Ciao Beck.
Come va?
Male.Oggi non vado da Cat. Oggi non vengo a portarti la lettera.
Oggi rimamgo qui.Casa nostra non è ancora in vendita. Tutto per colpa dei tuoi.
Io... Non li sopporto. Non li riesco a capire. Ieri mi abbracciavamo ed oggi... Non proprio.
Erano venuti qui per l'ultima volta. Questa sera se ne andranno, e tu forse con loro.
Quando sono arrivati stavo bene.
Facevo gli ultimi scatoloni che avevo dimenticato di fare ieri. Ogni tanto mi scendeva una lacrima per i ricordi, ma stavo bene.Loro sono arrivati. Tua madre era preoccupata, tuo fratello scocciato. Tuo padre... Non so descriverlo.
Mi hanno chiesto di fermarmi un attimo per parlare.
Per prima cosa mi hanno chiesto della tua morte. Come è avvenuta. Ho ripetuto che mentre stavamo assieme ti sei sentito male e poi ti sei spento... Si, è quello che ho detto a tutti. È il modo in cui soffro di meno... Però...
Poi mi hanno chiesto di scendere in particolari.È stato orribile ricordare TUTTO. Mi hanno chiesto anche della mattina prima.
Ho dovuto dire cosa sentivo toccando la tua pelle calda un'ultima volta. Sai quanto fa male? Molto.
Più di quello che mi sono fatta oggi... Non posso scendere in particolari ora. Posso dirti solo di non essere forte quanto ti avevo detto di esserlo.
Poi i tuoi mi hanno dato due notizie. Una tuo padre, ed una tuo fratello.
Quella di tuo padre era ciòche preoccupava tua madre.
Ti vogliono portare via.
Dicono che tu avresti preferito tornare in Canada. E così vogliono farlo. Ho urlato di no, mi sono strappata i capelli. Ho rotto il tavolo a forza di percuoterlo. E poi sono quasi svenuta.
Tuo fratello mi ha aiutata a stare impiedi.I tuoi sono andati, lui è rimasto un po'. Non si fidava lasciarmi sola. Perché nessuno si fida di me?
Verso le 11.30 è arrivato André e si sono dati il cambio.
Prima di andare mi ha messo davanti agli occhi uno scatolino ricoperto di raso blu e mi ha detto questo.
"-Era un mese che aspettava il giorno perfetto per dirtelo. A me lo aveva già detto. Mi aveva chiesto un parere su come e su questo. Ha scelto benissimo. Quando lo hanno portato in ospedale, anche se inutilmente, siccome era già morto, mentre cercavano invano di risvegliarlo tu sei corsa via piangendo. Loro sono venuti e ci hanno dato i suoi vestiti. Un'inferimiera si era accorta di questo nella sua tasca. Voleva chiedertelo quel giorno. Io... Mi dispiace. Nel momento migliore TI ha lasciata. È stato egoista. Ti chiedo di perdonarlo e di dirgli "si". Almeno voglio che tu gli faccia sapere che lo avresti voluto."
Non ho ancora aperto la scatoletta. Voglio farlo quando sarò sola. Voglio fingere che tu mi metta quell'anello subito dopo aver sentito la mia risposta. Perché è un sì. Io voglio sposarti.
Ora sto piangendo come una bambina. Non so se te lo ho già detto, ma te lo ripeto. Rimango qui oggi.
Esattamente ora sono sul divano. La mia testa è appoggiata sul petto di André. Sono seduta su di lui, con i piedi sul divano. Lui guarda tutto quello che scrivo, lo fa anche ora.
Mi ha appena stretta. Ne avevo bisogno.
Forse resto ancora qui... Non me la sento di andare.
Quando André se ne andrà aprirò la scatoletta.
Non so che altro dirti... Mi manchi.
E mi manchi molto.
Non lasciare che ti portino via.
Con un bacio. La tua Jade.
STAI LEGGENDO
Lettera a Beck Oliver. Il mio grande amore.~ una settimana dopo la tua morte
FanficBeck è morto da appena una settimana. Nessuno sa il perché. Jade continua a scrivergli, giorno dopo giorno, sperando di poter avere un giorno una risposta. siete proti a commuovervi?