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La mattina dopo mi svegliai di colpo, andai a fare colazione e mi andai a vestire. Una volta finito accesi il cellulare e lessi i messaggi. Due erano di Tim 'Ehi, come stai?' e 'Puoi passare di qua?', uno era anche di Emiliano 'Sono sotto casa tua tra 30 minuti'. Mi stavo agitando. Perché Emiliano tra 30 minuti doveva venire a casa mia? Cosa mi doveva dire?!
10:30, suonó il campanello e andai ad aprire. Feci accomodare Emiliano sul divano e parlammo. 'Mio fratello ha bisogno di te' risposi che lo sapevo perché mi aveva scritto ma poi ci ripensai 'Tuo fratello?' Si alzó in piedi di scatto. 'Ho detto fratello? Cioè si quel gergo che uso io per esempio "ehi fratello" o "ehi sorella"' mi misi a ridere 'Ma stai zitto, siete fratelli?' Si rimise seduto sul divano. 'Si,cioè no. Abbiamo solo il padre uguale,perché la madre di Tim è morta quando lui era piccolo allora suo padre si è risposato con mia madre e adesso siamo fratellastri' Rimasi senza parole letteralmente. 'E perché facevi il bullo con lui?' Senza pensarci due volte disse 'Perché, mi vergogno c'è io sono popolare e lui no. Se dico hai miei amici che lui è mio fratello, io avrei chiuso con loro' Era serio. Ma è pazzo?! Ho capito che ha una reputazione da proteggere ma comunque è sempre il suo fratellastro. 'Emiliano, vergognati' 'Se se va bene, ma non sono venuto qui per dirti questo' 'Emiliano vattene' Senza che glielo chiedessi una seconda volta uscí.
Mi misi la giacca, le scarpe e andai da Tim. Aveva bisogno di me.

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