Sunshine and rainy weather

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Il giro continuò, e nel frattempo Claire e Lola ne approfittarono per acquistare qualche indumento nella nuova epoca.
Veronica e Freddie le guidarono alla scelta dei capi migliori - in realtà seguivano per lo più la ragazza, ma per non far dispiacere il ragazzo accettavano anche i suoi stravaganti consigli - e a quasi la fine del pomeriggio le due ragazze avevano ormai le mani piene di buste.
Mentre si avviavano al museo per lavorare, Lola cominciò a chiacchierare con Freddie a proposito della sua passione per la musica - l'occasione di chiedergli il motivo per cui amasse così tanto quel l'arte si sarebbe presentata di rado - mentre Claire parlò fitto con Veronica.
"Ho visto che tu e John siete una coppia molto carina" disse Claire.
"Davvero? Non siamo coppia fissa, comunque. Usciamo e passiamo molto tempo insieme ma a stento ci consideriamo fidanzati. Non so per quanto durerà" rispose la ragazza, insicura.
'Durerà per l'eternità, mia cara' avrebbe voluto rispondere Claire, ripensando al fatto che i due poi avrebbero avuto ben sei figli.
"Io vi consiglio di essere più sicuri di voi, siete un tantino chiusi, forse è per questo che vi piacete, ma sappiate che siete davvero teneri insieme" rispose alla fine la moretta.
"Beh, grazie, Claire" disse Veronica con un filo di imbarazzo.
A Claire poi balzò un'idea assurda:"avete mai provato a passare una serata insieme? Nel senso di andare a cenare da qualche parte?"
"In realtà no" rispose Veronica "di sere insieme non le abbiamo trascorse, a parte i concerti in cui mi ha invitato. Potrei provare a chiedergli di organizzarci per domani sera, ad esempio".
"Perfetto. Se accetta vieni a fare una visita nel nostro dormitorio. Potremmo farti un po' di compagnia" aggiunse l'altra.
"Quanto sei carina, Claire" si complimentò Veronica.
"Spero vi siate divertite con me e Veronica" enunciò Freddie rivolgendosi alle due novelline.
"Oh, sì, nonostante ti abbia fatto da manichino quasi tutto il tempo è stato spassoso, e abbiamo anche acquistato cosucce niente male" rispose Lola, scuotendo le buste che aveva in mano.
"Concordo. Dovremmo uscire insieme più spesso da oggi in poi, anche io mi sono divertita davvero tanto" aggiunse Claire "Fred, hai gusti veramente strani nel vestire, ma li adoro".
"Grazie, cara. E comunque sì, d'ora in avanti saremo un quartetto affiatatissimo, infondo Roger non si diverte tanto uscire con me a fare shopping, sapete, io e lui siamo molto amici" spiegò il ragazzo.
Claire cercò di controllarsi per non fare smorfie. Per tutto il pomeriggio non aveva fatto altro che divertirsi, sarebbe stato stupido deprimersi in quel momento, sfortunatamente Freddie capì che qualcosa non andava.
"Claire cara, qualcosa non va?" le chiese apprensivo.
"Non ama molto il biondo, a dirla tutta" spiegò la riccia.
"Oh, infondo non ha tutti i torti, a volte è veramente arrogante, ma infondo non è poi così male, dopo un po' ti abitui con lui, quando vuole sa essere molto simpatico e carino" disse Freddie rassicurando Claire, che però non sembrava aver cambiato molto opinione, anche se un pensierino per cercare di odiare di meno il batterista l'avrebbe fatto, infondo Freddie era una persona affidabile.
Dopo un po', i quattro arrivarono al "British Museum", dove Lola e Claire avrebbero trascorso il "primo" giorno di lavoro.
"Così voi lavorate in questo museo polveroso?" chiese il ragazzo.
"Tanto polveroso non è, visto che è uno dei più famosi al mondo" rispose divertita Lola.
"Come preferite. Domani la band ha le prove, perché non venite a darci un po' di conforto?" propose Freddie.
