PRIMA PARTE: pencil. CAPITOLO 1. - Miracle

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1 Settembre, 2015.
Ho deciso di scrivere su quest'agenda per raccontarvi la mia storia, il mio viaggio. La mia vita, insomma. E la mia vita iniziò proprio in quella data scritta sopra.
1 settembre 2015.
Scrivo perchè è sempre stata la cosa più bella che può esserci.
E scrivo nella speranza che qualcuno di voi possa apprezzare questa storia e nella speranza che io possa ricordare al meglio tutto ciò che è accaduto in 365 giorni. Con amore,
-Zack Jones.





L'exchange Student doveva essere una cosa davvero figa. Insomma, vi immaginate voi stessi vivere in un altro Paese? Con altre mentalità? Con altri usi, e costumi? Vi immaginate fuori dalla vostra patria, frequentando una scuola completamente diversa dalla vostra? Vi immaginate parlare una lingua differente dalla vostra?
Beh, io sì. Ho sempre voluto scappare da qui. Ho sempre voluto andarmene via da questa città.
"Ma come, sei negli Stati Uniti, insomma amico, ti sei guardato in giro? Sei in Florida!"
La frase della maggior parte delle persone a cui raccontavo come mi sentivo stando in questo Paese, era proprio questa. Ed io pensavo:
"Sì. Ok. Va bene. Sono in Florida, ma non sono a casa."
Sapete, la Florida, o meglio, Oakland (la città dove vivo), per quanto bella possa essere, non l'ho mai sentita mia. Vi siete mai sentiti come se foste fuori luogo? Come se in realtà quel posto non appartenesse a voi? Come se non vi sentiste parte di quel posto? Ebbene, così è successo a me.
"Ma andiamo! Sei negli USA, il sogno di poter essere al posto tuo in questo momento fa parte di ogni vivente sulla Terra. Non è perfetto, d'accordo, ma il nostro paese è davvero bello, è speciale." Uhm. Sì. In effetti sì. È bello. Ma non speciale.
Dico anche a voi: fate attenzione quando usate gli aggettivi "bello" e "speciale" nella stessa frase per intendere lo stesso significato. Sono due cose diverse.
Spesso le cose belle sono fatte per essere ammirate e basta. Le cose speciali, invece, vanno amate, vissute.
E chissà se, all'arrivo di Rebecca Leslie Gonzalez, la ragazza italiana che i miei avevano deciso di ospitare durante il suo programma di Exchange Student, l'avessi trovata speciale. Se avessi trovato in lei un'amica.
Ma non escludo assolutamente il fatto che avrei anche potuto essere un suo rivale. D'altronde, chi dice che il futuro è un mistero, si sbaglia. Anche il presente lo è. Così come il passato. "Mistero" non significa "non conoscenza", ma "non consapevolezza". Ed io non ero ancora consapevole di ciò che stava per accadere nella mia vita per i prossimi 365 giorni.

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