Appena arriviamo davanti all'entrata del liceo,saluto mia mamma dandole un bacio sulla guancia e avvertendola che anche oggi,sebbene fosse l'ultimo giorno di scuola, Charlie sarebbe passato a prendermi e avrei passato il pomeriggio con lui.
Non faccio in tempo a scendere dalla macchina che Rebecca mi prende bruscamente il braccio e mi tira letteralmente giù dal sedile correndo come una pazza ed entrando a scuola.
"Rebecca,perchè stiamo correndo così? E' l'ultimo giorno di scuola e non siamo in ritar..".
Non faccio in tempo a finire la frase che si blocca dietro ad una delle colonne portanti dell'entrata della scuola,si gira e guardandomi mi mette una mano davanti alla bocca per farmi tacere.
Con un sguardo un po' confuso e con un gesto delle braccia la incito a parlare.
"Beth,lo vedi quel ragazzo laggiù?",mi dice indicando un punto ben preciso alla nostra destra dietro alla colonna.
"Reb,mi dispiace deluderti ma dove stai indicando tu ci sono circa una ventina di persone,non so proprio di chi stai parlando." le rispondo io. Effettivamente per lei poteva essere un punto ben preciso ma per me proprio non lo era: c'erano ragazze che urlavano e gesticolavano come galline attorno a dei ragazzi,probabilmente per farsi notare; altri ragazzi che si guardavano intorno confusi,credo fossero del primo anno, non si erano ancora ambientati bene a questo spazio immensamente enorme.
"Beth, dai! Come fai a non vederlo! E' quel ragazzo alto,biondo con gli occhi azzurri" aggiunge la mia migliore amica con aria sognante. Mi sposto un po' e cerco di trovare un ragazzo biondo e alto come mi aveva appena descritto lei in mezzo a quello sciame di persone. Appena penso di averlo trovato,annuisco incitandola a continuare.
"E quindi?" le chiedo io sapendo già cosa mi avrebbe risposto.
"Non trovi che sia il ragazzo più carino che tu abbia mai visto? Insomma, guardalo bene,ha un sorriso che potrebbe far sciogliere tutto il ghiaccio dell'Antartide!"
"Reb,ma ti senti quando parli?" le dico io ridendo per ciò che aveva appena detto. Rebecca si gira di scatto verso di me facendo un finto broncio.
"Okay hai ragione,ha un sorriso "che potrebbe far sciogliere tutto il ghiaccio dell'Antartide'" riprendo citando esattamente le sue parole e pronunciandole con una leggera risatina "ma ti ricordo che è il ragazzo più conosciuto della scuola,basta guardarlo ora,circondato da ochette e paperelle che starnazzano qua e là!" continuo, imitando con le mani il becco delle oche che si apre e si chiude.
Rebecca scoppia in una fragorosa risata,coprendosi velocemente la bocca con le mani. Adoro farla ridere,adoro far sorridere le persone.
"Beh, ma guarda Beth. Non le sta calcolando di striscio. Magari a lui non piacciono le "paperelle che starnazzano qua e là'" risponde Rebecca dicendo esattamente ciò che avevo detto poco tempo prima come io avevo fatto con lei. "Forse voleva la sua piccola vendetta" penso tra me e me,accennando un sorriso.
"Dai Rebecca,dobbiamo andare! Non vorrai mica entrare in classe in ritardo proprio l'ultimo giorno di scuola,vero?" le chiedo imitando la voce di sua madre quando la rimprovera.
"E va bene, ne riparleremo" mi sorride lei prendendomi di nuovo per il braccio e trascinandomi sulle scale.
Come ultimo giorno di scuola non c'è nessun programma,ognuno è libero di fare ciò che vuole a patto di rimanere nella propria classe e non ciondolare in giro per i corridoi e fare troppo chiasso.
Dopo aver accompagnato Rebecca alla sua classe, salgo l'ultima rampa di scale e raggiungo la mia. Mi è sempre un po' dispiaciuto non avere tutti i corsi in comune con la mia migliore amica,ma dopotutto non mi posso lamentare dei miei compagni di classe.
Entro in classe e appoggio la borsa praticamente vuota in un banco libero,dopodiché prendo il cellulare e mando un messaggio a Charlie.
"Charlie,scusami se prima non ti ho risposto ma sono dovuta scappare a prendere Rebecca e sono corsa a scuola. Tra una cosa e l'altra il tempo è volato e ora finalmente ho un po' di pace." e premo invio.
Lui mi risponde subito.
"Beth,non ti preoccupare. Anzi sì,preoccupati." mi risponde lui.
Rimango un attimo confusa dalla sua ultima affermazione e vengo presa dal panico. Ed ora che ho combinato? Prima di rispondergli inizio a pensare a cosa è successo fino ad ora cercando di ricordare tutto e facendo un lento ed accurato esame di coscienza,giungendo alla conclusione di avercela più che pulita. Se dovessi perdere Charlie per una sciocchezza perderei una parte di me,la parte più bella di me stessa.
"Che ho fatto ora?" gli chiedo cercando di non mostrare alcuna preoccupazione.
"Non si dovrebbe usare il cellulare in classe signorina!;)" mi risponde subito lui.
Dannato Charlie.
"Maledizione,mi hai fatto prendere un colpo! Va bene,se questo è il tuo modo per dirti che ti sto dando fastidio e che dovrei smetterla di scriverti lo faccio ma poi rischierei di annoiarmi a morte;)" gli rispondo sorridendo. E io che stavo già pensando al peggio.
"Lo sapevo ti saresti preoccupata. Te lo dico per il tuo bene,principessa."
Subito dopo mi arriva un altro messaggio. "Dai,ci vediamo fuori da scuola,sempre se non sarai in detenzione,sarebbe un peccato l'ultimo giorno di scuola." mi risponde lui.
Lo adoro,adoro questo suo lato ironico e scherzoso che ha di stuzzicarmi.
Con ancora il sorriso sulle labbra gli rispondo "Ti aspetto,principe! A più tardi;)"
Non aspetto nemmeno una sua riposta che blocco il cellulare e lo ripongo nella borsa.

STAI LEGGENDO
01.01
Fanfic"Tu sei pazzo!",gli dico. "Forse sì,ma anche tu sei completamente fuori di testa",risponde lui. "Perché?",gli chiedo. "Perché aggiungiamo ogni giorno un pezzo di noi ma siamo subito pronti a distruggerlo."