"Louis, sei tu?"
Nessuno rispose.
Il fruscio si sentì nuovamente, questa volta più forte e intenso. Riuscivo a percepire che qualcuno o qualcosa si stava avvicinando.
Io fui completamente attratta da quel rumore, tanto che smisi di pensare ai miei genitori ed iniziai ad avvicinarmi ai cespugli dai quali proveniva.
Era come se mi avessero ipnotizzata e, quella sensazione, mi faceva sentire più che debole. Non riuscivo a pensare a nient'altro, se non a quel fruscio che aumentava sempre di più ogni volta che facevo un passo verso quella direzione.
"Krystal, sei impazzita?!", pensavo, ma allo stesso momento non riuscivo a comandare me stessa.
Qualcosa di paranormale stava avendo la meglio sulla mia mente e sul mio corpo. Le mie gambe si muovevano senza il mio controllo e si fermarono da sole appena arrivai vicino al mio obiettivo.
Dopo, provai una sensazione di calma e tranquillità.
La mia mano destra iniziò a muoversi lentamente, con lo scopo di voler toccare il cespuglio e vedere cosa ci fosse dietro. Mi bloccai quando, appena iniziai a sfiorare le piccole foglioline verdi, sentii una voce debole e delicata dirmi: "Vieni qui... non aver paura...".
E la mia mano, come se stesse rispondendo a quel comando, iniziò a penetrare lentamente dentro al fogliame."KRYSTAL, COSA STAI FACENDO, VIENI SUBITO QUI!"
Un urlo improvviso di mia madre mi fece ritornare in me. Appena vidi cosa stavo facendo, spalancai gli occhi. Capendo a cosa potevo andare incontro, tolsi subito la mano da lì ed iniziai a correre verso lei, che già si trovava al di fuori del bosco.
"Non andartene, torna da me...", questa volta la voce nel cespuglio, più forte e roca, fu interrotta da fortissimi rumori e lamenti.
"Cosa mi sta succedendo?", pensai.
Non mi era mai capitata una cosa del genere. Non avevo mai perso il controllo di me stessa."Oh mio Dio, mi hai fatta preoccupare!", mia madre mi prese e mi trascinò per il braccio.
"Sto bene, mamma."
"Perché ti sei fermata? Sei diventata matta?!", sbruffò, mentre faticava ad infilare la chiave nella serratura per aprire il portone di casa.
Non risposi, già sapevo che non avrebbe mai potuto capirmi."Tesoro, sappiamo che hai avuto una brutta giornata... anche a noi dispiace per il tuo amico... ma..."
"Lascia perdere, è meglio che vada a dormire", dissi.
Dopodiché, me ne andai direttamente nella mia stanza.
Il mio pensiero fisso in quel momento era Louis.
La passeggiata che avevamo fatto quel giorno, le sue parole, ciò che gli era successo, il sangue a terra, il corpo scomparso e i suoi vestiti ormai diventati stracci.
Iniziai a piangere di nuovo e, dato che a me probabilmente piaceva illudermi, presi una delle decisioni più importanti della mia vita.
Se i poliziotti non avessero trovato il corpo di Louis, non avrei mai perso la speranza che lui fosse ancora vivo.
Se invece avessero trovato il corpo, non avrei mai dimenticato il mio amico."Louis Tomlinson, sappi che io non mi arrenderò", dissi ad alta voce.
Dopo, mi addormentai profondamente.Il giorno seguente, purtroppo, non fu migliore di quello precedente.
Tutto il paese era venuto a conoscenza di ciò che era capitato al mio amico ed ormai si parlava solo di quello.
I miei genitori, come promesso, fecero di tutto per organizzare il suo funerale e per aiutare la povera Johannah che, sicuramente, non aveva la forza di fare tutto.
Quella mattina ero più distrutta di come lo ero durante la notte appena passata. Già preparata per andare in chiesa, mi guardai davanti allo specchio.
Ero un mostro: i miei occhi, gonfi e lucidi, erano contornati da enormi occhiaie viola (sicuramente formate per il troppo stress).
Mi sentii mancare l'aria dopo aver visto le orrende condizioni in cui mi trovavo.
Senza dire niente ai miei genitori, per non farli preoccupare, decisi di uscire fuori per poter respirare un pò. Ma appena aprii la porta urlai per l'immenso spavento che presi.
Mi ritrovai davanti, a mia insaputa, la sorella di Louis, Charlotte (chiamata da tutti Lottie).
"Perdonami Krys", si portò la mano destra sulla bocca, "Non volevo assolutamente spaventarti!""Non ti preoccupare, non è successo nulla. Ma cosa ci fai qui? Non dovresti essere già in chiesa?"
Intanto, ci raggiunsero anche i miei genitori che avevano sentito le urla.
"Sì, ma devo dirvi una cosa importante. Sia mamma che io vogliamo che voi siate i primi a saperlo."
"Cosa?", dissi.
"Abbiamo appena avuto notizie dalla polizia riguardo Louis."
Misi con velocità le mie mani sulle sue spalle.
"Lottie, il corpo lo hanno trovato o no?!"
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obscurity.
FanfictionEveryone's got a dark side, can you love mine? (Louis Tomlinson's fanfiction.)