Capitolo 3

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Parte 2

La serata con Ignazio procedeva più che bene. Eravamo stati al mare e, dopo avermi completamente bagnato buttandomi in acqua, siamo andati a casa sua. Ha messo la mia roba nel lava asciuga e nel frattempo mi sono fatta una doccia veloce e lui mi ha prestato una sua felpona giusto per coprirmi. Non l'avrei mai detto ma ha davvero una casa fantastica. È enorme e ben arredata. Comunque abbiamo preparato insieme le pizze, più che altro io lo sporcavo di farina mentre cercava di prepararle. Infondo mi aveva buttato in acqua e in qualche modo doveva pur scontare.

"Cos'hai da bere?" chiesi buttandomi a peso morto sul divano.
Si diresse verso il figuro e cominciò a farmi un elenco di bibote: "Ho acqua, succo, coca e aranciata!" esclamò girandomi verso di me in cerca di risposta.
"Igna di alcolico dicevo" dissi ridacchiando.
"Ho del vino di Montepulciano che mi ha regalato Gianluca " disse prendendo la bottiglie un calice, recandosi verso di me e sedendosi al mio fianco.
Lo guardai con aria interrogativa
"Che c'è?" mi chiese porgendomi il calice
"Scusa ma tu dove bevi?"
"No, no. Io non bevo, è per la dieta"
Ma dai giù un sorso di vino e dissi: " No non accetto scuse bevi, stasera sgarro! " dissi porgendoli il calice.
"No, Michè non posso, davvero!"
"Ti prego" dissi facendo gli occhi dolci "fallo per me, uno è basta"
"Se mi fai quegli occhi però" disse sorridendo "uno e basta però perché non reggo l'alcool" disse bevendo un sorso dal mio calice.
A quel bicchiere ne seguirono altri, poco dopo senza nemmeno accorgercene la bottiglia era vuota. Ignazio cominciava a ridere senza motivo è io anche. Quel vino era abbastanza forte.
Mi alzai di scatto accesi la radio e ci infila il primo disco che trovai. Non ero completamente lucida, iniziai a ballare sulle note di Summertime Sadness di Lana del Rey, difronte ai suoi occhi che mi scrutavano attentamente.
Mi sentivo completamente libera, era come se mi fossi liberata ancor di più da tutti i miei problemi. Muovevo il bacino come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. I miei capelli erano liberi nell'aria. Mi avvicinai a lui e posi le braccia intorno al suo collo. Improvvisamente la sua espressione passò da rilassata a tesa. Posò le sue mani sui miei fianchi, nel frattempo era partita un'altra canzone, Music to watch Boys to, sempre della stessa artista. Salí a cavalcioni su di lui, i nostri occhi si cercavano, non riuscivano a distogliere lo sguardo l'uno dagli altri.
Si avvicinò lentamente alle mie labbra, dapprima le sfiorò, poi mi guardò quasi cercando il mio consenso. Nonostante fossimo mezzi ubriachi credo che entrambi fossimo consapevoli di quello che stava per succedere. Istintivamente mi catapulta sulle sue labbra. Quello fu uno dei baci più intensi della mia vita. Fin da subito si fece spazio nella mia bocca la sua lingua. Mi tolse rapidamente la maglia e scese a baciare il mio collo, con piccoli baci scese fino al seno. Dei brividi percorrevano ogni parte del mio corpo, era così strano. Ci ritrovammo poco dopo a fare "sesso".

I raggi del sole che penetravano dalla finestra mi fecero aprire gli occhi. Quella che mi trovai difronte non era sicuramente la mia stanza. Oddio no. L'hai davvero fatto? Pensai tra me e me. Sono una stupida, S T U P I D A, pensavo. Non ero totalmente briaca e sono finita a letto con lui. A distogliermi dai miei pensieri fu Ignazio che voltandosi sul divano quasi mi buttava per terra. Rimasi incantata a vederlo. Com'è bello, pensai.
Insomma non è un gran figo però ha il suo fascino.
"Mmh buongiorno" mormorò sorridendo.
"Buongiorno" risposi coprendomi con il lenzuolo parte del mio corpo.

Ci rivesimmo e insieme preparammo la colazione.
"Riguardo ieri sera..." disse lui
"Eravamo brilli" dissi sorseggiando il mio the.
"Bhe si, però..."
"Però cosa?" Chiesi
"Mi è piaciuto"
Sorrisi abbassando lo sguardo per la vergogna " Non vado a letto con tutti quelli con cui esco"
"Neanche io" aggiunse lui "credo che dovremmo farle più spesso queste serate"
Hai capito Boschetto! Pensai.
"Ti spiego meglio..." disse guardandomi "Tu non mi sei totalmente indifferente, insomma credo sia evidente che provi nei tuoi confronti una certa attrazione fisica"
"Mh" dissi annuendo
"Quindi potremmo insomma essere più che amici in quel senso"
Questa sua affermazione mi fece scoppiare a ridere, tuttavia annuì. "Spiegati meglio" dissi.
"Allora si tratterebbe di avere una relazione senza vincoli, entrambi siamo liberi, non ci mettiamo sentimenti così nessuno soffre" disse.
Come proposta era ottima. Avevo già sofferto troppo per amore, e in questo modo gli sarei potuta stare intorno senza starci male.
"Accetto Boschetto" dissi sorridendo e ricevendo un sorrisino da parte sua.

NOTE DELL'AUTRICE
Salve ragazze, scusate ancora per la lunga assenza.
Allora come ben noterete da questo capitolo ho voluto dare un tocco diverso a questa storia per renderla un pó più particolare. Spero vi piaccia. Commentate perché voglio sapere cosa ne pensate.

P.s questo capitolo è un pó più corto proprio perché è una sorta di "esperimento"

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