nobody is perfect but you are to me

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pov angelina
verso sera venne brad a fare visita ai nostri figli, so che era la persona più odiosa che avessi mai potuto incontrare, ma era comunque il loro padre e aveva il diritto di vederli. sentii suonare alla porta, andai ad aprire e lo vidi davanti a me - ciao - disse lui, mi girai senza nemmeno rivolgerli la parola, i bambini erano nel salotto perciò io ed alex decidemmo di andare in veranda per conto nostro. verso mezzanotte salutò i bambini e successivamente gli chiesi di venire da noi.
-che cosa vuoi ? - disse alex stringendo i pugni - calmati ok, mi ha chiamato angelina -lei mi guardò sconvolta, le feci un cenno con la testa per dirle di stare tranquilla; mi alzai posizionandomi davanti a brad,
-voglio che tutta questa faccenda sia risolta una volta per tutte perciò domani stesso chiederò il divorzio e dopodiché sparirai per sempre dalle nostre vite - e se rifiutassi? - disse incrociando le braccia - chiamerò la polizia o la CIA o l' FBI pur di tenerti lontano da noi - sbuffo' rumorosamente - non puoi impedirmi di vedere i miei figli - li vedrai ma alle mie condizioni e solo due volte a settimana- notai la rabbia crescere in lui, cammino' velocemente verso alex e quando le fu davanti le tirò un pugno in pieno viso facendola cadere a terra - HAI ROVINATO LA MIA VITA!- urlò; io corsi da lei abbassandomi per aiutarla - MA SEI PAZZO ?!?! - si forse lo sono, ma se lo merita, mi ha rubato la famiglia la casa e l'amore di mia moglie - vaffanculo, vattene!!! - ci vediamo domani dall'avvocato per firmare le carte mogliettina - disse ridendo e dirigendosi alla porta.
-alex tutto ok ? - s...si tranquilla n..non è niente - l'aiutai ad alzarsi ed andammo in cucina a prendere del ghiaccio - mi dispiace tanto - dissi passandole la busta gelata - tranquilla non è colpa tua; un po' lo capisco da quando sono arrivata, tutto per lui è andato storto, aveva una vita perfetta con la moglie perfetta e la famiglia perfetta e poi sono arrivata io, la pecora nera che gli ha mandato a puttane ogni cosa - hei non dire così - dissi prendendole il viso tra le mani- anche a me dispiace per quello che sta passando, non oso immaginare quanto sia dura per lui; ma noi ci amiamo e dovrebbe farsene una ragione prima o poi - la vidi annuire ed abbassare lo sguardo - su andiamo a dormire domani sarà una giornata impegnativa- .
Quando fummo nel letto l'abbracciai forte e lei mi accarezzo' la schiena -davvero pensi che io sia perfetta? - certo amore non direi mai il contrario- sai che nessuno è perfetto, vero?- alzai il viso per guardarla negli occhi -tu lo sei per me- rispose sorridendomi; mi avvicinai e la baciai salendo a cavalcioni sulle sue gambe, non era un bacio pieno di passione, ma bensì d' amore, in quel piccolo contatto era contenuto tutto quello che provavo per lei.
l'amavo davvero tanto.

ecco il 17esimo capitolo, sinceramente non so quanti ne manchino alla fine; spero vi sia piaciuto:) al prossimo aggiornamento :)
bye<3

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