UNA SPECIE

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** aria **

Mi giro verso surry gli sorrido con le lacrime agli occhi.
Gli corro incontro e lo abbraccio più forte che posso.
Per me quel abbraccio era il lieto fine di una lunga storia.

(Frase a caso aiuto)

Eravamo ancora abbracciati

S: tutto okay?
Io: scherzi?! Mi hai portata nel luogo in cui sono nata in cui sono cresciuta. Non ti ringrazierò mai abbastanza.

Senza staccarmi vado in dietro con la testa e lo guardo negli occhi, anche se mi era impossibile con le lacrime trattenute. Gli sorrido e lui ricambia. Era un sogno. Lo riabbraccio, gli prendo la mano ed entrò da un cancello tutto verde. Quanto amo questo posto. Quanto amo lui..

** salvatore **

La guardo. Era bellissima, aveva le lacrime per la gioia.
Mi sento bene quando sono accanto a lei.
Mi prende la mano e per un attimo sussulto ma poi la stringo.
Entriamo in un cancello e mi porta su una delle panchine fatte di pietra che ci sono nel cortile. Siamo andati in quella più appartata.
(Non pensate male)

Io: allora raccontami un po di questo posto.
A: ho vissuto per un po qui nella mia infanzia e ogni volta che ci torno dormo da mia zia.. Qui.. , mi ha cresciuta lei... All'asilo sapevo già scrivere in corsivo, sapevo la matematica e molte altre cose. Mi ricordo che mi mettevo a fare i compiti vicino la finestra perchè essendo Che al sud fa caldo e tenevano giù le verrande
(Qui si chiamano cosi) non c'era molta luce.
Oppure li, la vedi quella finestra?

Io: si

Mi interessava sapere di lei. Mi sentivo importante.

A: una sera verso la mezza notte stavo andando da sola a recuperare la palla con cui stavo giocando con dei miei cugini. Mi sono girata verso quella finestra...e ho visto una cosa.. che che...

Stava fissando quella finestra come se cercasse di farlo riapparire o lo stava rivivendo, continuava a ripetere: che... Mi stava facendo venire i brividi..

Io: non serve che tu me lo dica, è successo tempo fa qualsiasi cosa sia successa.
A: grazie..

Mi ha risposto..ma sembrava distaccata, era molto fredda cosi decisi di andare da sua zia che aveva preparato tutto per cenare.

Io: andiamo? Ho una sorpresa per te.
A: no basta sorprese questa è stata fantastica.

Sembrava tornata in se.

Io: dai su pigrona andiamo.
A: okayy

** aria **

Solo per un attimo sono tornata bambina, stavo andando a prendere quella maledetta palla... E mi sono girata verso la finestra... La stavo vedendo ma non capivo cosa era.. Non era sicuramente normale, il mio cuore stava accelerando. Resto pochi secondi a guardarlo e torno alla realtà.
Credo che se sia questo il motivo per cui non torno volentieri qui..
Ma salvatore è stato dolcissimo, e poi qui non ci sono solo ricordi brutti. Qui ci sono cresciuta.

Salvatore suona un campanello. Ci aprono e no... Mi ero dimenticata di quella scala. Cerco di non stargli troppo vicino. Ho troppa paura mi attacco al muro e salgo velocemente lasciando in dietro salvatore.
Non voglio più avere a che fare con quella storia.

** salvatore **

Stavamo entrando e per un momento la sua mano mi ha stritolato. Ha salito le scale velocemte lasciandomi indietro, stava attaccata al muro come se avesse paura di quella scala,che portava immagino alla cantina,la portasse

Un sogno che diventa realtà||Surrealpower, st3pny, anima, vegasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora