Change Your Ticket

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Sono talmente felice che non riesco ad addormentarmi, anche perchè mamma ha attaccato alle valigie I lucchetti per non perderle ed il Dreamer è chiuso lí dentro. Paris!!! La città dell'amore, delle luci e dei formaggi puzzolenti. Era il mio sogno visitarla, e finalmente domani mattina verso le sei prenderemo l'aereo. Do uno sguardo alla sveglia. 11:47. Tutto tace in casa e Io mi annoio.

Mi mancano le canzoni del Dreamer , mi manca il mondo dei sogni, mi manca Liam... Cioè, come amico, Si, è molto gentile e paziente, e anche simpatico, e bello e... Non volevo dire bello, intendo è bello come Si è comportato con me, che sono un disastro. Mentre penso al fatto che potrebbero aver dato il mio nome all'ultimo uragano in California sento il telefono squillare. Mi ci fiondo sopra, sperando che nessuno abbia sentito il rumore e Si sia svegliato. Mi guardo intorno , calma piatta all'orizzonte capitano, procedere con l'operazione. Sussurrandomi queste cavolate rispondo scorrendo il dito sul display.

Ab:" Saaaaaaaaaalve!"
Io:"Abbieeeee, ancora sveglia?"
Ab:" Devo dirti delle cose sul viaggio e... Potrei farti la stessa domanda signorina!"
Io:"Ehmmm, io , io sono troppo eccitata per il viaggio, non riesco a dormire"
Ab:"OK... Comunque, noi staremo in un college per imparare meglio il francese, mentre I nostri in giro, ma almeno lontano da noi!"
Io:"Figo! Chissà, potremmo incontrare qualcuno d'interessante!!"
Ab:"Si, semmai ci addormenteremo durante le lezioni, altro che ragazzi da sogno" dice per poi salutarmi e riattaccare.
A questo punto la situazione è esilarante. Penso a quanto la mia amica sappia inconsciamente di questa faccenda. La realtà si sta prendendo gioco di me.

*in aereo*
Sono seduta vicino al finestrino, con accanto I miei amici. Loro parlano del college e di quanto ci divertiremo, io, dopo una notte insonne che non vivevo da quando ho conosciuto Liam, mi infilo gli auricolari e ammiro il paesaggio. Le nuvole sembrano panna montata! E al contempo sembrano diventare solide, prendono forme diverse nella mia testa, mi lasciano immaginate come sarebbe passeggiarci sopra (cosa che ho fatto l'altra Sera!). Ho sempre amato viaggiare in aereo. Sembra una macchina che ti puó trasportare davvero in un altro mondo. Ti mostra cosa galleggia sopra la tua testa ogni giorno da vicino, e riesce a fartene apprezzare l'essenza. Le nuvole sono solo acqua condensata, certo, se le guardi con gli occhi della scienza. Io peró ho gli occhi da sognatrice, ci vedo animali, vignette, skyline di città futuristiche. Un mondo leggero e senza preoccupazioni aleggia indisturbato sulle paure, le insicurezze e la tristezza del mondo terreno. Se potessi scegliere di avere un superpotere, desidererei delle ali. E pensando a questo riguardo il mio braccialetto, scuotendolo per far risuonare il piccolo sonaglietto dietro l'ala che non avevo notato l'altro giorno.

Un allarme. Un rumore continua ad infastidirmi le orecchie, riecheggia alternandosi a un paio di secondi di silenzio. Cosa sta succedendo? Accade ció che in ogni volo che faccio prego non accada. Le maschere d'ossigeno cadono dal pannello sopra le nostre teste. Io e I miei amici ci guardiamo nel panico, le afferriamo goffamente e le tiriamo, seguendo le istruzioni date dalla hostess al decollo, la stessa che ora ci urla da sopra l'allarme di non farci prendere dal panico e di mantenere le cinture allacciate.

