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Oggi non sono andata a scuola,perche' come si fa a ragionare con il solo pensiero di essere uscita di casa senza salutare la propria madre che e' stata investita?Questi sono i pensieri che mi tormentano mentre aspettiamo sole...
In quel maledetto ospedale dove sono stata gia' due volte,il ricordo e' piu' doloroso del dejavu', perche' con il dejavu' tu hai ancora speranze di riprenderti,mentre il ricordo e' quello,e non puoi cambiarlo...

Mi soffermo a guardare il quadro regalato da mia madre all' ospedale con la seguente targa" IN RICORDO DEL CARO EMANUELE " ...

Mi fa infuriare quel ricordo...

Ripeto a voce bassa le parole della targa...

Sento gli occhi di Deborah su di me...

"Anna,non e' il caso che ti accompagni a casa... se vuoi puoi venire a dormire a casa nostra, poi oggi e' tornata anche Azzurra e puoi giocare con lei,che ne dici?"

" Si grazie Deborah...ti ringrazio da parte di mia madre.. " le faccio un piccolo sorriso per farle capire che sono felice di avere un ' altra persona che mi vuole bene...

Andiamo a casa e trovo Azzurra seduta sul divano ad aspettarmi...

" Anna...ciao" mi fa lei...sicuramente conosce la situazione dato che sua madre ci ha parlato al telefono...

"Azzurra.." ci abbracciamo...

Mi presta un pigiama dato che non ho portato niente e ci infiliamo nel letto per due persone e ci addormentiamo abbracciate...


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