CHAPTER 1- The siutcase

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30 Marzo 2012, ore 21:30;

-"Allora cos'altro devo mettere in valigia... Ehm, dunque vediamo, scarpe, maglie di ricambio, pantaloni, biancheria intima, torcia, sacco a pelo, borraccia d'acqua e.. E poi cosa! Daimine da quando parto con l'AC tutti gli anni è la stessa storia mai una volta che mi riesca preparare una valigia per bene senza dimenticarmi nulla.."- *knoc, knoc* -"Chi è?"- Riposi con tono seccato. -"Sto preparando la valigia e non voglio essere disturbata. Jack sei tu?! Guarda che se non è importante giuro che ti affogo tra i miei vestiti."- Andai verso la porta con passo svelto, la aprii e trovai con gran piacere il volto sorridente di mia madre. -"Grace, non dirmi che sei sempre alle prese con quella borsa. "- Disse guardando la stanza messa totalmente a soqquadro. -"Non c'è niente di male a volte nel chiedere aiuto"- Detto questo si sedette sul bordo del letto ed iniziò a ripiegare la montagna di roba sparsa sul pavimento. -"Grazie mamma, ma stavolta vorrei provare a farla da sola. Infondo ho 17 anni è bene che inizi a fare qualcosa per conto mio no?"- A quelle parole mia madre si alzò, si allungò verso di me e mi stampò un bacio sulla guancia, mi sorrise e disse -" Non fare troppo tardi, domani partirai presto e voglio che tu sia sveglia, attiva e riposata. Notte amore"- Come si fa a non amare una mamma così dolce e premurosa.-" D'accordo mamma, buona notte"-. Quando mia madre usci dalla camera, mi riconcentrai subito sulla valigia e in men che non si dica finii di prepararla. Dopo essermi struccata, lavata i denti e messa il pigiama, mi buttai a peso morto sul letto pensando alla giornata di domani. Non stavo più nella pelle, finalmente il ritiro di Pasqua era arrivato. Avrei rivisto tutti i miei amici finalmente dopo tanto tempo. Pensai a tutte le canzoni che avremmo cantato, al tema del ritiro, a quali riflessioni ci avrebbe portato il gruppo della mattina. Ed immersa in quei pensieri felici, crollai in un dolce e profondo sonno.

31 Marzo 2012, ore 08:15;

*DRING DRIIN*

-"Ma che cavolo eh!"- La solita maledetta sveglia, pensai. -"Prima o poi la butto fuori dalla finestra!"- Ma non era quello il momento di pensare a come mi sarei liberata di quell' aggeggio infernale. Oggi finalmente sarei partita per il ritiro! Il sangue frizzava. Il cuore quasi esplodeva, non ci credevo ancora, sarei tornata nel mio mondo felice.Quell'anno gli animatori decisero di portarci in un nuovo posto chiamato 'Pian Degli Ontani', dice sia un bel posto, adatto per ospitare 48 ragazzi pieni di gioia e vogliosi di divertirsi come matti.

*Knoc knoc*

-"Grace, sei già sveglia? Dai pigrona, vestiti e andiamo a fare colazione che dopo dobbiamo passare a prendere anche Martah e Beth"- Già, Martah e Beth, me ne stavo quasi per dimenticare. Aprii l'armadio e presi le prime cose che trovai. Un paio di leggings neri, una maglia a mezze maniche bianca presa a Parigi due anni fa e un paio di scarpe da ginnastica comode. Feci colazione in quattro e quattr'otto, andai a lavarmi i denti, mi misi un filo di mascara sulle ciglia, presi zaino, valigia e scesi giù per le scale ad una velocità inaudita. Salutai la mia famiglia e salii in macchina con mia madre, pronta per partire per una nuova avventura insieme ai miei amici.



Per oggi finisco qua il capitolo, scusate se è poco, ma sono impegnatissima a finire in tempo tutti gli elaborati per scuola... Ah, il liceo! Comunque se volete continuerò molto volentieri a raccontarvi di Grace e della sua fantastica avventura. Se volete lasciate un commento, un voto oppure un biscotto. Spero vi piaccia e come sempre un bacio dalla nonna, e ricordatevi #vogliounbiscottodagreta e al prossimo capitolo :)

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