4 settembre

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Day 1.
- Welcome in London!
Una donna quando lascia la propria città, non lascia il proprio guardaroba da solo, un guardaroba abbandonato potrebbe sentirsi triste e magicamente le magliette si bucano, si stropicciano, e si macchiano! Proprio per questo motivo ho salvato i miei capi preferiti e li ho portati con me, 35 kg di capi d'abbigliamento, scarpe, trucchi, accessori per i capelli, bracciali e collane, ma per una ballerina non bastano solo gli articoli che un comune mortale indossa quotidianamente, proprio per questo nei trolley sono anche presenti: body, calzamaglie, mezze punte, punte, tap e due paia di scarpe oscene da utilizzare nella lezione di Musical theatre.
Guardando il lato positivo delle cose, 35 kg di trolley, trascinato e sollevato, hanno permesso di praticare un intensiva giornata di work out: esci dall aereoporto, carica i bagagli sul pullman, scaricali, caricali sul taxi e scaricali dal taxi e infine Welcome at "home".
La prima esclamazione che feci appena scesa dall'aereo fu: "Oh mio Dio che freddo!", ad accogliermi c'erano 13 gradi, ma fortunatamente in quei 35 kg c'era anche il mio piumino che mi ha salvata dal freddo che penetra nelle ossa e fa avere reumatismi per una settimana. La coda per passare la dogana era lunghissima, ma mi sentivo a casa, solo italiani, che attendevano tranquillamente e senza fretta di entrare; quando fu il nostro turno, "l'indiano" che ci chiese i documenti, insultó tutti gli italiani non in possesso del nuovo passaporto elettronico, io ero basita ma lui continuava: "solo per voi italiani ci sono code di 45 minuti, quando attraverso il passaporto elettronico in cinque minuti siete fuori dall'aereoporto" imperterrito continuó dicendo: "solo voi italiani avete la carta, la carta si usava nel 17esimo secolo!". Volevo contrabbattere dicendo che noi italiani siamo tranquilli, non abbiamo fretta, (salvo qualche eccezione) e comunque tutti gli italiani che invece hanno fretta, ne sono già sicuramente in possesso. Il mio primo pranzo fu acquistato da Boost, un negozio che somiglia ad una farmacia: per l'insegna, ma non solo, per la disposizione degli articoli e anche per la divisa dei commessi. Questa era solo un'osservazione, ho comprato una scatola che conteneva 3 sandwich, tutti e tre a base di pollo e bacon, una bottiglietta d'acqua e infine uno yogurt con i cereali. Dopo questo "fantastico" pranzo in compagnia di mio fratello che sta facendo il mio stesso percorso, abbiamo preso il bus e dopodiché il taxi. Il driver del taxi sembrava Shaggy di Scooby Doo, era simpatico ma ha continuato a favorire il mio workout senza aiutarmi a caricare e scaricare i bagagli. Ho conosciuto la mia famiglia: laurence,il papà, Lisa, la mamma e le mie tre nuove sorelle: izzly (?), non sono ancora certa che sia questo il nome, Anna e Nicole. La prima figuraccia l'ho fatta con Laurence che dalla cucina voleva illustrarmi dov'era il bagno di servizio ma nel frattempo io sono rimasta incantata a guardare il frigo che era ornato da calamite e attestati, dunque lascio immaginare a voi il finale: "non penserai mica di fare i tuoi bisogni nel frigorifero?! Ahahaha" che imbarazzo!
La sera ho conosciuto Ash, un compagno di scuola di Alex, mio fratello, è simpatico e divertente, ha un criceto di nome Peach, il che fa immaginare di che tipo si tratti, lo mangerà? I don't know!

Una ballerina in trasfertaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora