prima ronda.
Quando arrivammo davanti al bagno dei prefetti ci dividemmo a coppie con gli altri prefetti per pattugliare i corridoi.
Zabini la stava tenendo vicina per un fianco quando sentirono dei rumori dietro una porta. Aprirono la porta e si trovarono davanti ad una scena a dir poco sconcertante.
Per prima cosa videro un paio di scarpe a qualche passo dalla porta. Subito dopo delle calze ed una gonna. Ci voltammo verso i rumori e per poco la giovane serpe non dovette sostenere la grifona che le stava affianco.
Appoggiati al muro c'erano quella gallina di Melissa Nott e niente meno che il casanova James Sirius Potter in pose alquanto equivoche.
Matthew si stupì del tono fermo e gelido della sua amica di infanzia quando parlò.
-Em em. Signor Potter è pregato di allontanarsi dalla signorina Nott. Per essere stato fuori dal dormitorio dopo il coprifuoco toglierò 5 punti alla sua casa e per ciò che stava facendo sarò costretta a toglierle altri 5 punti. Per quanto riguarda lei signorina Nott la punizione sarà la stessa e la prego di recuperare i suoi effetti personali. Quindi sempre 10 punti in meno a serpeverde. -
Detto ciò uscì dalla stanza.
Quando stava per continuare la ronda con il suo compagno una voce la fece fermare.
-Non puoi fare così solo perché ti rode per oggi pomeriggio Malfoy. Così ci farai perdere la coppa delle case.-
-Potevi pensarci prima Potter. Io non verrò meno al mio dovere solo perché sei della mia casa. E ora torna nel dormitorio.-
Non si voltò nemmeno per guardarlo in faccia mentre pronunciava quelle parole. Poteva benissimo immaginare il suo sguardo: allibito e ferito. Sentì i suoi passi allontanarsi e allora, solamente allora, prese un profondo respiro mentre una lacrima le scendeva lenta e solitaria come il primo rivolo che riempie un fiume ormai arido. Poi continuò la sua ronda.
***
-Ehi Lexie, svegliati ti prego!-
Era Rose . La bionda aprì lentamente gli occhi e mise a fuoco il profilo della sua amica. Era davvero una bella ragazza: capelli rossi che le ricadevano sulle spalle, occhi castani come quelli della madre e un bel fisico. Era alta circa un metro e settantacinque e aveva giocato per un paio d'anni come portiere.
Appena si mise a sedere un'enorme tristezza l'avvolse ricordando l'accaduto della sera prima. E così decise che ne avrebbe parlato dopo con le sue amiche.
Scese a colazione ricevette un'occhiataccia da una ragazza al tavolo delle serpi ma non ci fece caso. Passò davanti ai malandrini , salutando tutti tranne colui che indossava gli occhiali, e si preparò per affrontare al meglio la giornata.
A Sirius non era passato inosservato il passaggio della ragazza, ma fece finta di nulla.
Così successe per molto tempo.

*Spazio autrice*
Salve a tutti. Si sarà capito che questa è la mia prima ff. Se volete esprimere pareri o critiche sono ben accolti entrambi nei commenti. Beh Buona lettura gente... al prossimo capitolo:)

E se...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora