24 settembre

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Ieri avevo scritto, ma non so perché lo ha salvato in bozza senza pubblicarlo.

Oggi mi sono svegliata alle 6:30 perché non avevo più sonno, così dopo essermi preparata e fatto alcune ricerche sul web sono andata a scuola. Ad aspettarmi fuori dalla porta c'era il diluvio universale, uno di quegli acquazzoni che in Italia basterebbe per far chiudere la scuola, sono arrivata al college con leggins, calze e mutande bagnate, giusto per darvi un'idea dell'intensità. Come un pulcino bagnato mi sono cambiata nuovamente (tanto lavo io) e dopo riscaldamento e canto, abbiamo avuto danza classica. Le vittime sono state due, due che hanno pianto da metà alla fine ed hanno continuato a piangere dopo la lezione, il motivo? Non ho mai fatto una lezione di classico così dura, non perché prima le mie insegnanti fossero incompetenti ma per il semplice fatto che stiamo lavorando su tecnica e resistenza e dunque è molto difficile trattenere le lacrime dato che non puoi urlare o affannarti come i bodybuilder in palestra. Nell'ora buca ho studiato una delle canzoni che dovrò sfortunatamente esporre domani, mi sono fatta fare una treccia dall'alto da una mia compagna ma qui è diversa da quella che facciamo in Italia, non saprei spiegarvi, stavo malissimo ed ho detto alla mia copagna che la scioglievo perché mi tiravano i capelli ( sono una brutta persona, lo so). L'ora di canto con Nick è stata noiosa, ha fatto cantare sono due ragazze e nei prossimi giorni tocchera anche a me, mentre il resto della classe si appisolava, dormiva, sbadigliava, guardava l'ora e attendeva noiosamente la fine. Abbiamo fatto lezione con Amanda che ha continuato la coreografia di lyrical dell'altra volta, tutte le volte che finisce una sua classe non ci posso credere, con lei l'ora e un quarto vola senza che tu te ne possa rendere conto, ma mi sono fermata nella classe successiva che non è obbligatoria ma serve per dare l'esame di intermedio di modern. Sono corsa a casa fortunatamente sotto il sole ed ho studiato la seconda canzone per domani, mentre stavo sclerando per apprendere perché la canzone è molto veloce, Nicole (la sorellina piccola, non la mia amica) ha bussato alla mia porta e mi ha detto che la cena era pronta: maccheroni! Sono andata incredula e felice in cucina e nel piatto ho trovato le penne con maionese e formaggio. Immaginate la mia faccia, non solo alla visione (sembrava burro e formaggio) ma soprattutto quando ho gustato il piatto ed ho esclamato: "oh buono!".

Una ballerina in trasfertaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora