Capitolo 9

4.7K 244 32
                                    

ROSE
Tornai ad Hogwarts insieme a Luke, verso le sette e quando andai nel mio dormitorio trovai Margot stesa sul letto che prima era di Domi, tra quello mio e di Roxy. Aveva gli occhi chiusi e sembrava addormentata. Cercai di fare più piano possibile, ma diedi una botta al mio baule e subito dopo Piper entrò in camera con Al. << Ehi Rose ma... Oh... ciao, tu sei? >> chiese Pip, a Margot. << La tua nuova compagna di stanza. Mi chiamo Mar e tu? >> << Piper, lui è Albus >> disse Piper indicandolo. Margot si avvicinò ad Albus e lo studiò attentamente. << Oh, il figlio di Potter. Io sono Mar >> gli strinse la mano << Comunque sei carino! >> andò verso la porta e uscì. << E' un po' matta... Oggi è venuta, si è presentata e si è fregata la burrobirra di Luke >> dissi ai miei amici. Mi tornò in mente la conversazione con Malfoy, ma alla fine non gli avevo chiesto perché era lì. << Al... ma che ci faceva Malfoy a Hogsmede? >> << Oh, non se la sentiva di stare a casa sua dopo il funerale della nonna e così ci siamo incontrati ad Hogsmede >> mi disse.
Decisi di lasciare da soli i due fidanzatini e scesi in sala comune, dove mi fermai a guardare Hugo e Fred che giocavano a scacchi magici. Erano i più bravi tra tutti noi cugini, ma Hugo lo batteva alla grande.
Dopo aver giocato sei partite andai a cena insieme a loro e ci sedemmo con Lily, Reyna e James. Non chiesi nulla alla mia amica dell'uscita con mio cugino, glielo avrei chiesto dopo. Per cena c'era brodo di pollo e per secondo pesce. Mi girai istintivamente dove di solito si sedeva Malfoy, ma non c'era nessuno. Quel posto era vuoto. << Rose! >> mi richiamò la voce di Fred. << Si? >> << Domani vieni a vedere Tassorosso contro Corvonero? >> << Ok >>

Lysander sfrecciava sulla sua scopa in cerca del boccino d'oro, mentre Lorcan continuava a segnare punti e i tassi continuavano a perdere palla. << Corvonero in vantaggio per 70 a 20 >> non prestavo molta attenzione alla partita, dato che andava avanti da più di due ore e erano già le 14.22.
Insieme a Piper e Reyna, decidemmo di andare via a magiare, ma in sala grande non c'era praticamente nessuno, a parte qualche grifondoro e il gruppo di serpeverde di Malfoy, tra cui Blake, Christine, Zac Tiger e Evie Bulstrode.
Noi ci sedemmo e prendemmo quello che ci pareva, nessuno aveva toccato cibo. Decisi di mangiare una semplice insalata, quando il gruppetto di serpi ci passò davanti. << Bei vestiti Weasley >> disse Evie ridendo. Mi guardai: avevo degli stivali marroni babbani, gli UGG, un paio di leggins neri e una felpa blu che mi arrivava quasi alle ginocchia. Mi alzai. Lei aveva una minigonna di jeans che faceva vedere tutto il suo sedere e una canottiera molto scollata. << Almeno io non rischio di prendermi una polmonite solo per far vedere il mio culo a tutti >> gli dissi. Lei venne verso di me col suo gruppetto. << Siamo spiritosi? >> chiese lei incrociando le braccia e sventolando i suoi capelli in faccia a tutti. << Beh, oggi non mi sento in vena di battute quindi... no! >> gli dissi incrociando le braccia e sventolando i capelli, imitandola. << Oh, che fai Weasley, mi imiti? Sei invidiosa? >> mi chiese lei ironicamente. Non riuscii a rispondere. << Ehi ragazzi! >> vidi un ragazzo dalla chioma bionda e con gli occhi color grigio ghiaccio che andò verso i suoi amici senza degnarmi di uno sguardo. Abbracciò le due oche e salutò i suoi amici, e solo dopo si accorse della mia presenza. << Oh, Weasley... beh... ciao >> << Ciao Malfoy >> dissi scocciata. Ma non doveva tornare tra cinque giorni? << Che ci fai qui? >> esitò prima di rispondere e mi guardò. << Mi rompevo a stare a casa >> disse disinvolto. E' bravo a mentire. Chissà se lo ha fatto anche con me. << Allora Weasley, chi te li ha presi questi stracci? La tua madre mezzosangue? >> sentivo gli occhi lucidi, ma sarebbe stato umiliante piangere lì davanti a tutti. Rimasi ferma per qualche secondo. Come può la gente essere così cattiva? Come può una persona così inutile, che non ha mai fatto niente nella vita, credersi chissà chi e insultare gli altri? Mi stavo immaginando mia madre sul pavimento di casa Malfoy mentre una strega di nome Bellatrix Lestrange la torturava e gli incideva la parola mezzosangue sul braccio. Aveva ancora la cicatrice sul braccio. Volevo piangere, ma avevo il viso rosso di rabbia.
<< Che succede? >> chiese Luke arrivando in sala grande. Gli corsi incontro e lo abbracciai forte. Iniziai a piangere e subito dopo mi staccai da Luke. << Che succede? >> mi chiese bisbigliando. Non risposi. Mi girai e vidi Piper e Reyna davanti alle serpi, e poi vidi Evie spingerla all'altezza della pancia. Si piegò in due. Mi asciugai le lacrime. Adesso basta! Tornai davanti a quel gruppo e iniziai ad urlare come una matta. << Sentite, siete un gruppo di idioti, deficienti, che non sanno cosa fare della loro vita e si sentono bene a far star male gli altri solo perché vi credete di essere chissà chi solo perché siete dei "purosangue" snob, solo perché siete dei serpeverde e vi credete i padroni della scuola, ma sapete che vi dico? Sono solo cazzate! Voi ve la prendete con noi, solo per divertimento, ma a me non importa, noi siamo migliori di voi solo per il semplice fatto che non passiamo le nostre giornate a insultare i mezzosangue solo perché voi li ritenete inferiori, solo perché non hanno una dinastia di famiglie di maghi o streghe. E riguardo mia madre, volevo solo precisare che lei è ed è stata la strega più brillante della sua età, ah, invece, una cosa da niente, con la sua intelligenza ha salvato il mondo magico, che è molto più di quello che hai fatto tu nei tuoi anni di vita, e anche se sono una mezzosangue, io ne vado fiera. Ok, se vuoi lo dico. Io sono una stupida mezzosangue e allora? Ti senti meglio adesso che te l'ho detto? Ah, ultima cosa, tocca ancora la mia amica e ti spedisco a quel paese con un calcio >> aiutai Piper ad alzarsi e poi vidi le facce di quel gruppo di idioti che, per la prima volta non sapevano cosa dire. Avevo lasciato Malfoy e i suoi amici senza parole. C'ero riuscita. Mi avvicinai a Piper che sembrava stare bene e insieme ai miei amici andai via fiera di quello che avevo detto.

You and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora