What the hell is going on?

538 23 3
                                    



POV HOPE.
<< Ho visto di peggio. >> prende parola Scott,per sovrastare il silenzio che la squadra di Lacrosse ha creato.

<< Dove hai visto di peggio? >> chiede Stiles scettico.

Il fischietto del Coach interrompe i nostri pensieri << Bene,idioti. La partita è rimandata a domani e questo è l'unico Motel disposto a ospitare dei ragazzini come voi. Quindi prendete una stanza,scegliete bene. >> ci dice il Coach,tenendo in mano dei mazzi di chiavi,di fronte alla piazzola del Motel .

Mentre i ragazzi iniziano ad avviarsi sentiamo il Coach urlare << E NON VOGLIO ASSISTERE A NESSUNA PERVERSIONE SESSUALE!Tenete le vostre sudice mani sui vostri sudici corpi! >>

Ridendo,i licantropi prendono le chiavi delle loro stanze: Scott e Stiles, Boyd e Isaac, Ethan e Danny e io con Lydia e Allison.

Continuo a sentire un'energia negativa in questo posto,come se qualcosa fosse accaduto tempo fa.

Mi giro verso le ragazze e noto che Lydia ha la mia stessa espressione,infatti sussurra un << Non mi piace questo posto.. >> guardandosi intorno.

Allison aggrotta le sopracciglia << è solo per una notte,Lyd. >>

<< Qualunque cosa può succedere in una notte. >> dico in tono macabro precedendo la rossa.

POV STILES.
<< Bene,così sono a quattro. >> dico sdraiato sul mio letto.

<< Quattro? Hai quattro sospettati?! >> Scott si gira verso di me,steso anche lui sul suo letto,con aria scettica.

<< Beh, prima erano dieci. Anzi nove. Derek era segnato due volte. >> ammetto,continuando a riflettere sulle mie ipotesi.

<< E il numero uno,chi è? Harris? >> non male il mio migliore amico. Quando vuole si sa impegnare.

<< Solo perché è scomparso,non vuol dire che sia morto. >> aggrotto le sopracciglia pensando allo scorbutico insegnante.

<< Quindi mi stai dicendo che secondo te,il nostro professore di chimica,se non è morto,va in giro a compiere sacrifici umani? >>chiede Scott,il tono ancora più sorpreso se possibile.

<< Hai ragione,nella mia testa suonava meglio. >> dico sbuffando << Comunque gli altri. Cora,la sorella di Derek. Voglio dire non sappiamo nulla di lei ed è pur sempre la sorella di Derek. Poi come terzo il tuo capo. Deaton. >> a questo punto Scott alza le sopracciglia,incredulo.

<< Deaton? Ma ci ha sempre aiutati! >> esclama il mio migliore amico,con aria da cucciolo di cane bastonato. O meglio cucciolo di licantropo.

<< Andiamo,Scott! Non puoi dire che è strano e poi tutti gli abraccadrà che sta compiendo in questo periodo mi insospettiscono. >> affermo,annuendo a me stesso per la mia stessa intelligenza.

<< Okay,il quarto? >> chiede Scott,stanco.

Sospiro pesantemente << .. Lydia. >>

Scott si fa immediatamente attento,nominando la ragazza per la quale ho una "cotta" << Non sto insinuando nulla,ma era sotto il controllo di Peter e non lo sapeva neanche. È possibile.. >> ammetterlo ad alta voce,fa anche più male.

POV DEREK.
<< Oh mio Dio,Derek dovrei portarti all'ospedale. Questa è una cattiva idea. >> sussurra Jennifer aprendo la porta di casa mia.

Mi appoggio maggiormente a lei,non riuscendo a reggermi in piedi << No,non in ospedale. >> riesco a sussurrare.

Una scarica di dolore mi percorre il corpo. Sento dolore ovunque,mi sento un'unica grande ferita.

Che senso ha vivere,quando tutto sta cadendo a pezzi?

Il mio castello di carte si sta sfaldando,passo dopo passo.

<< Derek,non riesco più a reggerti. >> dice Jennifer con voce smorzata,per lo sforzo che sta facendo.

