Capitolo V

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Azzurra

Rientro in casa dei miei genitori che mi hanno accolto dopo la rottura con Matteo. Lancio irritata il giubbotto sul letto della mia vecchia camera.
"Per quale motivo mi ha scritto?" urlo a me stessa. Mi batto ripetutamente una mano sulla fronte come faccio spesso "Stupida cogliona. Azzurra sei una stupida cogliona." ripeto a me stessa. Sospiro pesantemente. Mi passo le mani tra i capelli, sul viso, mi massaggio le tempie e mi stropiccio gli occhi sbavandomi un po' il trucco. Mi fermo davanti allo specchio e inizio ad osservarmi. I capelli raccolti nella solita coda alta, gli occhi a palla e celesti, il naso medio e la bocca sottile. Guardo il telefono per vedere se Matteo mi ha scritto qualche altro messaggio ma ripenso a Yara che ha bloccato il contatto.
"Perché l'ha bloccato?" continuo ad urlare arrabbiata.
Mi spoglio, vado in bagno e mi strucco. Mi spazzolo un po' i capelli come faceva mia madre quando ero piccola.
Stanca, infilo sotto le coperte e tengo il telefono in mano.
Lo osservo. Osservo lo schermo nero che non si accende. Dovrei iniziare a mandare giù questa faccenda e invece non mi passa. Matteo è stato il mio primo amore
Ma lui mia tradito, penso
"È vero" dico ad alta voce senza volerlo.
Sblocco il contatto di Matteo e subito mi arriva la notifica di un altro SMS:
"Se vuoi parlare, a me va bene anche un caffè domani mattina. Aspetto una tua risposta."
Cosa fare?
Ci voglio veramente parlare? E poi di cosa? Le cose stanno come stanno, voglio farmi prendere in giro un'altra volta o continuare a testa alta?
Mi mordo il labbro superiore più volte, sospiro, chiudo gli occhi e tutto si ripete continuamente per qualche secondo per cerare di calmarmi.
"Alle 8 all'East Caffè" rispondo
Ecco fatto, il cuore ha preso il sopravvento.
Poso il telefono sul comodino e cerco di addormentarmi ma non posso fare a meno di non pensare a lui e a quello che ci diremo domani.
Ci voglio veramente parlare?

E poi di cosa?
Del perché ci siamo lasciati
Voglio farmi prendere in giro un'altra volta?
Non lo so, ma io lo amo
O voglio continuare a testa alta?
...ma io lo amo.

Il mattino dopo ci metto un po' prima di capire che non ho voglia di alzarmi lasciandomi coccolare dal letto chiudendo gli occhi. Il dolce odore che proviene dalla cucina risveglia il mio olfatto e mi spinge ad alzarmi.
Infilo le ciabatte e schiocco la lingua. Uscita di camera l'odore si fa più forte e mi lecco le labbra. Mmmh, cannella.
Sul tavolo della cucina c'è una torta con sopra tanto zucchero a velo. Accanto al piatto, una busta indirizzata a me. Mi protendo un po' in avanti per leggere:
A Azzurra Cherubino
Da University of Oxbridge
Via Cermini 117, Firenze Italia
Rimango per un attimo paralizzata e con la bocca aperta, la saliva non c'è più. Afferro la busta con le mani tremanti. Qui dentro c'è scritto se ho passato oppure bocciato l'esame di ammissione.
Qui dentro è segnato il mio futuro. Apro la busta nervosa. Leggo velocemente e senza fiato quello che c'è scritto. La porto al cuore, guardo il soffitto, i miei occhi si riempiono di lacrime.
Sono stata scelta.
Mi hanno scelta per andare a studiare all'Università di Oxford.
Inizio a saltare dalla gioia e rido mentre corro a prendere il telefono per avvertire le mie amiche
Da: Azzurra
''Stasera all'American! Comunicazione importantissima! Dovete essere tutte presenti."
Poso il cellulare sul tavolo e continuo a ballare per casa mangiando una fetta di torta alla cannella.
"Quanto è buona!" Esclamo entusiasta ad alta voce fino a che non mi ricordo del mio appuntamento con Matteo.

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