Capitolo 8

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Era arrivata l'ambulanza, gli infermieri misero Rosanna nella barella e la portarono dentro , entrai anche io.
La sirena squillava e mi dava un'ansia incredibile.
Nel tragitto mi squillo il telefono , era Steve.
"Ehi Juliet"
"Ciao Steve, dimmi"
"Juliet buona fortuna sia a te che a Rosanna, perché voi siete una cosa unica"
Piansi.
"Grazie Steve,grazie"
"Lo so che ti conosco da poco ma è come se ti conoscessi da una vita, sai come l'ho capito?"
"No, come?"
"Da quel bacio, da quel semplice bacio, per me durato una vita"
"Oh Steve, ti vorrei dire tante cose ma ora non me ne viene in mente una perché non è il momento adatto, ciao a dopo"
"Si , ti capisco a dopo"
La sua dolcezza, la sua preoccupazione mi fecero calmare.
Siamo arrivati finalmente all'ospedale, seguii gli infermieri che portavano con se  Rosanna, la portarono in una stanza e mi dissero che dovevo andare in sala di attesa.
Cavolo, ancora tempo, tempo per ogni cosa. Dovevo capire che non era una cosa da niente e lo sapevo.
Volevo solo stare con la persona a cui voglio un mondo di bene.

Nel frattempo chiamai mio padre e li raccontai tutto, beh tralasciando la parte di me e Steve.
Quella dovevo solo raccontarla a Rosanna.
Mio padre prese la macchina e venì in ospedale.

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