Non sa che sto impiegando tutte le mie forze per non crollare.

Perdo l'equilibrio e casco per terra.

L'oscurità mi circonda.

POV STILES.
Scendo le scale con un balzo per trovarmi al piano terra,di fronte alle macchinette.

Trovo di fronte a me un ragazzo di colore. Boyd.

È li impalato a fissare la macchinetta,come se si fosse incantato,ma ha lo sguardo perso,vuoto.

Come se nessun sentimento,o emozione si trovasse nel suo corpo.

Apatia.

<< Ehy Boyd! >> vedo il ragazzo mettere i soldi nella macchinetta,con movimenti meccanici,quasi fosse un automa.

Corrugo la fronte,chiedendomi cosa diamine stia succedendo al ragazzo di fronte a me.

Dopo aver premuto i tasti,vediamo,in un tacito silenzio,lo snack che si muove per scendere ed essere estratta ma essa si blocca a metà strada.

<< Cavolo,si è bloccata. >> dico io,per rompere il silenzio che a mio parere si è fatto troppo pesante << Aspetta,conosco un modo per far uscire lo stesso il cibo. >>

Sto per avvicinarmi,quando Boyd tira un cazzotto al vetro della macchinetta facendolo rompere in mille pezzi.

Osservo scettico il ragazzo prendere il suo snack e andarsene.

Tutto ciò senza rivolgermi parola.

Mi guardo intorno e prendo un pò di cibo dalla macchinetta completamente aperta,per poi andarmene in camera con un buon bottino.

POV ALLISON.
Strofino bene il mio corpo,sotto la doccia,come se il getto caldo dell'acqua potesse strofinare via i pensieri che alloggiano nella mia mente.

<< Lydia hai preso gli asciugamani puliti? >> urlo,aspettando che la mia amica mi dia risposta,che non arriva.

Continuo a lavarmi,fino a quando decido di uscire per andare a cercare Lydia.

Apro la tendina della doccia per metà accorgendomi di qualcuno nella stanza. Sobbalzo e per poco non lancio un urlo.

<< Scott.. Che ci fai qui? Sto sotto la doccia. >> sussurro,spaventata dal suo sguardo perso.

Alza gli occhi verso di me,entrando dentro i miei occhi senza chiedere il mio permesso.

<< Ti stavo cercando. >> il suono metallico con cui lo dice,mi fa rabbrividire,nonostante il getto caldo della doccia.

<< Bene.. mi hai trovata. Nuda. Nella doccia. >> dico tenendo la tendina davanti a me per coprirmi.

<< Ti ho già vista nuda. >> si avvicina a me,con quello sguardo che continua a mettermi paura.
Sussulto quando mette una mano sulla mia,per spostare la tendina della doccia.

<< Scott! >> urlo spaventata e lui sembra riscuotersi.

Si guarda intorno,e un'espressione che urla la parola 'confusione' fa strada sul suo viso.

<< Scusami io.. io.. Scusa. >> si volta ed esce dalla stanza.

Mi appoggio al muro,sospirando e pensando a quanto mi manca Scott.

Una domanda sorge nel mio cervello.

Che diavolo sta succedendo?

POV HOPE.
<< Scusi,la scheda sul cassettone dice che abbiamo una stanza per non fumatori,ma per qualche motivo i nostri asciugamani puzzano di nicotina. >> dice Lydia appoggiando gli asciugamani sul tavolo della "reception" .

Se così si può chiamare.

La signora,sulla sedia,si gira verso di me.

Deglutisco a vuoto osservando il tubo sul collo,che le permette di respirare.

<< Scusa per questo,tesoro. >> dice rivolgendosi a Lydia.

Un piccolo particolare di quella stanza,mi incuriosisce. Non riesco a frenare la mia bocca che parla prima di pensare << 198? Cos'è ? >> chiedo indicando il quadretto di legno che indica un numero.

La signora si gira,verso il cartello per poi guardarci con aria indagatrice.

Evito più che posso il contatto con gli occhi di quella donna.

Gli occhi hanno un grande potere su noi esseri umani. Ci permettono di capire cose che non si riescono a dire con le labbra.

