📝CAPITOLO 8📝
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Prendo la valigia e mi avvio verso l'uscita del colleg, aspetto solo che Brook arrivi da me piangendo, per salutarmi, ma nulla. Nessuno si è fatto vivo. Trovo mio papà e corro per abbracciarlo, gli di la valigia e monta in macchina. Ci sono tutti i miei amici qui fuori che piangono, piango anche io. Aspetto le 19:05 e ancora niente, nessuna notizia di Brook. Mio padre comincia ad infuriarsi, quindi salgo in macchina, sentì il motore accendersi, sento l'odore dell'Ontario per l'ultima volta, sento le lacrime dei miei amici cadere per terra, sento le mie sciogliermi la faccia, sento Brook, sento Brook urlare, imploro mio padre ma rifiuta. Abbiamo l'aereo alle 19:58. Arriviamo velocissimi all'aeroporto, prendiamo i nostri biglietti, posiamo le valige sul nastro trasportatore che porta le nostre valige dritte dentro l'aereo. Facciamo diversi controlli, tra cui il contenuto negli zaini, borse o vestiti, il controllo del passaporto, ecc... Ho l'aereo tra 15 minuti, gli uso per raccontare a mio padre il magnifico anno trascorso al colleg mentre siamo seduti sulle panchine d'attesa, fino che arriva il nostro aereo. Gli racconto dei miei amici, del ballo che purtroppo è andato a puttane, delle feste fatte con gli amici, e del fatto che ho cominciato a fumare da poco, non l'ha presa molto bene ma non ne valeva la pena tenerglielo nascosto. Mi è scesa la solita lacrima, bianca come il latte, calda come il fuoco. Poi all'improvviso ci viene una fame da lupi, prendiamo due cornetti, due ciambelle e due Coca Cole. Mio padre estrae l'ultima banconota da 10 dollari che ha, quando la cassiera gli dice: "fanno 34 dollari e 52 centesimi" ci sono rimasta di merda, mio padre, non avendo altro nel portafoglio, paga con la carta di credito. Che figura di merda. Non abbiamo tempo di mangiare e bere, quindi decidiamo di mangiare in aereo. Ci mettiamo in fila per dare i biglietti per entrare finalmente in sto cazzo di aereo, quando sfigatamente mio padre non trova più i biglietti, non sono ne nella borsa, ne nelle tasche, ne dentro ai passaporto. Tocca a noi, quando vedo i nostri biglietti sul bancone del chioschetto dove abbiamo comprato le cose. Corro come una pazza fino al bancone, prendo i biglietti, salto una corda in corsa, ci inciampo in aria, mi rialzo e so i biglietti. Sehh! Sono un'eroina haha. Entriamo nell'aereo, e cerchiamo i nostri posti, io sono vicino alla finestra, al centro c'è mio padre e nel lato esterno c'è un anziana che ha si e no 75-80 anni, che continua ad appoggiarsi a mio padre.
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La ragazza ribelle
Fanfiction"Non sapevo da che parte andare, non ci sono segnali, svolto a destra e vedo il traguardo, un'immensa folla di ragazzi con sigarette in aria. Sono io la vincitrice, anche oggi.Questo è il mio mondo."