365 days ☆

FIRST DAY OF 365 - Tutto inizia quando finisce o finisce quando inizia?

Sebbene la mia città non mi piacesse, la Marlen High School è uno tra i luoghi in cui avessi passato i migliori giorni della mia vita. È speciale. Non bella. Speciale. Ricordate cosa avevo detto riguardo la differenza tra l'essere bello e l'essere speciale, vero?
Bene. Per me la Marlen era ed è speciale perché, beh, scusate, ma fa cagare ed è interessante allo stesso tempo.
Ecco proprio perché è speciale: perché è contrastante. Tutte le cose speciali hanno dei contrasti.
In quella scuola ho passato i momenti più belli, fantastici, elettrizzanti e terrificanti della mia adolescenza, e della mia vita.

Quello che ho sempre pensato era che non importava tanto l'estetica dell'edifico (o comunque di qualsiasi altra cosa), ma quanto quello che rappresentava. Ogni luogo è speciale. Non perché sia successo qualcosa di
tremendamente interessante, ma perché si è in quel luogo con determinate persone che ricorderemo per tutta la vita. Non importa se le perderemo di vista, se non ci saluteremo più. Non importa se queste persone usciranno dalla nostra vita con una scusa. Non importa se usciranno dalla tua vita, al contrario, non dicendo nulla, silenziosamente. Non importa se i contatti si perderanno gradualmente o tutto d'un colpo. Non importa. Le ricorderete.
Ed è questo il bello del ricordare: avere un'immagine ben pulita e chiara di ciò che è stato, e mantenerla ancora oggi viva. È così che ricorderete le persone.
È così che io ricorderò quella scuola. É Lì che ho avuto il primo bacio, è lì che ho trovato il mio primo amore, lì ho passato ore intere a ridere con Mark e Twaimz, lì ho passato... Tutto. Ho passato tutto.
La Marlen era una seconda casa. Ripeto: i professori ed anche il cibo stesso facevano cagare. Ma non importa. Di nuovo, non importa. Importa che hai qualcuno accanto a te a cui poter dire "Ehi, ma lo sai, questa scuola è proprio brutta". Importa che quello che è accanto a te ti dica "Hai ragione, amico, fa proprio schifo.".
Sono le persone che importano.
Non le cose.
"Le cose più importanti della vita non sono le cose", ho sentito dire. E non c'è cosa più vera. Quando qualcosa è importante, la ricorderemo. Quando un momento è importante, lo ricorderemo. Pensate davvero che un giorno a 90 anni vi ricordete di come era la vostra vecchia scuola o come era la vostra vecchia casa a mare? O vi ricorderete quanto avrete speso al bar quel giorno con il vostro amico più caro? No. Ma ricorderete le situazioni che hanno segnato quella scuola, quella casa, quel bar.

E questo segno fa un po' male quando ti ritrovi davanti la tua scuola superiore e ti ritrovi a dire "Sono passati 4 anni. E' il momento di dire addio tra 9 mesi. Ultimo anno."
Mi ha sempre fatto paura la parola 'ultimo', perché vuol dire che dopo non ci sarà più niente. È finito. E Dio, era davvero strano dirlo, ma non volevo che la mia vita da adolescente sarebbe finita. Ok, all'ora avevo 18 anni, ma sarei stato un adulto
a tutti gli effetti (secondo il mio parere ed anche quello della società) quando avrei avuto due pezzi di carta in mano: il diploma e la patente. E a proposito di patente...
"Ehi, Zack!"
Sentii una voce che mi chiamava ed interruppe i miei pensieri.
"Mark!" esclamai. È il mio migliore amico insieme a Twaimz, Charlie ed Amy. Credo siano le persone migliori che potessi incontrare nella mia vita. Mark era l'unico patentato insieme a Charlie, ed aveva già la macchina. Noi esseri comuni mortali, prendevamo ancora l'autobus.
"Amico mio, primo giorno di scuola. Sei pronto ad affrontarlo assieme?" Mi diede una pacca sulla spalla.
"Come no. Quest'anno valcheremo la soglia di quella scuola da 4 anni a questa parte. Pronto?"
"Prontissimo." Mi accennò un sorriso, ed io lo ricambiai.

Iniziammo ad avviarci verso l'entrata: già sentivo l'aria del cambiamento. -Da oggi, si inizia una nuova avventura-, pensai. Non so perché, ma proprio in quel momento sentivo che sarebbe stata l'avventura più bella del mondo.