Ci sono occhi che parlano in continuazione. I miei sono uno di quelli.

Gridano rabbia,esprimono dolore emettendo gocce salate che molti persone odiano.

E se qualcuno riuscisse a leggere nei miei -mi chiedo- cosa troverebbe dentro?

La signora risponde alla mia domanda,dopo un lungo silenzio << è una tradizione che riguarda il Motel. >>

Lydia corruga le sopracciglia,sappiamo che c'è di più << Cosa vuol dire? >>

La proprietaria continua a guardarci con suoi occhi azzurri ghiaccio,che mi ricordano tanto quelli di un certo licantropo..

<< è un po' macabro,onestamente. Sicure di volerlo sapere? >> chiede la vecchia.

<< Ci dica. >> rispondiamo io e Lydia insieme.

<< Forse non siamo i primi della lista quando si parla di soddisfare un cliente.. Ma siamo i primi quando si parla disuicidi. >>

Mi volto a guardare il numero che ora esplode nella mia mente,come il suono delle campane la domenica.

198.

POV DEREK.
Riprendo i sensi,pensando che è un miracolo se sono vivo.

<< Derek,Oh Dio. Sei vivo. >> osservo il viso di Jennifer sopra al mio. Pensando a quanto sia bella.

Provo a sorridere,non riuscendo nel mio intento però.

<< Sto guarendo? >> chiedo con immenso sforzo.

<< Derek,non sembra. Ti esce sangue nero.. >> sussulto alle parole della Blake.

<< Derek! Ti prego non dirmi che stai morendo! >> dice urlando Jennifer.

L'unica cosa che riesco a fare è chiudere gli occhi e pensare se Hope stia bene,per poi svenire ancora una volta.

POV HOPE.
Lydia continua a camminare avanti e indietro per la stanza raccontando a Allison ciò che la vecchia ci ha detto,mentre io continuo a pensare a quel maledetto numero.

<< Quale vuoi? >> sento la voce maschile e immediatamente Lydia si zittisce.

<< Avete sentito?! >> chiedo girandomi verso le mie amiche.

Osservo il viso pallido di Lydia e l'espressione interrogativa di Allison.

La cacciatrice non ha sentito nulla.

Com'è possibile che solo io e Lydia abbiamo sentito la voce dell'uomo?

<< Non lo so,la più piccola credo. >> la voce di una ragazza risponde al maschio che ha posto la domanda.

Sento Lydia emettere un rantolo,guardando la ventola sopra al letto,che porta all'altra stanza.

<< Bene. La più piccola è la migliore. C'è meno rinculo. >> il ragazzo risponde con voce tremante,così come quella della ragazza << carico il tamburo. >>

<< Okay.. >> La ragazza ha paura,si sente. La paura che ti corrode le ossa.

Ma cosa diavolo sta accadendo?

Sento qualcosa bagnare il mio viso e noto che anche Lydia sta piangendo,un'espressione di puro terrore sul suo volto.

<< Aspetta,quando devo.. voglio dire.. conti? Fino al tre. >> dice la ragazza.

<< Okay,al tre. Ti amo. >> la voce maschile riempie le mie orecchie,facendomi piangere ancora di più.

<< Ti amo anche io. >>

Si sente lo sparo dall'altra stanza e urlo.


Noto Lydia che senza tante cerimonie mi prende per il polso,se possibile più sconvolta di me,portandomi fuori dalla stanza.

Ci ritroviamo,con dietro Allison,davanti alla stanza dove è avvenuto il suicidio.

Mi asciugo le lacrime facendomi forza,mentre ora quella che piange è Lydia.

Tutti dobbiamo esprimere i nostri sentimenti.

Chi piangendo,chi mostrandosi duro,chi urlando e prendendo a cazzotti qualunque cosa si trovi davanti.

Afferro la maniglia,aspettandomi di trovare la porta chiusa a chiave,cosa che non avviene.

Apro la porta trovandoci al buio. L'interruttore rotto.

Sento un singhiozzo dietro di me e so che Lydia non si è calmata.

<< Volete dirmi che cacchio sta succedendo? >> chiede Allison spaventata dalle nostre reazioni.

Com'è possibile che solo io e Lydia abbiamo sentito tutto?

Lydia inizia a urlare a Allison cose incomprensibili,ma sembra che la cacciatrice capisca.

Trovo una torcia e la accendo aspettandomi il peggio.

Aprendo gli occhi mi accorgo di essere in una semplice stanza in ristrutturazione.

Mi giro verso Lydia che con occhi sgranati si guarda intorno << è successo qui. Lo giuro. Anche Hope,l'ha sentito. >> dice girandosi verso Allison.

Quest'ultima annuisce << Vi credo,dopo tutto quello che abbiamo passato,vi credo. >>

E per l'ennesima volta mi chiedo "che diavolo sta succedendo? "

POV BOYD.
Vado a riempire il ghiaccio,all'apposita macchina.

<< Non farlo. >>

Spalanco gli occhi sentendo la sua voce.

Non è possibile.

<< Non lasciarmi. >>

Mi guardo intorno,sapendo di essere ormai al culmine della pazzia.

Inizio a piangere,sapendo che lei non può essere realmente qui.

<< Alicia? >> chiedo singhiozzando.

<< Non avresti dovuto lasciarmi. >> sussurra la sua voce.

La sento più vicina di quanto credo.

Mi avvicino al ghiaccio,iniziando a scavare fino a quando non trovo qualcosa di duro sotto al mio tatto.

Sposto gli ultimi cubetti di ghiaccio e urlando mi accascio a terra,con un conato di vomito che percorre il mio corpo.

La sua testa,tagliata di netto,davanti ai miei occhi.

È morta.

POV ISAAC.
Apro gli occhi di scatto,sentendo un rumore.

<< Boyd? >>

Nessuno mi risponde quindi credo semplicemente che sia il vento.

Chiudo gli occhi sentendo caldo.

Mi passo una mano sulla fronte sentendomi sudato.

Immediatamente sento una voce,molto vicina a me.

Sgrano gli occhi sapendo che è impossibile che lui sia qui.

<< Passami la chiave inglese da sette. >> la sua acida voce percorre le mie ossa,rendendole un mucchietto di cenere.

<< Quella è da nove,cretino. La sai la differenza fra sette e nove? Vuoi che ne parliamo di sotto,deficiente? >>

<< No.. >> sussurro alla voce di mio padre,la voce che mi ha fatto diventare pauroso della mia stessa ombra.

C'è chi ha paura dei mostri sotto il letto,i miei mostri sono reali.

Le cose che mi facevano non erano lecite.

<< Non riesci mai a rendermi fiero. Sei una delusione. Sta zitto. Devi stare zitto. >>

<< Sta zitto,devi stare zitto. >> sento la voce di mio padre ovunque.

Osservo una goccia cadere dal mio viso,non so se sia sudore o una lacrima.

<< Basta! Basta ! entra dentro,figlio di puttana! >> mi rannicchio sotto le coperte sentendo quelle brutte parole uscire dalla bocca di quello che dovrei chiamare "padre".

Silenzio.

Se n'è andato.

Apro gli occhi e levo il cuscino dalla mia faccia per poi ritrovarmi in un posto a me troppo conosciuto.

Cerco di bloccare la porta che si chiude,ma so già che è la fine.

Urlo,urlo, e urlo più che posso,fino a quando la porta del freezer non si chiude. Lasciandomi nell'oscurità.

POV HOPE
Passando davanti alla reception,non troviamo più nessuno e questo non fa che salire l'angoscia.

<< 198? Ragazze non avevate detto che erano 198 le morti avvenute? >> chiede Allison guardandoci.

Annuiamo, e lei ci indica il cartello.

Lancio un grido strozzato quando mi accorgo che il numero è aumentato.

<< 201.. >> sussurra Lydia.

<< Volete dire che sono morte tre persone? >> chiede Allison terrorizzata.

<< O forse,tre persone che stanno per morire. >> sussurro io.

POV SCOTT.
Sento il cellulare e sorrido notando chi mi sta chiamando.

<< Mamma,come stai? >>

Mi risponde il silenzio.

<< .. Scott? >> sussurra mia madre,dopo minuti di silenzio.

<< Mamma che succede?! >> chiedo preoccupato.

Sento mia madre tirare su con il naso,segno che sta piangendo << Mi dispiace. È entrato in casa,ho cercato di fermarlo.. >>

Sussulto urlando un << Chi? Dove sei! >>

<< Fuori. Guarda fuori. >> mia madre lancia un gemito di dolore.

Corro alla finestra e trovo Deucalion che tiene un braccio intorno al collo di mia madre,gli artigli sguainati sulla sua gola.

<< Scott,riesci a sentirmi? Certo che ci riesci. Mi dispiace molto per tua mamma. Ma ora tu sei un'alfa. Sai che cosa significa. Significa che verrò per te e per tutti quelli che ami. >>

Con una mossa veloce affonda gli artigli nel collo di mia madre.

Lascio cadere il telefono per terra,sentendo un rumore dietro di me.

Mi giro di scatto,osservando Stiles con lo spazzolino in bocca e il dentifricio sparso ovunque.

Mi rigiro,trovando nessuno sulla piazzola del Motel.

Neanche una traccia di sangue.

POV STILES.
<< Si ragazze ve l'ho detto. Boyd ha tirato un cazzotto alla macchinetta,Scott era stranissimo e molto teso e gli altri non li ho visti. Ethan starà con Danny e Isaac non lo so. >> sento sussultare la mia migliore amica,al nome dell'ultimo ragazzo che ho pronunciato.

Hope si alza e sia avvia nella camera accanto con noi alle calcagna.

Afferra la maniglia,provando a girare,ma non riuscendo ad aprire.

<< Questa prima era aperta. >> dice Lydia con sguardo preoccupato.

Sentiamo il rumore di una motosega e immediatamente iniziamo a prendere a calci la porta fino a quando non si apre.

Troviamo Ethan con una motosega in mano,davanti al petto.

Allison e Lydia si buttano su di lui,così come faccio io.

Mi giro verso Hope che stacca immediatamente il cavo.

Ethan però ci guarda con gli occhi rossi,facendo spuntare gli artigli.

Vuole cercare di farsi del male da solo.

Mi lancio di peso su di lui,per farlo cadere ma va a sbattere contro un tizzone di calore,una specie di stufa.

Immediatamente il licantropo torna in se,guardandoci confuso.

<< Che diavolo è successo? >> chiede squadrando uno ad uno.

POV BOYD.
Seduto sul letto,continuo a fissare il nulla,non riuscendo a fare altro.

La radio si accende di colpo da sola,trasmettendo la voce di un bambino.

Spalanco gli occhi,riconoscendo la mia voce.

<< un'attimo prima era li,mentre pattinavamo e dopo.. era scomparsa. Lei non c'era più. >> sento la voce terrorizzata del bambino,la MIA voce e spengo la radio.

Poco dopo essa si riaccende.

<< è morta? >> continua a chiedere il bambino. il piccolo Vernon Boyd.

Spengo nuovamente la radio,guardando con terrore le mie stesse mani.

<< è colpa mia? >>

<< è morta? È colpa mia? È colpa mia? >> continuo a chiedere.

Le uniche parole che mi circondano: è morta?

POV DEREK.
<< Non dovresti essere qui. >> dico a Jennifer dopo essermi ripreso dall'ennesima svenuta.

<< Perché no? >> chiede lei.

<< Tu non mi conosci. Tutte le persone intorno a me,muoiono o si fanno del male. >> abbasso lo sguardo quando la verità mi colpisce in pieno petto.

<< Ho già sofferto e sono già stata male. >> sussurra Jennifer chinandosi verso di me.

Si avvicina al mio viso,facendo scontrare le nostre fronti e i nostri nasi,prima di unire le nostre labbra in un bacio passionale.

--
Osservo Jennifer,nuda,accanto a me.

Per poi osservare le mie ferite scomparse: mi ha guarito.

Sorrido per tornare ad abbracciare la donna con cui dopo anni,ho fatto l'amore.

