Capitolo 10

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Visto che mi stavo annoiando, saluto Cameron e me na vado a dormire.

La mattina seguente mi preparo e me ne vado a scuola.

La prima ora di letteratura passa liscia come l' olio e io e Bea continuiamo a spettegolare e a fangirlare sui nostri idoli.

Fino a quando non bussano alla porta, il professore va ad aprire.

Cameron, o mio dio no.

"Buongiorno Professore, dovrei parlare con una ragazza, si chiama Victoria Nobbol, potrebbe farla uscire un attimo?" disse tutto questo mentre i miei compagni continuavano a dire sotto voce "ehi aspetta, quello e cameron dallas" tutte robe del genere.

Una ragazza si è messa pure a piangere.

"Si certo."disse il professore.

esco dalla classe e vado da Cameron.

"Cosa ci fai qui?" gli chiedo.
"Ti volevo vedere" disse.

"Ma non puoi piombare qui, solo perchè mi volevi vedere!"gli urlo tutta arrabbiata, adesso saró presa ingiro da tutta la scuola.
Lui se ne va tutto incazzato e io me ne ritorno in classe.

Mi vado a sedere e la lezione riprende.

La sera mi affacciai alla finestra per incontrare Matty.

"Ciao Matty" gli dico
"Ehi, dobbiamo parlare per quella ragazza" disse lui.

"Aspetta prendo la macchina fotografica, e ti faccio vedere una sua foto".

Vado a prenderla.

Quando la vede si lecca le labbra e dice:" mio dio, perchè non mi hai detto che era così bella?" disse sorridendo.

"Comunque ho prenotato la festa al bowling, tu devi andare li e fai come se fossi un festeggiato normale, e poi aspettati la sua reazione" gli dissi mentre annuisce.
"okay allora, sarà domani la festa vero?"
"si si, comunque buona notte".
Ci salutammo e andai a dormire, ma visto che era ancora presto suonarono alla porta ed andai ad aprire.

Mi ritrovai davanti mia madre.

"Mamma cosa ci fai qui? non eri in Polonia?"
Non mi fece finire la frase che mi abbracció.

"Congratulazione, ti sei aggiudicata la mia fiducia, ti ho sempre spiato, sono andata a dormire a casa di una mia amica, e pensavo saresti uscita di nascosto invece no, quindi d' ora in poi puoi uscire!".

La abbracciai e me ne ritornai in camera.

Ero felicissima, potevo andare alla festa di Bea.

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