27.

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-Dottore, dottore!
-Mi dica.
-La sua paziente!
-Che cos' ha?
-È viva!
-Come fa a dirlo, scusi?
-Si è appena svegliata!
- Ma....ma...Come?!
-Venga a vedere lei stesso!
I medici si avviarono nella stanza di Luisa e la video alzata, nel letto che osservava il medaglione che aveva al polso e le centinaia di iris nel vaso.
-Oddio.....
Il dottore entrò nella stanza lasciando cadere la cartella che aveva in mano.
-Buongiorno dottore.
-Non ci credo, lei è viva!
-Perché non dovrei scusi?
-Lei cosa ricorda?
-Che ieri o boh, non so quando, ho fatto un incidente e ho battuto la testa. Ed ora sono qui.
-Signorina Luisa, lei è stata in coma per un anno.
-Cosa?
-Si.
-Ma....ma.....dov'è Lorenzo?
Il Dottore si guardò dietro, cercando l'aiuto da parte degli altri medici.
Fece un respiro profondo.
-Allora dottore? Mi risponde si o no?
-Lorenzo....è il signor Ostuni, giusto?
-Beh, sì. Dov'è?
-È......morto.
-...Come "morto"?
-È deceduto.
Luisa si portò le mani al viso.
-Come è possibile?
-Lei deve sapere che è viva per miracolo. Noi pensavamo da tempo che lei già fosse morta e ho dovuto avvisare il signor Ostuni.....ma quando l'ha saputo lui.....
-Oddio no....
Luisa iniziò a piangere.
-Come è morto?
-Si è impiccato.
- Perché?
-Perché noi pensavano che fosse morta e lui...voleva raggiungerla.
-Ma questo è il medaglione che gli ho regalato io.
Si avvicinò un infermiera.
-Il signor Ostuni è venuto ogni giorno qui accanto a lei portandole un fiore. E un giorno ha portato questo medaglione dicendole che gli aveva dato la fortuna di amare e di essere amato da una persona come lei, e che dava il medaglione a lei in modo che potesse risvegliarsi e ritornare fra le sue braccia. Prima di morire, le ha scritto questo.
L'infermiera su avvicinò a Luisa e le diede il foglietto.
-You're my hope, Luisa-
-NO! NON È POSSIBILE!
Luisa si levò le coperte e fece per alzarsi, ma nulla.
Come aveva detto il medico, c'erano le possibilità che fosse disabile al risveglio, e così fu.
Luisa era costretta su una sedia a rotelle, a vita.
Luisa iniziò a piangere ancora più forte, ma talmente forte che quando aprii la porta di casa, anche Lorenzo la sentì.
E lì veramente capii quanto Lorenzo la amava.
Quando una persona nel mondo reale piange per una persona morta, quella persona lo sente, ma leggermente.
Luisa pianse così tanto da far scattare Lorenzo.
Sentendola piangere per la sua morte, Lorenzo si ribellò dalle nubi nere e corse alla porta.
Potevo fermarlo quando volevo, ma decisi di lasciarlo andare.
Andò da Luisa e la abbracciò.
Peccato che Lorenzo restava sempre e solo un'anima.
Il tempo stava scadendo, la porta si doveva chiudere e dovetti ritirare Lorenzo dal mondo reale.
-Ti ho lasciato andare solo perché so quanto ami Luisa.
-Grazie.
-Ho dovuto ritirarti, la porta si stava chiudendo.
Ma a Lorenzo non importava, importava solo il fatto che era riuscita ad abbracciarla ancora una volta.

Ciao gente.
I capitoli sono un po' tristi e mi faccio prendere dalla malinconia anche negli spazi-oceano-etti.
MA OGGI NON SARÁ COSÌ!
PERCHÉ QUESTO LIBRO È GGGIOVANE!
Visto? Subito ritorno me stessa :p .
Se il capitolo vi è piaciuto come sempre lasciare un commento e una stellina!
Shiao!

You're my hope || Lorenzo/Favij ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora