One

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P.o.v. Luke

Erano passate due settimane, quattordici giorni da quando avevo chiesto a Nicole se voleva riprovare a stare assieme...

Ma ancora, lei non mi aveva risposto, ne un si ne un no.

Mentre aspettavo con ansia quel giorno in cui mi avrebbe risposto, e che io speravo il più presto possibile.

Io stavo sempre con il mio gruppetto di amici a scherzare in compagnia, sia a scuola e sia andando in giro per le strade di Sidney.

Mentre lei se ne stava sempre assieme alle sue migliori amiche, Lisa e Rachel, avvolte il mio sguardo cadeva su loro tre, o meglio dire il mio sguardo si bloccava a guardarla.

Stavo ascoltando con le cuffie alle orecchie i Green Day, era una delle mie band preferite, mentre passeggiavo lungo la spiaggia, passo dopo passo, in cerca di riposarmi da tutto lo stress che avevo raccumulato in questi mesi di scuola e della mia relazione che definirei abbastanza complicata con Nicole.

Beh forse Nicole aveva ragione, dovevamo avere un momento di pausa per riposare e riflettere, oltretutto ne abbiamo passate tante.

Tra i suoi genitori che non volevano che la frequentassi, poi Nicolas che ci aveva tormentato ed era riuscito a farci lasciare, e sapevo fin troppo bene che quell'idiota non l'aveva ancora finita di romperci e di sicuro stava escogitando qualcosa...

Avvolte spostavo lo sguardo dalle mie scarpe hai bambini che gridavano e correvano verso il mare, e un sorriso si fece spazio lungo il mio viso.

Il motivo? Semplice...Quando siamo bambini facciamo delle cose senza nemmeno pensarci, le facciamo e basta, chiedi ha una bambina 'vuoi essere la mia ragazza?' e l'altra ti risponde di si.

Mentre ora è tutto più complesso, forse non lo è, probabilmente è soltanto una fissazione che si aggiunge a delle stupide paure...dovremmo fare come fanno i bambini, non pensare e fare, dovremo prendere esempio da loro.

Forse sono proprio loro i veri maestri della vita.

Meno parole più fatti, questo era il motto giusto, per riuscir a risolvere qualcosa o per far qualcosa.

Peccato che la maggior parte delle persone preferisce parlare e parlare senza concludere niente con i fatti.

Tralasciando tutto questo discorso, venivo in questo posto per due motivi;

il primo era perché mi rilassava e per far scivolare le mie preoccupazioni via, lontano dalla mia mente così potevo rilassarmi e pensare ad altro.

Il secondo beh semplice...perché avevo portato qui Nicole, nessuna ragazza prima di lei era venuta in questo posto con me, neanche Natascia.

All'inizio quando avevo saputo che gli piacevo, volevo conoscerla e dargli una possibilità, perché tutti in fondo se la meritano, ma non avrei mai pensato che me ne sarei innamorato follemente di quella ragazza.

In pochi giorni lei mi aveva stravolto la vita, una semplice ragazza, nonché la figlia che tutti i genitori vorrebbero.

Ma che nessuno conosce il suo lato oscuro a parte il suo ragazzo.

Bloccai la musica per poi distendermi sulla spiaggia e chiudere gli occhi, ascoltando tutti i rumori che la gente nemmeno ci faceva caso...

"hey" senti una voce soave che subito riconobbi, e automaticamente riaprì gli occhi.

"ciao" la salutai "che ci fai qui?" gli domandai subito dopo averla salutata

"sono appena arrivata qui con mia sorella e l'ho appena persa...probabilmente e già in acqua" mi informò per poi fare una piccola pausa.
"Poi ti ho visto e pensavo che stessi dormendo e ti volevo svegliare" mi informò e io mi limitai a sorridere.

"Beh ora vado a cercarla, perché non posso ritornare a casa senza mia sorella" disse per poi alzarsi.

"vuoi che ti aiuti a cercarla?" gli domandai senza nemmeno pensarci due volte e lei sorrise "se vuoi" rispose sorridendo.

Poco dopo mi alzai e iniziai a camminare a fianco a Nicole, e non mancò una chiacchierata tra 'amici'.

****

Ashton non la finiva di fissarmi, sperava che io gli dicessi qualcos'altro ma gli avevo ormai, raccontato tutto.

"lo si nota che ti manca" mi disse, il mio migliore amico, Ashton fissandomi negli occhi.

"manca è poco per dire tutto quello che sto provando in queste settimane" lo corressi mentre lui mi ascoltò come se stessi dicendo delle parole sagge.

"sai quanta voglia ho di baciarla e non lo posso fare? sai quanta voglia ho di dirle anzi gridare a tutto il mondo che la amo?" iniziai ad elencare alcune cose che volevo fare ma non potevo.

"peccato che lei non abbia ancora deciso se ritornare con te o lasciarvi per sempre" mormorò il riccio e io semplicemente annui "queste due settimane mi stanno uccidendo, non riesco a sopportare a non fare delle cose che io voglio fare, e che prima potevo benissimo fare, non so come diavolo sto riuscendo a tener il fumo e lo stronzo me stesso lontano" confessai e la sua risposta non tardò ad arrivare.

"perché sai che se tu diventi lo stronzo Luke lei non ti vorrà, perché lei vuole il dolce Luke" mi ricordò e una risata mi uscì pensando a una cosa...

"sai è strano...lei vuole me in versione dolce, che di solito non mi faccio vedere mai, mentre io voglio la ribelle che è dentro di lei ma che non mostra a nessuno, sembra che ci scambiamo i ruoli" gli spiegai e anche lui cominciò a ridere

"gli opposti si attraggono" lo senti sussurrare ed aveva perfettamente ragione, lei la dolce ragazza io lo stronzo...

Peccato che quella ragazza nascondeva una piccola ribelle dentro di se che nessuno aveva conosciuto al di fuori di me...perché alla fine, le brave ragazze sono solamente cattive ragazze che non sono state messe alla prova, come la mia piccola Nicole.

Heyy!

Sono ritornata con il seguel! Ebbene si, la storia continuerà...

Questa è la situazione che si è creata fin ad adesso nella prospettiva di Luke. La prossima volta sarà dalla prospettiva di Nicole.

Lasciate qualche commento, per farmi sapere che ne pensate✌.

Poi che dire...il primo libro su Luke è arrivato a quasi 5K non me lo sarei mai aspettata, siete stupende.

Bon non ho altro da dire, mi dileguo.

Al prossimo capitolo, vi amo.

-Gioia



Andrei contro tutto pur di aver lui 2 ~Luke Hemmings~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora