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Quando scesi dalla macchina iniziai a preoccuparmi, non sono una ragazza da alcool e feste, per questo non ero a mio agio. Mentre stavamo entrando notai dei ragazzi e delle ragazze che si baciavano, secondo me troppo passionamente. Per tutto il tragitto, fino al salotto della casa rimasi vicina a Sonia peró poi le andó dalle sue amiche e io rimasi sola. Mentre stavo perlustrando la casa, mi accorsi che in una stanza da letto in fonto al corridoio del piano di sopra c' era lui e quando mi avvicinai lui scappó via e io rimasi imbambolata come una scema. Ma perché si comporta così? Quando tornai al piano di sotto una ragazza mi offrì della vodka io non accettai, avevo appena finito di mangiare e pensavo che mi avrebbe fatto male. Vidi un posticino libero sul divano e ne approffitai immediatamente. Da lì mi misi a osservare le ragazze e ragazzi che passavano per di lì finché non si liberó il posto sul divano in parte a me e si sedette... lui.
Aveva uno sguardo fisso nel vuoto, guardava il pavimento penso la goccia di qualcosa che era caduta perché la stavo guardando anche io. Dopo 10 minuti presi coraggio e gli parlai.. Ciao! Nessuna risposta, ma ha capito che sto parlando con lui? Ciao mi chiamo Carlotta, tu sei? Gli porgo la mano,lui la afferra e risponde in un tono simpatico Ciao, sono Tim! Ecco, ho scoperto come si chiama lui, piano piano ma stiamo facendo successo. Ti stai divertendo? Mi chiede facendo un bellissimo sorriso, quando sorride é ancora meglio! Emmm.. non sono proprio una ragazza d feste.. Oh, emm.. la verità neanche io. Scoppiamo insieme in una risata. Usciamo? Così stiamo più tranquilli e possiamo parlare appena finito di dire quella frase, lui si irrigidisce mi guarda come se avesse visto un fantasma. Io io.. no, scusa, no, non posso. Da un momento all' altro era così strano, si alzó e andó via e io rimasi seduta a guardarlo andare.

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