3. Il trasferimento e il falò

819 63 14
                                    

Maka's POV
"Maka, Maka, ho incrociato Star e mi ha detto che se vuoi puoi trasferirti già da oggi. Che te ne pare?"
"Wow! Ma io lo adoro! Guarda, fidanzati con lui che ti fa solo bene"
Scoppiammo a ridere dopo la mia battuta.
"Ha detto che ci porta da me, poi porta me da lui e te nella tua nuova casa."
"Ci sto!"

All'uscita da scuola, io e Tsu cercammo Star. Non fu difficile trovarlo - i suoi capelli si distinguono tra mille. Ma quelli di Soul sono tutta un'altra cosa <3
"Black*Star!"
"Tsu, Maka. Venite. Stringetevi forte."
E vai, un altro giro in moto. Però abbracciata a Tsu. Ah, se potessi vivere con Soul..
Black*Star dopo averci fatto prendere le nostre cose scaricò Tsu a casa sua.
"Aspetti fuori o ti do le tue chiavi?"
"Se hai delle chiavi per me, volentieri."
Le lanciò un mazzo di chiavi tutte azzurre.
"La prima è la chiave della porta!"
"Ok. A dopo!"
"Maka, ora devi stringerti a me se non vuoi volare via."
"Sono innamorata di un altro, ma voglio una casa, quindi mi stringerò a te" risi
"Maka, non è che ti piace Soul?"
Arrossii. Oh, ma i fighi sono così perspicaci?
"Perspicace il ragazzo qui"
"No dici sul serio? Ci ho preso?"
"Come ci ho preso io, che ti piace Tsu"
"Siamo pari ora."
Scoppiammo a ridere.
"Tranquillo, non ti porterò via Tsubaki"
"Guarda, Soul è tutto tuo"
Ridemmo di nuovo. Ora sapevo di potermi fidare di lui. Era anche simpatico. Sarebbe diventato uno dei miei migliori amici. L'altro, ovviamente, era Soul. Con lui avevo un'intesa particolare.
"Siamo arrivati"
"Non hai mica le chiavi, vero?"
"Si che ne ho un paio, tutte tue"
"Mitico!"
"Tra mezz'ora arriva il tuo coinquilino. La casa è sua e non avrai bisogno di pagare affitti. Tu hai solo la chiave della porta. Quando arriva lui, ti porterà le altre. Fammi sapere come ti trovi."
Ringraziai Black*Star e lo salutai.
Decisi di non girare per casa (tanto non avevo le chiavi) e mi sedetti sul divano. Wow, che comodo!
Ma dopo tre secondi, l'euforia prese il sopravvento. Guardai tutto ciò che potevo. Maledetto proprietario che non ha dato a Star tutte le chiavi!

Ad un certo punto scivolai lungo il corridoio. Non mi feci tanto male, ma notai che era un corridoio simile a quello della casa di Soul.
*si Maka-choppa da sola* Maka, ma che vai a pensare, secondo te proprio Soul vuol vivere con te? Sognatelo.
Ma ammetto che sarebbe stupendo.

Decisi di non fare altri danni e tornai al divano. 5 minuti dopo, sentii il campanello.
"Oh, chi è? Sono senza alcuna chiave e ho visite?"
Aprii e mi trovai davanti nientemeno che Soul.
"Ciao. Non trovavo le chiavi, poi mi sono accorto che erano nella mia tasca, ma avevo già suonato."
Mi sorrise e capii.
Era lui che aveva deciso di venire a vivere con me.
Non sapevo cosa dire.
"Tu..tu..abiti..qui?"
"Sì, e da oggi anche tu"
Non potevo resistere.
Lo abbracciai.
E con mia grande sorpresa lui ricambiò.
"Tieni, ecco le chiavi. Apri pure tutte le porte che vuoi."
Sembravo una bambina nel negozio di caramelle.
Aprii la porta di quella che era stata la mia camera il giorno del ballo.
"Soul! Ma la camera dove sono stata io che fine ha fatto?"
"Oh, quella? Ora è un guardaroba. Il tuo guardaroba."
Sul serio? E io dove dormo? Non starà dicendo che dormirò con lui!
"E tu dormirai con me"
Oh. Fantastico. Dopo telefono a Tsu e Star.
"Non ho altra scelta, quindi me lo faccio andar bene"
"Brava. Vuoi qualcosa da bere?"
"Un tè al limone. Senza zucchero."
"Allora vieni qui e te lo prepari"
"Cosa? Ma.."
"Se c'è qualcosa che non so usare, è il filtro per l'infuso. "
"Allora vieni qui anche tu e impari una volta per tutte!"
E gli dovetti insegnare anche a usare il filtro per l'infuso di tè.
Poi mi riportò alla realtà: era la sera del falò!
"Maka, non ti prepari?"
"Oh cavolo! Il falò!"
Per fortuna avevo già messo a posto tutto nel guardaroba.
Ci misi un attimo, finché non dovetti truccarmi. Rimpiangevo la presenza delle mie amiche, Liz sicuramente mi avrebbe fatto mettere la matita sotto agli occhi.
"Soul, vieni qui un attimo"
"Arrivo"
Mi trovò che litigavo con l'eyeliner.
"Oh, siamo alle solite."
"Taci e prendi questo."
"Anche tu non devi parlare, altrimenti la riga viene storta."
"Ok, ok, make-up artist."
Tacqui e chiusi gli occhi aspettando la sensazione di freddo che mi dava quell'eyeliner.
"Perfetto, puoi vederti"
"Che hai fatto ai miei occhi?"
Non mi aveva truccata come due sere fa.
"Ho fatto il ricciolo. A mia cugina piaceva un sacco. Pensavo ti stesse bene. Non ti piace?"
"No, è..bellissimo"
"Un giorno mi pagherai per tutto l'eyeliner che avrò usato fino ad allora"
"Sì, ok, ma adesso sparisci che finisco di prepararmi"

Da cosa nasce cosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora