Capitolo 3

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Parte 1

La serata con Ignazio era andata abbastanza bene. Non pensavo restasse a cena ne fosse così bravo a cucinare, insomma confronto a me. Inoltre non immaginavo fosse così simpatico, lo facevo più snob, invece non mi faceva pesare il fatto che lui fosse così famoso. Era davvero una persona umile che nonostante il successo ha mantenuto i piedi ben saldi in terra. Oggi avremmo dovuto passare un'altra giornata insieme. Sarebbe passato da me per le 15.30 saremmo andati al mare e poi da lui per una pizza. Si prospettava una bella giornata.

"Allora Sì come sto?" chiesi alla mia coinquilina facendo un giro su me stessa. Alla fine avevo optato per un vestito lungo nero, sopra un giubottino in jeans con le borchie sul collo e ovviamente non potevano mancare le mie adorate jeffrey campbelln in pelle.
"No tu adesso mi spieghi una cosa... perché per andare in spiaggia metti i tacchi?" chiese ironicamente.
"Allora prima di tutto è stile, poi confronto a Ignazio sono bassa quindi quello che madre natura non mi ha dato me lo danno i tacchi" risposi facendola scoppiare a ridere.
"Comunque sei stupenda, stasera farai colpo" disse facendomi l'occhiolino.
"E dai!" dissi sorridendo. La verità è che il ragazzo su di me aveva proprio fatto colpo. Non era affatto il mio tipo ma mi trovavo proprio bene con lui.
"Credo si arrivato" disse affacciandosi alla finestra.
"Si" risposi dandomi un'ultima sistematina "Io vado"
"Buona fortuna amore" disse dandomi un bacio sulla guancia.
"Grazie tesoro, ci vediamo questa sera"
"Se torni" aggiunse facendomi scoppiare a ridere.

Presi la borsa che avevo poggiato sul mobile d'ingresso e velocemente scesi i tre piani che mi separavano da Ignazio. Un minuto dopo ero di fronte a lui.
"Ciao" dissi sorridendo e dandogli un bacio sulla guancia.
"Ma senti un po', dove vorresti andare così?" mi chiese con il suo buffo accento siciliano.
"Perché?" chiesi un po' stranita.
"Sei troppo bella" mi disse. Queste parole mi fecero diventare completamente rossa in viso. Per quanto fossi sfacciata, i complimenti mi avevano sempre fatto questo effetto.
"Sei diventata un peperone" fu questa sua frase che interruppe i miei pensieri e mi fece scoppiare a ridere mentre salivamo nel suo mercedes nero.
"E' colpa tua Igna"
Mi diede una leggera pacca sulla spalla e disse: " Vedi, sempre male mi tratti, da domani al mare vai sola"
"Non ce la faresti a starmi lontano Boschetto" risposi in maniera provocatoria.
"Secondo me è il contrario, voglio vedere come fai quando parto per l'Eurovision" mi chiese.
"E quando parti?" chiesi.
"Il 19 maggio"
"Cioè tra due giorni"
"Esatto, tifi per l'Italia vero, anzi chiama i tuoi amici in Spagna e dici di votarci" disse ridendo.
"Mi dispiace dirtelo ma tifo per Edurne"
"Ma sei proprio insensibile" disse facendomi scoppiare a ridere.
"Se fue sin saber que yo si lo amè se fue sin creer en mi" canticchiai Amanecer di Edurne che avrebbe gareggiato all'Eurovision per la Spagna.
"Ma tu metti quella a questa" disse cantando una piccola parte di Grande amore " Passeranno primavere, giorni freddi e stupidi da ricordare, maledette notti perse a non dormire altre a fare l'amore, amore sei il mio amore, per sempre, per me"
"Wow" riuscì solo a dire, la sua voce era qualcosa di indescrivibile.
"Allora voti ancora Edurne?" mi chiese ridendo.
"No okay voto te" dissi scoppiando a ridere.

