Vuoto

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Sapore amaro in bocca,
è questo il mio compagno.
E' grigio il mondo adesso,
col cielo che lo bagna.

Lacrime di vita e morte,
che scendono sul viso,
immote, eppure colpi
sulla mia pelle livida.

Ricordo quei colori,
i giochi, luce ed ombra,
e posso quasi stringerli,
ma è grigio ora il mondo.

Il sole e anche le stelle,
avevano la luce,
che ora è spenta e greve,
e pare attraversarmi,
senza scaldar le membra,
che stanche ancor respiran,
e ogni respiro è cenere,
che riempie il petto mio.

Ed ogni passo è tutto,
e a farlo mi costringo,
è l'alba e poi il tramonto,
e poi di nuovo l'alba.

Il tempo scorre in fretta,
e in ogni istante è lotta,
la volontà è la vita,
ma a volte non è molta.

E lì mi insegue il tempo,
che erode la mia forza,
il mondo è spento e avanza,
e io rimando il tempo,
con ogni colpo inferto,
con ogni passo avanti,
con ogni alba nuova.

Ma arrivano le sere,
in cui non posso farlo,
e allora lascio sciolta,
la briglia della mente.

Lei mi conduce in luoghi,
che schivo e fuggo sempre,
me ora lascio sia lei,
signora dei miei viaggi,
e parti di me vagan,
foriere di miraggi.

A volte vorrei farlo,
lasciare che lei vinca,
e in quella morte calma,
gettarmi in piena pace.

Dentro di me rifuggo,
questi pensieri infausti,
m'allarmano ogni volta,
ma ora è ormai diverso.

Rimando il tempo al tempo,
ho impegni a tener banco,
ma presto sarò pronto,
a prender quella scelta.

Dovrei aver paura,
ma ormai anche quella è persa,
mi scivola lontana,
ormai non serve più.

Perché io so che c'è in me,
la parte che mi assilla,
e punta alla mia tempia,
il cappio stretto al collo.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 30, 2015 ⏰

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