"Io ci sto" disse Claire.
"Anche io. Allora ci vediamo domani, Fred" aggiunse Lola.
Le ragazze salutarono Freddie e Veronica, promettendo loro che sarebbero riuscite ad organizzare un altro pomeriggio di shopping molto presto, ed entrarono al museo.
"Sarà un po' difficile lavorare senza quegli apparecchi tecnologici" commentò la riccia mentre si indossava il suo tesserino di riconoscimento.
"Già. Ma tanto gli altri ci potranno aiutare, per loro non abbiamo mai lavorato qui" la confortò Claire.
"Alla fine siamo state abbastanza fortunate" si tranquillizzò Lola.
E infatti fu così. Alcuni loro colleghi con cui fecero conoscenza, illustrarono loro tutte le sale del museo. Alcune erano cambiate, altre erano rimaste uguali come temi.
Inoltre le due ragazze si resero conto che non era impossibile lavorare senza le apparecchiature elettroniche che loro erano solite utilizzare nella loro era.
Verso sera, dopo aver finito il loro piccolo turno, le ragazze tornarono sfinite per lunga giornata nei loro dormitori e non tardarono ad addormentarsi.
La mattina seguente fu più o meno come quella del giorno prima.
Lola e Brian seguivano le loro lezioni insieme, e Lola si stupiva sempre di più per quanto quel riccio fosse una specie di genio.
Era la passione che lo spingeva ad essere così intelligente e attento, e questo lei lo sapeva bene.
Anche per Claire le cose non erano cambiate rispetto al giorno precedente, sfortunatamente.
Roger si era nuovamente seduto accanto a lei, pronto a dargli tutto il fastidio che si sarebbe potuto permettere.
Tuttavia la situazione cambiò verso fine giornata quando una ragazza dai capelli neri gli si avvicinò e lo invitò a sedersi accanto a lei.
Vicino a Claire si sedette un ragazzo di nome Charles, un ragazzo dai capelli castani corti e con un gran paio di occhiali, un po' sgobbone dal punto di vista della moretta ma abbastanza simpatico e decisamente più tranquillo.
Il resto della giornata passò decisamente meglio, anche se Claire non poté non notare che il biondo era dall'altra parte dell'aula intento a pomiciare.
Al termine delle lezioni, Claire salutò Charles, con il quale si era trovata magnificamente, e gli promise che anche il giorno dopo si sarebbero seduti accanto.
Poi ricordò dell'invito di Freddie alle prove della band mentre lasciava l'aula, ma si rese conto che Roger era ancora deciso a non staccarsi dalla ragazza accanto a lui.
Se non si sarebbe presentato alle prove che si sarebbero svolte nel tempo imminente, vederli provare sarebbe stato impossibile.
Così si decise ad avvertirlo delle prove.
Gli scosse la spalla finché non decise a staccarsi dalla ragazza.
"Ma guarda chi si vede, Claire!" disse sornione il biondo.
"Freddie mi ha detto che tra un po' avete le prove e se sei ancora qui credo che salterà tutto, per cui visto che non ho intenzione di perdere tempo ti consiglio di raggiungere gli altri, e poi ho bisogno di qualcuno che mi accompagni, visto che non ricordo la sala in cui provate" rispose Claire.
"Le prove! Me ne ero dimenticato. Grazie per l'informazione, Claire, come si vede che mi adori" rispose lui saccente, facendo ridere la ragazza che teneva stretta a sé "con te finiamo più tardi, dolcezza" aggiunse poi, rivolgendosi a lei, prima di seguire la moretta, alquanto irritata.
Claire e Roger cominciarono a camminare insieme anche se l'uno in tutti i modi tentava di stare lontano dall'altro.
Claire mentre seguiva il biondo non poté fare a meno di notare che tutte le ragazze che sorpassavano guardavano il batterista con aria sognante e lui spesso ricambiava.
Disgustata, fece una smorfia di disapprovazione che riuscì ad essere percepita anche da Roger.
