Memories kill me.

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POV HOPE.

Mi ritrovo sdraiata su una morbida superficie.

Un letto, sicuramente.

Apro gli occhi lentamente come in un film al rallentatore, aspettandomi qualche pericolo in agguato.

Niente.

La stanza è completamente deserta, se non per una figura stravaccata sulla poltrona.

Sorrido guardando Derek dormire in quella scomoda posizione.

Molto lentamente metto una coperta su di lui, come un bimbo in fasce.

Ecco, cosi ha un'aria molto piu carina.

Esco silenziosamente dalla stanza, guardandomi intorno.

C'è qualcosa che non va.. Solo non ricordo cosa.

Arrivo in cucina cercando di ricordarmi cosa mi tormenta, ma la memoria non vuole farsi viva.

Tiro fuori dal frigo le uova, il succo e le salsicce e inizio a cucinare una bella colazione abbondante.

Omelette con salsiccia e bacon.

Metto tutto nel piatto di plastica, voltandomi per mettere il tutto sul tavolo.

Inutile dire che, per lo spavento, butto tutto il cibo per terra.

<<Cristo! Derek fai un minimo di rumore quando sei nei paraggi? Che so.. Far scricchiolare il pavimento, schiarirti la gola... Non arrivarmi di mai piu di soppiatto!>> dico io urlando, chinandomi per raccogliere il cibo .

Quando rialzo lo sguardo lui è ancora li, fermo, a fissarmi con l'aria da bambino al quale si è presa la caramella.

<<Che cosa guardi?>> chiedo io ancora spaventata.

<<S-scusa.>> detto questo si gira e torna al piano superiore.

'non riuscirò mai a capire quel ragazzo.'

Ma soprattutto la questione principale era: MANGIARE IL CIBO CADUTO O BUTTARLO?

Decido la prima opzione.

Si, il pavimento è pulito. Si, ho fame. Si, mi faccio schifo.

Sto per mettere la mia colazione in bocca quando Derek scende di corsa le scale.

<<Perché non me l'avevi detto?>> chiede lui con aria tra l'arrabbiato, il felice(per quanto sia strano) e l'incredulo.

<<Eh?>> dico con la bocca piena.

<<Hope, perché non mi hai detto che è il tuo compleanno?>> tenta di nuovo lui guardandomi negli occhi.

A momenti mi strozzo.

Inizio a tossire, diventando rossa per la mancanza di fiato.

Sputo tutto nel sacco dell'immondizia, provando a respirare lentamente.

Derek capisce subito.

Corre in camera 'mia' a prendere l'inalatore.

Scende le scale saltando i gradini due a due.

Arriva accanto a me e quando allungo la mano per usare l'oggetto, Derek mi ferma.

<<Faccio io.>> dice lui col tono sicuro.

Mi mette una mano dietro alla schiena come per sorreggermi, cosa che mi fa diventare ancora piu rossa.

L'inalatore fa il suo effetto e come sempre scoppio in un pianto isterico.

You Don't Have To Be Alone.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora