Far Far Away

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"Verremo a vivere qui."

Le parole di mia madre mi girano nella testa come dei dadi lanciati.

All'inizio ero stupita della sua richiesta.

Lei non avrebbe mai lasciato il Sitka.

Ma poi ho capito le sue ragioni. Questo é tutto ciò che resta della nonna.

Ovviamente non mi sono arrabbiata con lei.

Avevo e ho la possibilità di iniziare di nuovo la mia vita senza che nessuno mi conosca o mi giudichi per il mio passato.

E perciò ho accettato ( non che potessi rifiutare)

Ora vivo in una casa ( leggesi villa) e per la prima in tutta la mia vita ho la certezza che le cose possano andare per il verso giusto.

Poso tutte le mie valigie sotto il letto e nell'armadio, nell'intento di fare sembrare più accogliente la mia camera.

Ci sono alcuni scatoloni in giro con un comodino e alcune lenzuola dentro.

Ci siamo trasferite da una settimana e per la prima volta nella mia vita sembra andare tutto per il verso giusto.

Sto facendo il letto quando sento il campanello di casa suonare.

E chi diavolo sarà? Beh ci sono venute a trovare molte persone in questi giorni (quelli del quartiere) 'per fare i buoni vicini di casa' e per portarci dolci che solo io mangio.

Sento mia madre aprire la porta e salutare gentilmente i vicini.

Un momento vicini? Sono sempre venuti quelli del quartiere non i 'vicini'.

Colgo il rumore della porta chiusa e mi rilasso pensando che se ne sono andati subito e invece: <<Tesoro scendi giù abbiamo ospiti>> mi urla mia madre dal piano di sotto.

Cerco di rendermi 'presentabile',non che mi importi,mettendo un paio di jeans e una canottiera rossa -il mio colore preferito-

Scendo di sotto e trovo un uomo con accanto un ragazzo che avrà la mia età.

Mia madre si gira verso di me e mi presenta agli ospiti <<Tesoro lui é lo sceriffo Stilinski e lui é suo figlio Stiles. Sono i nostri vicini di casa.>> dice mia madre gentilmente con un sorriso sulle labbra.

Mia madre sorride? Ok,la situazione é grave.

<<É un piacere conoscervi. Io sono Hope.>> sfodero uno dei miei migliori sorrisi.

Vedo che il ragazzo mi osserva attentamente si alza in piedi e mi tende la mano <<piacere mio>> sorridendomi in modo gentile, capendo il mio imbarazzo.

Stringo la mano e vedo mia madre portare un mazzo di fiori in cucina.
<<Tesoro lo Sceriffo e suo figlio restano qui per cena. Puoi mostrargli la casa?>> chiede gentilmente mia madre mentre fruga nel frigo.

<<Aspetta Caroline ti aiuto a cucinare>> si propone lo sceriffo.

<<Mio padre ai fornelli? Si salvi chi può>> afferma Stiles con un sorriso divertito.

<<Vieni ti mostro la "casa".>> gli dico gentilmente, facendo il gesto delle virgolette alla parola casa.

Solo allora si accorge di quanto é grande la nostra villa.

Resta a bocca aperta mentre io scoppio a ridere.

Dopo avergli mostrato il primo piano saliamo sul mio specie di 'appartamento'. Perché in realtà si potrebbe benissimo chiamare così.

You Don't Have To Be Alone.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora