-DIAGON ALLEY!
Una frazione di secondo, e mi ritrovai immerso nel familiare turbinio di fiamme color verde acceso, mentre mi si paravano davanti una serie di visioni sfocate di camini e strade acciottolate.
Alla fine venni scaraventato a terra da un'ultimo scossone e, con il mantello coperto di cenere, mi alzai in piedi.
Strizzai gli occhi, e capii di essere atterrato nel camino dell' Emporio del Gufo Eeylop, nella parte a nord di Diagon Alley.Fortunatamente il negoziante era impegnato a tenere a bada un falchetto piuttosto impertinente, così potei sgattaiolare fuori senza dare nell'occhio.
Ricordo ancora la prima volta che presi la polevere volante, per andare a trovare mia zia Andromeda a Natale.
Ricordo quanto fu stupefacente essere inghiottito dalle fiamme smeraldine e avere scorci fugaci di dove centinaia di maghi si stavano recando, proprio come me.
Ricordo come imprecai quando finii a terra di sedere e coperto di cenere..
Beh, c'è sempre una prima volta.Con un paio di occhiate localizzai i miei genitori, che non erano atterrati tanto più in là alla fine.
-Mamma! Papà! Sono qui!
Narcissa- Oh bene eccoti, comincio un po' a stufarmi della polvere volante sai Lucius? Non si sa mai dove vai a finire..
Lucius- Preferisci passare per il Paiolo Magico come qualsiasi insulso, decrepito figlio di babbani, Sissi? Non credo proprio..
Narcissa- Oh beh no di certo! Ma se qualcuno fosse riuscito ad ottenere una macchina scortata dal ministero forse...Nemmeno li ascoltavo, ero troppo impegnato ad osservare tutti quei giovani maghi e streghe che camminavano a passo svelto, e non potei fare a meno di essere felice di poter avere un qualcosa di così bello come la magia tra le mie mani.
Quelle strade pullulavano di gente in particolar modo nei giorni precedenti l'anno scolastico ad Hogwarts, sebbene i negozi fossero aperti tutto l'anno e molte persone vi si recassero giornalmente per fare degli acquisti.
Che si trattasse di un ingrediente, di un nuovo mantello, un animaletto da compagnia o un semplice gelato da Florean, Diagon Alley aveva di tutto, sempre a disposizione.Prima di incontrarmi con Tiger e Goyle, sarei andato da "Madame Malkin, abiti per tutte le occasioni" per la nuova uniforme.
Feci promettere a mio padre che subito dopo saremmo andati da "Accessori di prima qualità per il Quidditch", ancora non mi era passato il cruccio della nimbus2000.Lucius- D'accordo! Mi arrendo, dopo aver fatto l'uniforme potremmo farci un salto, dopotutto... Oh ma guarda chi si vede! Nott, siamo qui!
Vidi mio padre salutare un uomo più o meno della sua stessa età dai capelli corti e castani, che avevo intravisto un paio di volte a qualche loro "riunione" a casa mia.
Mamma mi si avvicinò, dopo aver salutato a sua volta.
Narcissa- Draco, perché non vai avanti te dalla Malkin, io e tuo padre ti raggiungeremo tra un attimo!
-Sicuro! A tra poco.Felice come una pasqua, mi affrettai a raggiungere il negozio.
Madame Malkin era una signora sulla sessantina, tarchiata, con un buon gusto in quanto a vino e cibo. E agli abiti, soprattutto, gli abiti.
Ce ne erano di tutti i tipi! Dal più semplice al più arzigogolato, dalle vesti dei ministri a quelle per i novelli studenti di Hogwarts.E fu lì che lo vidi per la prima volta, quel dannato ragazzo dai capelli corvini e gli occhi verdi sormontati da una cicatrice a forma di saetta.
Allora ignoravo la sua vera identità, per me era solo un ragazzino della mia età che doveva prendere un uniforme.
Avrebbe potuto essere chiunque, e io incontrai proprio lui.
Ero in piedi su uno sgabello, mentre la collega di Madame Malkin stava appuntando la mia tunica nera per farla risultare della giusta lunghezza.-Ciao- dissi, per fare un po' di conversazione.
-Anche tu a Hogwarts?
-Si- rispose lui.
-I miei genitori sono qui fuori a fare un giro a Diagon Alley- continuai con il mio solito tono strascicato e annoiato. -Dopo li porterò a vedere le scope da corsa. Non capisco proprio perché noi del primo anno non possiamo averne di personali. Penso che costringerò mio padre a comprarmene una e la porterò a scuola di nascosto, in un modo o nell'altro-Sorrisi amaramente, ricordando la piccola avventura della nimbus, avvenuta il giorno prima.
Il ragazzo parve un po' perplesso riguardo le mie parole. Solo allora notai il suo abbigliamento, nascosto dalla toga che la Malkin gli aveva abilmente appuntato: portava abiti visibilmente più grandi della sua taglia e un po' cenciosi, ma non sembrava importargliene molto.
"Un altro povero mezzosangue", pensai.-E tu ce l'hai, una scopa tua?
-No- rispose subito lui.
-Non giochi a quidditch?- proseguii imperterrito.
-No- il ragazzo sembrava sempre più confuso, come se non avesse la più pallida idea di cosa stessimo parlando.
-Beh, io sì. Papà dice che sarebbe un delitto se non mi scegliessero per far parte della squadra della mia casa, e devo dire che non posso che essere d'accordo.
Tu sai già in quale casa andrai a stare?
-No, ancora no- rispose lui. Non era un tipo molto loquace.
-Beh, nessuno lo sa veramente finché non si trova sul posto, non è vero? Ma io so che starò a Serpeverde: tutta la nostra famiglia è stata lì. Pensa, ritrovarsi a Tassofrasso! Io credo che me ne andrei, e tu?
-Mmm...- disse, senza trovare nulla di più interessante da ribattere. Quel ragazzo cominciava a darmi un po' sui nervi, ma non lo diedi a vedere...Mi guardai intorno, e notai un uomo enorme che stava dritto davanti alla vetrina con un paio di grossi gelati in mano.
-Ehi! Guarda quello!- esclamai, sorpreso dalle dimensioni di quel..nonsocosa.
-Quello è Hagrid- disse il ragazzo, improvvisamente sorridente per qualcosa che io ignoravo.
-Lavora ad Hogwarts- continuò.
-Oh- dissi, -l'ho sentito nominare. Cos'è? Un inserviente?-
Non era forse lo sciocco mezzogigante di cui mi aveva parlato papà un mesetto prima?
-È il guardacaccia!- ribatté il ragazzo indignato.
-Si proprio così, mio padre mi ha detto che è una specie di selvaggio... vive in una capanna nel comprensorio della scuola. Ogni tanto si ubriaca, cerca di fare delle magie e finisce con l'appiccare il fuoco al suo letto-.Ridacchiai per la visione che mi si parò davanti.
-Secondo me è fantastico- esclamò poi il ragazzo accanto a me, sempre più infastidito.
-Davvero?- chiesi sogghigando.
-Ma perché sei con lui? Dove sono i tuoi genitori?- in effetti non me ne aveva ancora parlato, né li avevo visti.
-Sono morti- tagliò corto lui. Ahi.
-Oh, mi dispiace- riflettei un attimo prima di parlare.
-Ma erano come noi?
-Erano una strega e un mago, se è questo che intendi-
Oh, allora non era un mezzosangue, solo un orfano: ecco comunque spiegato il motivo dei suoi abiti malconci.
Decisi di vuotare il sacco sulla mia opinione rispetto ai nati babbani.
-Io non penso che dovrebbero permettere agli 'altri' di frequentare Hogwarts, non trovi? Loro non sono come noi, non sono cresciuti alla nostra maniera. Pensa che alcuni, quando hanno ricevuto la lettera, non avevano neanche mai sentito parlare di Hogwarts.
Secondo me dovrebbero limitare la frequenza alle più antiche famiglie di maghi. A proposito, come fai di cognome?-
Fummo interrotti da Madame Malkin.
-Ecco fatto, mio caro-
Il ragazzo sembrò molto felice di non dover più conversare con me..
"Idiota"
-Beh, penso che ci rivedremo ad Hogwarts! A presto-
Mi salutò velocemente e si dileguò, diretto verso Harold o Heimich o come diavolo si chiamava il mezzogigante.Poco dopo anche la mia veste fu pronta e uscii dal negozio.
Individuai Tiger e Goyle, insieme ad un altro ragazzo dalla carnagione scura, e gli corsi incontro.
Erano letteralmente appiccicati alla vetrina di "Accessori di prima qualità per il quidditch".
Li raggiunsi, sogghignando.
-Tiger, Goyle.
Goyle- Ciao Malfoy.
Tiger mi fece un cenno con la testa, era troppo impegnato a mangiarsi con gli occhi un set di pluffe di qualità.
-E tu sei..?- mi rivolsi al ragazzo.
-Zabini, Blaise Zabini.
-Io sono Malfoy, Draco Malfoy.
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The story of Draco Malfoy.
FanfictionHo deciso di scrivere una fanfiction su questo personaggio della celebre saga di Harry Potter. La storia comincia poco prima del primo e nuovo anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts: Draco è un ragazzo serio, distaccato e decisamente po...