Dopo poco più di mezz'ora arriviamo al mare. Per fortuna non c'era molta gente, c'era solo un ragazzo e una ragazza. Appena arrivati mi tolsi le scarpe e cominciai a camminare a piedi nudi sulla sabbia fresca di metà maggio. Arrivammo quasi vicino la riva e ci sedemmo per terra. Poggiai la testa sulla sua spalla mentre lui con la mano mi accarezzava i capelli. Ad un tratto la nostra tranquillità fu interrotta dalla ragazzina che cominciò a correre e urlare verso di noi.

"Ignazio, Ignazio" urlava avvicinandosi a noi.
"Scusami" mi disse alzandosi.
Appena la ragazza arrivò vicino a lui lo abbracciò e iniziò a farli una serie di complimenti a raffica. Poi chiese a me di scattarli una foto. Feci come mi aveva chiesto. Quel gesto aveva fatto crescere in me ancora più dubbi. Insomma non ero abituata a uscire con gente che veniva fermata per foto o autografi. Forse stavo creando solo castelli in aria. Non dovevo affatto abituarmi a stare con gente del genere, insomma, io e Ignazio non stiamo insieme quindi. Siamo solo amici. Michela fattene una ragione, Ignazio non è per te.

A interrompere questi miei pensieri ci pensò Ignazio. Mi prese dai fianchi e mi alzò fino a portarmi sulle sue spalle, poi iniziò a correre in direzione dell'acqua.
"No Ignazio" urlai scalciando. Tuttavia questo non servì a fermarlo. Continuò a correre fino a lanciarmi in acqua. Cazzo volevo ucciderlo. "Ignazio Boschetto questa me la paghi" urlai correndoli incontro e buttandomi su di lui così da farlo cadere in acqua. Appena risalì in superficie scoppiammo a ridere, cazzo quella sua risata. Pensavo di stare impazzendo. Mi stavo fissando.

Uscimmo dall'acqua e ci rifuggiammo nella sua macchina per stare più caldi. Benchè fosse maggio, da bagnati faceva abbastanza freddo.
Eravano nei sedili anteriore lui seduto e io con la testa poggiata sulle sue gambe.
"Sai, credo di non sapere quasi niente di te" mi disse.
"Cosa vorresti sapere?" chiesi
"Tipo perché sei in Italia?"
"Allora principalmente per stare più vicina a mio fratello che vive a Bologna, poi perché ero stanca di stare lì. Avevo bisogno di più libertà, volevo responsabilizzarmi. Sono le terza di quattro figli e inoltre sono l'unica ragazza quindi papà tendeva sempre a proteggermi maggiormente ed ero stanca di ciò" risposi.
"E sei fidanzata?" mi chiese guardandomi negli occhi.
"Ehm no, tu invece, sicuramente le ragazze ti muoiono dietro"
"Bhe si però non voglio una ragazza che mi muoia dietro perché sono Ignazio del Il Volo, voglio semplicemente una ragazza che mi ami per ciò che sono. E fidati è difficile trovare una così"
"Immagino" queste parole fecero celare il silenzio tra di noi. In quel momento avrei voluto dirli a me non importa che sei Ignazio del Volo, a me interessi tu e baciarlo. Ma che cazzo dici Michè, quanti film hai visto? No okay forse il fumo mi aveva bruciato quei pochi neuroni che avevo. Lo conosci da meno di una settimana e dici ste cose? Dov'è finita la persona razionale che eri? Pensai. Mi sentivo davvero stupida.

Note dell'autrice
Salve ragazze, scusatemi tanto se ho pubblicato ancora oggi ma purtroppo il lavoro mi tiene molto impegnata.
Torniamo alla storia, a quanto pare la nostra protagonista si é presa una bella cotta per il nostro Ignazio. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.
Questa è solo la prima parte, nella seconda posterò il continuo della serata.
Con ciò vi auguro una buona notte.

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