Cap. 8 Non avevano bisogno di parole: Le mani parlavano.

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Siiiiii!!! Ce l'ho fatta a riscrivere il capitolo!!! Per gli altri devo ancora lavorarci! Ammetto che preferivo quello scritto prima, ma ormai è andato perso... Quindi pazienza! Spero che comunque vi piaccia! Commentate e stellinate! :*

Ormai erano loro due, solo loro. Si amavano così, senza paura del domani, di cosa gli potesse succedere.
Avevano condiviso molto più di quello che potevano condividere gli altri. Erano arrivati ad un'intimità così profonda, nonostante la loro età, da far sembrare tutto questo straordinario. Erano Edith e Chris, tutto il resto del mondo l'avevano lasciato fuori dalla loro vita. Era buffo come il tempo fosse trascorso velocemente, era luglio. Il sole estivo riscaldava ogni cosa, ma il loro cuore si era scaldato d'inverno. Dal freddo gelido si era sciolto, e quel cuore era diventato fiamma divampante. Irradiava calore ed Amore. Era perfetto così. Se non altro le mani fredde di Edith, che facevano venire continuamente i brividi a Chris, si erano abituate alla temperatura di questa nuova stagione.
Si amavano in un modo strano, tutto loro. Erano complementari, ogni piccola parte di uno completava l'altra e viceversa.
Nessuno, credo, abbia mai amato così. Sono sentimenti troppo grandi, che s'incontrano raramente. Molta gente per tutta la sua vita non s'imbatte in nulla del genere. Forse, un amore come il loro capita a quelle persone che vivono un'esistenza diversa. Forse è il loro premio. Si credo proprio che sia così. La loro vittoria verso una vita di sofferenza, di difficoltà. Questo era Il dono più bello che potessero ricevere. Un amore puro, ingenuo. Un amore che si accontentava delle piccole cose, delle briciole. Questi piccoli attimi che diventavano eterni, magici. Il loro Amore, era il primo amore. Ma ciò che non sapevano e che sarebbe rimasto per sempre intatto. Per sempre il primo, ed unico amore.

Era una giornata insolita, c'era il tipico sole estivo, ma tirava una leggera brezza. Quel vento leggero le scompigliava i capelli, Chris cercava di aggiustarglieli, ma puntualmente arrivava un colpo di vento che li spettinava nuovamente. Quei capelli rossi ribelli avevano un certo fascino sul ragazzo. Amava cercare di metterli a posto, ma erano troppo indomiti per gestirli. Il vestitino blu a pois bianchi, ondeggiava spinto dal vento in ogni direzione. Erano nella veranda di Chris, si stavano rilassando sulle scale di casa sua, appena fuori la porta. I suoi genitori erano dovuti andare fuori città, sua nonna stava poco bene ed aveva bisogno della loro presenza. Erano soli soletti a godersi quel calore sulla pelle.
Chris la guardava con occhi sognanti, immaginava tante cose quando l'aveva accanto. Era impossibile rimanere con i piedi per terra, quando era con Edith. Sembrava quasi volare. Voleva credere che sarebbero rimasti insieme per sempre, e quando la guardava, ci credeva. Lo vedeva possibile nel loro domani.
Sarebbero cresciuti insieme, fatte le prime esperienze insieme, qualcuna già faceva parte del loro passato.

Ti guarderò negli occhi, ancora domani Amore, e ti amerò come adesso. E tu, sarai l'unico fiore del mondo che coglierò, l'unico che cullerò e proteggerò dal freddo gelido che devasterà il nostro domani. Sarai Luce, Alba, Ancora, Amore... sarai tutto, il Mio tutto. E se qualcuno dovesse dirmi che un giorno ti perderò, io non ci crederò. No, non andrai mai via, sarai quella linfa che mi terrà in piedi, la ragione che spingerà il mio corpo ad andare avanti, sarai mia moglie, madre dei miei figli, ricchezza del mio Cuore. Tu, Amore mi resterai accanto con il corpo e con l'anima... perché mi hai dato tutto... mi hai trovato, come io ho trovato te... e non ti Perderò!

Lei guardava tutt'intorno il prato verde che circondava la villetta. Quelle rose che sarebbero sbocciate di lì a poco le promettevano panorami da togliere il fiato, e lei sarebbe state lì ad ammirarle. Chris le aveva raccontato una volta che con il padre le avevano piantate di vari colori: rosse, bianche, rosa, gialle; Edith era curiosissima di vederle sbocciare... chissà che arcobaleno di colori!
Perdendosi in questi pensieri ogni tanto sospirava, in modo spensierato, come se si beasse di quel momento, della sua intera vita; sembrava "Felice".
E lei lo era. Oh si, se lo era. Lo guardava, nei suo occhi meravigliosi si specchiava. Era meraviglioso.
Si mise, tuttavia, a tirare un vento un po' più fresco; videro avvicinarsi dei nuvoloni poco lontano dalla villetta, per cui decisero di entrare in casa, sicuramente tra poco sarebbe scoppiato un bel temporale estivo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 10, 2016 ⏰

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Trovarsi, poi perdersi. || "Storie di Niente" di E.A.ParsonsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora