Caro diario, fra poco ti spiegherò perché negli ultimi mesi sono stato assente.
Bhe diciamo che ti dirò quello che so e che mi ricordo, ti avviso di quel poco che ricordo per la maggior parte l'ho ricordato leggendoti.
Bhe facciamo che prima ti racconto quello che mi è successo poco tempo fa...Mi ricordo che quando mi sono svegliato ero in una stanza, che non so per quale motivo, non mi sembrava la mia, ma la cosa più strana è che non ricordavo niente neanche chi fossi e la cosa era bruttissima. Inoltre mi sentivo la testa esplodere e avevo la sensazione di avere dei pesci che mi sguazzavano nel cervello, con tanto di acqua.
Poi appena mi sono guardato intorno ho notato una figura, non ben definita, appoggiata sulla parete difronte al letto su cui ero sdraiato, questo essere non era normale era alto quasi tre metri, pelle cadaverica, il volto non era un volto perché c'era la testa ma non c'erano ne occhi ne il naso ne orecchie ne niente era completamente bianco. Vestiva con uno smoking nero, una camicia bianca e una cravatta rossa, era stra inquietante e lo divenne ancora di più quando parlò. Mi disse semplicemente "ciao Ben" la voce era metallica e diciamo che non l'avevo sentita ma mi era arrivata direttamente al cervello, poi mi venne da chiedermi come diavolo aveva fatto a sapere che ero sveglio visto che io non ho fatto il benché minimo rumore e lui non aveva ne occhi ne orecchie. Ma non feci in tempo a chiederglielo che parlò di nuovo, mi disse che il mio nome era Ben ( anche se quello lo avevo già intuito quando mi aveva salutato) e che d'ora in poi io avrei fatto parte della sua famiglia e che ero diventato una creepypasta. Detto questo se ne andò, nel giro di dieci minuti mi ero svegliato, avevo scoperto come mi chiamavo e che ero diventato una creepy-cosa, bhe troppo per il mio povero cervello che già stava esplodendo prima. Diciamo che quelle informazioni erano state la classica goccia che fa traboccare il vaso, la mia testa esplose e io ricaddi nel buio.
Non so quante ore dopo mi risvegliai sempre nella stessa stanza, solo che sta volta ero solo. Colsi l'occasione per guardarmi un po' intorno, la stanza era grande, c'erano tre muri e il quarto era un enorme vetrata che si affacciava su un terrazzo che dava su un bosco. Guardando fuori notai che era notte, poi tornai alla stanza che aveva tutte e tre le parti dipinte di nero e su di una c'era un grosso armadio. Il letto su cui ero disteso era da due piazze, di antica manifattura e le lenzuola erano di un verde veronese (per chi non lo sa il verde veronese corrisponde all'attuale verde tiffany) orlate con pizzo nero. Sul soffitto c'era un grosso lampadario, anche lui molto vecchio, di cristallo. Diciamo che mi piaceva assai questa stanza. Appena ebbi finito di guardarmi intorno entrò nella stanza un ragazzo che sembrava avere all'incirca la mia età anche se non si capiva molto bene visto che a coprirgli la faccia c'erano un paio di occhialini gialli e una maschera nera di metallo sopra la bocca, il ragazzo si presentò come Ticci Toby, mi spigò che anche lui come me era una creepypasta e che in particolare lui era un proxy. In più mi disse anche che nella casa c'erano tante altre creepy oltre a noi due, in seguito mi fece fare un giro della casa ( durante il quale scoprii che la mia camera aveva un bagno proprio). Finito il giretto mi disse che l'indomani avrei conosciuto gli altri. Prima che se ne andasse gli feci una domanda che mi ronzava in testa da tempo, gli chiesi cosa diavolo era una creepypasta, mi spigò che le creepypasta erano degli assassini prima umani poi trasformati dallo slenderman in esseri più o meno immortali. Dopo questo mi lasciò solo nella mia stanza, e da li in poi la mia testa fu invasa da mille domande, del tipo cosa avevo fatto per meritarmi questo e cose simili. Dopo un buona mezzora decisi di farmi una doccia, ma quando entrai in bagno rimasi sconvolto da quello che vidi nello specchio. Vidi un ragazzo dalla pelle pallida, cepelli biondi alto poco più di uno e settanta, tutto normale starai dicendo cosa c'è da fare tanta paura? Lo vuoi sapere... i mie occhi erano completamente neri con un punto rosso al centro e da essi colava sangue!
Sai credo di aver urlato perché poco dopo apparve sulla soglia un Toby con un espressione interrogativa sul volto, poi quando vide che mi stavo guardando allo specchio capì, prima scoppiò a ridere (penso per via della mia espressione) e poi cercò di farmi calmare spiegandomi che certe volte la trasformazione può avere effetti collaterali.
La notte la passai sveglio a cercare di capire che diamine mi era capitato e chi ero prima di diventare un mostro.
La mattina Toby mi presentò il resto della "famiglia" c'era un clown emo con naso a punta e dita artigliate, un ragazzo con una maschera blu con solo due buchi per gli occhi dai quali colava un liquido nero, un altro ragazzo con felpa bianca pantaloni neri e un sorriso intagliato sul volto con tanto di palpebre bruciate, poi c'era una ragazza castana con un orologio al posto di un occhio, altre due ragazze che sembravano la copia al femminile del raggazzo col sorriso intagliato, una versione femminile del clown e infine c'era il tizio alto tre metri. Toby me li presentò uno ad uno, i loro nomi erano:
Laughing Jack
Eyeless Jack
Jaff the killer
Clockwork
Nina the killer
Jane the killer
Laughing Jill e infine Slenderman.
Non so dire se quell'insieme di killer psicopatici mi fecero più paura o più ridere.Nei giorni seguenti li ho conosciuti meglio e ho scoperto che sono molto simpatici soprattutto Eyeless e il Laughing.
In più ho iniziato a ricordare qualcosa del passato tipo dove abitavo e qualche cosa della mia vita.
Così ho deciso di tornare in quella casa per vedere se ricordavo qualcosa, bhe non ho ricordato niente ma ho ritrovato te e preso qualche cosa. Ah si dimenticavo di dirti che quella casa sembrava abbandonata da un po'.
Questo è tutto per ora, ti aggiornerò quando ne saprò di più, buonanotte.
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Ben Drowned: diario di una vita
FanfictionVisto che ho trovato poche storie che parlano di come Ben sia diventato una creepypasta ho voluto farla prendendo quella originale in inglese, traducendola e riscrivendola qui sotto forma di diario dove sarà lo stesso Ben a raccontarci cosa successe...