Alone ||Justin Drew Bieber||

Addio.

Quella voce. Come aveva pronunciato il mio nome. Il suo profumo.

-justin che ci fai qui?- disse preoccupata.

Cercavo di mettere a fuoco la sua faccia, anche se fu un impresa impossibile. Barcollai in avanti e un brivido mi percorse tutto il corpo quando la sua mano entrò in contatto con la mia spalla per sostenermi.

-justin sei ubriaco?- mi limitai soltanto a starle più vicino che mai.

Mi portò dentro e mi fece sdraiare sul divano. Si fece per alzare ma le presi la mano

-non lasciarmi-

-vado a prendere dell'acqua-

-no!- sbottai

-cosa hai?!- disse

Mi alzai di colpo sentendo il senso del vomito. Corsi in bagno.
Tirai lo sciacquone e mi rinfrescai la bocca. Cosa stavo facendo e soprattutto che ci facevo li?
Uscì dal bagno e ritornai in sala dove trovai una ragazza seduta sul divano.
Chiuse una scatola marrone e mi guardò.
Mi avvicinai e riaprì nuovamente la scatola trovandoci delle foto. Le nostre foto.

-che ci fai qui justin?- mi chiese

-non lo so-

-allora vattene- disse fredda

-hai letto la lettera?- chiesi un pò intimorito dalla risposta

-si- un semplice si? Niente da dire?

-e?-

- eh cosa justin?- mi guardò negli occhi

-dimmi qualcos'altro- non sapevo nemmeno io che risposta volessi,ma necessitavo di qualcosa in più

- cosa ti dovrei dire justin? Ho capito tutto justin se è questo quello che intendi- attese un secondo e poi si sedette

-justin perché sei qui?- chiese nuovamente.

-Ero ad una festa- iniziai. Dopo aver vomitato mi sentivo meglio, avevo ancora un pò di mal di testa ma stavo meglio. - e una ragazza mi ha baciato- la guardai prima di continuare. I suoi occhi erano così spenti, per non parlare delle occhiaie che teneva - ho ricambiato per i primi secondi poi però mi sono fermato- distolsi lo sguardo

-perché?-

-perché ho immaginato te e mi sono sentito in colpa-

-sei venuto qui perché volevi toglierti i sensi di colpa-

-no perché mi manchi-

La cosa che mi fece quasi piangere era che nei suoi occhi vidi più tristezza.

-ti prego di qualcosa-

-cosa dovrei dire justin? Che mi manchi anche tu? Certo che mi manchi anche tu. Mi manchi più di ogni altra cosa okay? Mi manca tutto di te- disse ormai lasciando cadere le lacrime. Mi avvicinai per abbracciarla ma si ritrasse.

-ti amo- la guardai ma tutto quello che fece fu alzarsi e darmi le spalle

-basta ti prego-

-kate ti prego ti amo-

-Justin- si girò trovandosi più vicino di quanto mi aspettassi - ricordi? Mi hai scritto una lettera ti lascerò stare, non ti disturberò più - recitò le esatte parole della lettera
-eppure sei qui. Sei qui proprio davanti a me. Dopo la lettera, dopo aver baciato una ragazza davanti ai miei occhi, dopo tutte le promesse non mantenute, dopo avermi lasciato di nuovo sola hai coraggio di dirmi ti amo? Mi stai prendendo in giro?-

-kate io...-

-no! Basta justin accetta la realtà! Ti sei scavato la fossa da solo. Hai fatto tutto tu-

-kate. Kate ascoltami- cercai di fare qualcosa

-no basta sono stanca di ascoltarti, sono stanca di tutto questo. Per favore vattene- disse non guardandomi più.

-kate aspetta..per favore guardami- pregai

-vattene!-

-guardami in faccia e dimmi che non mi ami più, solo dopo quello me ne andrò-

Sentivo che stava piangendo. Stava conbattendo con se stessa. Cuore o cervello? Chi dare ascolto?
Si girò lentamente. Mi prese il viso e sussurrò un mi dispiace.

- Non ti amo più- 4 parole e la mia vita fu disintegrata in mille pezzettini. Sapevo che non era vero ma l'aveva detto. Aveva pronunciato la fine della nostra storia. E ora dovevo accettarlo? Certo che dovevo. Ma faceva male. Faceva male psicologicamente ma anche fisicamente. Era tutto finito.

Doveva finire dopo la lettera ma sono bastati pochi giorni senza di lei e guarda dov'ero finito a casa sua. Ma adesso era per sempre.

Mi avviai fuori e la guardai bene. Capelli scompigliati. Pigiama rosa. Occhi rossi. Sorriso spento.

-Addio justin- e chiuse la porta, come il mio cuore, come le mie speranze, i miei sogni, la mia felicità e me.