"Come siamo puritane. Divertiti un po', tesoro" commentò lui.
"Io non sono puritana, e non chiamarmi dolcezza, Lola è andata con Brian visto che sono compagni di corso e io ora mi trovo qui con te, per cui fattene una ragione se sono un po' seccata in questo momento" gli rispose Claire.
"Beh, ti avverto che questa 'tortura' ormai è quasi terminata. La sala è a pochi passi da qui" spiegò il batterista.
Claire si zittì e i due non spiaccicarono parola finché non furono finalmente arrivati.
Una volta entrati, notarono che tutti erano già lì.
"Era ora, biologi, non ci speravamo più che sareste arrivati, cari" li salutò Freddie.
"Scusate se noi 'biologi' siamo nell'aula più lontana da questa saletta" ribatté Roger "ad ogni modo, cosa sono quei musi lunghi?"
Tutti erano seduti sul bordo del palco sconsolati.
"Non riusciamo ad organizzare una data per un prossimo concerto, tutti i college che conosciamo sono occupati" spiegò il chitarrista "credo proprio che questa storia di fare concerti per college e pub durerà ben poco" finì sconsolato il riccio.
Quelle parole riuscirono a buttare giù anche il biondino.
Ma dopo alcuni attimi di silenzio ci pensò Freddie a tirare su di morale tutti:"coraggio, ragazzi noi siamo i Queen, non una band qualunque. Questo è solo l'inizio e solo Dio sa quanto è faticoso, ma tra qualche anno sfonderemo di sicuro e gliela faremo pagare a tutti gli scettici nei nostri confronti".
"E poi siete tutti e quattro molto in gamba" aggiunse Claire, beccandosi non poche occhiate interrogati per quel "quattro", visto che era ormai chiaro che la moretta aveva disprezzo nei confronti del batterista. "Sì, quattro, anche il biondo dietro la batteria sa darci dentro" spiegò, mentre il diretto interessato la guardava sornione.
"Insomma, la domanda che vi dovete porre è perché non dovreste sfondare nel mondo della musica. È la vostra passione! E poi avete talento, cosa che non deve mancare alle band" aggiunse Lola.
Tutti finalmente ritornarono a sorridere.
"Aspettate!" disse il biondino "qualche giorno fa vidi una locandina di un festival al college di St Helens dove partecipavano alcune band emergenti, forse potremmo provare a chiedere di inserire anche noi".
"Sarebbe magnifico, Roger" approvò John.
"Decisamente, più tardi vado a informarmi" disse Brian.
"Ragazzi, vi ricordo che le due fanciulle sono qui, per cui perché non proviamo qualcosa?" propose Freddie, ottenendo l'approvazione di tutti.
La band tornata di buon umore cominciò a darci dentro come avevano sempre fatto e come avrebbero fatto in seguito per tanti anni.
Claire e Lola si guardarono: niente e nessuno avrebbe potuto far sciogliere quella band che dopo qualche anno sarebbe diventata una delle più leggendarie di tutti i tempi.
Al termine delle prove, tutti si decisero a tornare nei loro dormitori, felici dei momenti appena trascorsi.Erano tutti abbastanza allegri, tranne John, abbastanza agitato.
Era rimasto un po' turbato dalla richiesta di Veronica di uscire insieme.
Lola capì che c'era qualcosa che preoccupava il timido bassista, e si fermò da lui.
"Cosa c'è, John? Ti vedo un po' ansioso" gli chiese la riccia.
"No, nulla, è solo che... Veronica mi ha chiesto di andare a cenare insieme e sono un po' agitato" spiegò imbarazzato il ragazzo.
"Ma no, non devi preoccuparti. Veronica è molto gentile e tranquilla, vedrai che andrà tutto bene. Ora vai da lei, ci sentiamo presto, John".
Lola riuscì decisamente a tranquillizzare il bassista, che salutò prima che quest'ultimo cominciasse a raggiungere la sua ragazza in uno dei ristoranti non molto lontani dal college.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 09, 2015 ⏰

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