Sento dei bambini piangere, Genitori che cercano di consolarli con voce piú spezzata dei loro figli. I nostri invece ci urlano dall'ultima fila di restare calmi , e che ci vogliono bene, ma se dicono cosí io mi preoccupo di piú. Non possono alzarsi, non posso alzarmi, non posso rifugiarmi nelle braccia di mamma come faccio di solito quando qualcosa mi spaventa, perchè anche lei è in pericolo con me. Mi abbraccio ad Abbie e Alex Si aggiunge. Urliamo, piangiamo, ci accarezziamo cercando di tornare in noi. Con gli occhi appannati dalle lacrime vedo un uomo che, preso dal panico, apre lo sportello di sicurezza e Si lascia cadere nel vuoto. A quella visione scoppio in un pianto rumoroso ed isterico. Il portellone aperto fa depressurizzare la cabina e sento le orecchie esplodermi. Tutti gli oggetti piú leggeri volano via attraverso il portellone.

Alcune persone Si slacciano la cintura e cercano di raggiungere I propri cari, ma vengono spinte verso il portellone, cadono. Vedo un foglio in particolare che Si blocca sulla parete, prima di essere risucchiato fuori. Nero su bianco, distinsi chiaramente la lettera "R".
L'aereo emette dei cigolii e poi sento un rumore di metallo piegato che mi prende quasi completamente sorda. Sento del vento dietro di me. No, no, no. Si è spezzato, l'aereo Si è spezzato, I miei erano seduti dall'ultima fila, nooooooooooo. Piango, urlo, mi agito, scalcio.

Sono in uno dei miei peggiori incubi.

Sento una mano calda accarezzarmi e mi giro. I miei amici non ci sono. Vicino a me , in quel disastro, mentre la prua dall'aereo perde quota e ogni secondo che passa mi avvicina al mio destino, c'è Liam. Liam è qui, mi sta accarezzando e mi sta dicendo qualcosa che non sto ascoltando, troppo presa dal panico.
L:"Rebecca, calmati. Prendi un respiro. Ragiona. Sono qui."
Io:"Liiiiammm, mamma , Papà, s-s-sono m-morti. I-i-o sto p-per..." dico cercando di sconfiggere le lacrime per rendere le mie parole comprensibili.
L:"No Rebecca. Pensa, puoi risolvere la situazione. Concentrati." mi dice , avvolgendomi con le sue forti braccia per cercare di tirarmi fuori dall'uragano di panico dal quale mi ero lasciata inghiottire.

Il suo abbraccio mi conforta. Continuo a singhiozzare leggermente mentre penso ad una soluzione. Un attimo. Liam. Lui è qui. Questa non è la realtà, questo, questo è frutto del mio subconscio. Mi asciugo l'ultima lacrima e affermo sicura "Questo è solo un sogno, non puó farmi del male." E cosí tutto svanisce: il mio pianto, la paura, il vento , e anche, ahimè, l'abbraccio di Liam.

Al:"Hey tutto OK?" Mi chiede Alex seduto comodamente al suo posto, a sgranocchiare patatine.
È sempre rimasto qui, non è successo niente...
Guardo alle mie spalle, mamma e Papà stanno chiacchierando animatamente con I Genitori dei miei amici. Intanto Abbie mi chiede preoccupata : "Allora, tutto OK? Sei scoppiata a piangere nel sonno. Sussurravi chiedendo aiuto."
Io:" Non vi preoccupate ragazzi" dico stringendoli a me come se fosse l'ultimo abbraccio che avrei potuto dargli, "era solo un incubo"...

*SPAZIO AUTRICE*
Buonciao lettori, che tragica che sono. Scherzo, Io ano gli aerei. Scusate se il capitolo è troppo lungo e forse noioso ma I disastri aerei prendono tempo e spazio. Volevo ringraziarvi infinitamente , siamo quasi arrivati alle 200 visualizzazioni, vi adoro. Peraltro ...Vogliamo parlare di drag me down?!?! Liam è tipo XQ_____  Voi che ne dite??Grazie mille ancora, ora mi levo dalle scatole, ciaooo.

My dreams' man ll Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora