31 dicembre
Mi ero innamorata del fratello di Mitch, il mio ex bastardo.
Chi mi diceva che Jason non fosse identico a lui? Come potevo fidarmi?
Era passato un anno dalla sera del nostro "incontro". Un anno meraviglioso grazie ai suoi messaggi.
Avevo chiuso con Jonathan da un po' e beh, me n'ero andata dal suo negozio, perdendo così il lavoro. Io non lo amavo e non volevo nemmeno creare problemi tra lui e Alyssa, che provava palesemente qualcosa per lui.
Ed ora ero tornata al punto di partenza.
Certo, Jason non aveva fatto niente, ma il pensiero che fosse imparentato con quel mostro di Mitch mi faceva stare male.
Il ghiaccio ricopriva le strade deserte, mentre tutti aspettavano la palla cadere.
Mi sentivo così fragile, come se stessi per frantumarmi in mille pezzi da un momento all'altro.
Perché mi innamoravo sempre delle persone sbagliate?Camminavo sull'asfalto bagnato, sotto la luce soffusa dei lampioni. Vidi il ponte a pochi metri da me e quasi mi misi a correre per poter arrivare prima, come se non vedessi l'ora di buttarmi nel vuoto.
Ma mi bloccai all'istante quando vidi una figura seduta proprio sulla trave dov'ero io l'anno prima. Non sembravo volesse buttarsi, piuttosto dava l'impressione di aspettare qualcuno.
-Hey, ti serve aiuto?- chiesi in un sussurro, poggiando una mano sulla sua spalla.
-Sapevo che saresti venuta qui- disse la voce e il ragazzo si voltò, facendo incrociare i nostri sguardi.
Il mio cuore perse un battito appena i miei occhi vennero a contatto con le sue iridi color cioccolato.
-Che ci fai qui?- riuscii a dire, quasi senza fiato.
Lui mise i piedi sull'asfalto gelato e si avvicinò a me, con un sorriso.
-Ti avevo promesso che ci saremo rivisti, prima o poi.
-Bene, l'abbiamo fatto. Ora possiamo anche andarcene, ognuno per la sua strada.
-Non è colpa mia se sono imparentato con quello stronzo. È mio fratello, non posso farci niente. Non puoi mandare tutto a puttane per una sciocchezza del genere, Scar!
Cercai di rimanere il più distaccata possibile, ma la verità era che gli sarei saltata addosso e l'avrei tenuto stretto a me per un tempo infinito. Ma non doveva andare così.
Staccai con fatica lo sguardo dai suoi occhi scuri e misi un piede sulla trave per salire.
-Vattene- dissi solo, trattenendo le lacrime che premevano insistenti per uscire.
-Non te lo lascerò fare, Scarlett.
-E come pensi di fermarmi?
Ero in piedi sulla trave e feci un respiro profondo prima di fare un passo avanti.
Non avevo ormai più niente sotto i piedi quando mi sentii prendere per il busto da due forti braccia, che mi ritirarono su a fatica. Per un momento avevo sentito il vuoto sotto di me ed ero già preparata alla mia fine, ma Jason mi aveva salvata, un'altra volta.
Misi nuovamente i piedi sull'asfalto con sollievo, ancora intrappolata dalle braccia di Jason, che mi fece voltare verso di lui.
-Perché lo hai fatto?- sospirai, facendo incontrare i nostri sguardi un'altra volta. In tutta risposta mi prese il volto tra le mani e sorrise.
-Perché ti amo, non basta?
E le sue labbra catturarono le mie in un dolce bacio, che scacciò via il freddo dell'inverno e tutto il dolore che provavo. Era come se tutto intorno a me si fosse fermato. Eravamo solo noi e i nostri corpi incollati. Interrompemmo quel contatto per prendere fiato e guardarci di nuovo negli occhi.
-Sì, basta- sorrisi io, prima di far combaciare le nostre labbra una seconda volta. Ormai non importava più nulla di quello che era accaduto. Jason era qui con me e questo bastava.Fine.
È orrenda lo so, ma, come ho detto nell'avviso all'inizio, la metterò a posto più avanti, approfondendo un po' di più.
È scritta male, me ne rendo conto e so che non è adatta ad un concorso così. Però ho avuto problemi familiari e non ho potuto fare di meglio, mi dispiace.Piccola curiosità: ho scelto di chiamare la protagonista Scarlett, perché l'ho potuta abbreviare con "Scar", che in inglese significa cicatrice. Secondo me è un nome perfetto per lei, perché comunque è rimasta ferita ed è riuscita ad andare avanti, ma le cicatrici sono comunque rimaste.
Detto questo, grazie per aver letto la storia :)
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Text Me / Concorso Nazuhi
Teen FictionUna sensazione di sollievo pervase il mio corpo, facendomi sentire "protetta" per la prima volta dopo tempo. Questa storia partecipa al concorso di Nazuhi IN REVISIONE