POV HOPE.
Dopo esserci divisi, Allison e Stiles a cercare Scott e io e Lydia a cercare Boyd,io e la rossa ci ritroviamo nella piazzola del Motel,accanto all'autobus che ci ha portati fino a questo posto maledetto.

<< Shh,non piangere. Oddio cosa devo fare con te?! >> sentendo la voce di una donna e del pianto di un bambino io e Lydia ci giriamo di scatto ma nessuno ci segue.

È come con i due ragazzi nella stanza.

Solo noi possiamo sentire.

Mi giro verso Lydia che ha di nuovo il suo sguardo terrorizzato.

Entrambe pallide,ci avviciniamo il più possibile alla provenienza del suono,trovandoci di fronte a un tombino.

Ci inginocchiamo,sentendo la voce più forte.

<< Shh ora dormirai. Dormiremo insieme,okay? >> dice la donna per poi aprire un rubinetto.

<< Oh mio Dio,no... >> Lydia spalanca gli occhi mentre altre lacrime cominciano a scendere dai nostri occhi.

<< LO STA AFFOGANDO! LYDIA,QUALCUNO STA AFFOGANDO! >> urlo con tutto il fiato che ho,correndo verso la stanza di Boyd e Isaac.

Entrando nel bagno noto dei piedi fuori dalla vasca.

Urlo capendo che Boyd si sta suicidando.

Mi avvicino notando che ha una cassaforte sul petto,in modo da non poter uscire dall'acqua.

Lydia si allontana lentamente,pallida,fin troppo,andando a sbattere contro la stufa,bruciandosi il braccio.

<< IL CALORE! AIUTA! >> detto questo corre a gambe levate chissà dove.

Provo a spostare la cassaforte ma inutilmente,è troppo pesante.

Sento un gemito nella stanza e spaventata sussulto.

Mi giro lentamente e mi avvio verso il letto,sentendo qualcuno battere i denti.

Mi metto in ginocchio e mi sporgo sotto al materasso,alzando le coperte.

Urlo trovando Isaac con sguardo allucinato,sotto il letto.
Lydia entra in quell'instante e capendomi al volo,mi lancia uno di quei carburanti che vengono usati anche come esplosivi.

La accendo e attenta a non bruciarmi,mi avvicino ad Isaac,sperando che funzioni.


--
Dopo aver trovato Stiles,ci avviamo tutti insieme nella stanza di Scott.

Mi fermo immediatamente,trovando davanti a me una scena che resterà impressa per sempre nella mia mente.

Scott nella piazzola del Motel,la benzina sparsa intorno a lui e uno dei carburanti che abbiamo usato io e Lydia in mano.

Sento Allison sussurrare il nome di Scott,in preda alle lacrime.

Sbianco,avvicinandomi il più possibile al ragazzo che sta tentando di suicidarsi. Il mio migliore amico.

Non è tanto il fatto di vederlo li in,pronto a morire.

La cosa che mi preoccupa di più, è il suo sguardo.

Perso,come qualcuno che sa di non aver più nulla. Ma qui si sbaglia. Lui non è solo.

Nessuno si salva da solo.

<< Scott? >> Stiles si avvicina,molto lentamente,quasi piangendo.

<< Non c'è speranza. >> sussurra Scott,continuando a guardare il pavimento.

<< Che dici? C'è sempre speranza. >> dice Allison.

<< Non per me. Non per Derek. >> replica Scott alzando lo sguardo verso di me.

Aggrotto le sopracciglia a quella frase. Cosa c'entra Derek?

<< Derek non è morto per colpa tua. >> afferma Allison,mandando in frantumi il mio cuore.

Derek è morto?

Inizio a piangere per tutto ciò che sta accadendo.

Sento qualcuno prendermi per mano,e girandomi alla mia sinistra incontri gli occhi azzurri di Isaac.

Lanciandomi un'occhiata Stiles si gira per rivolgersi al suo migliore amico << Scott,non sei tu. Questo non sei tu. È una voce nella tua testa. >>

Scott lo guarda,una smorfia sul viso << ti ricordi come ero prima del morso? Come eravamo? Non eravamo niente. Né popolari,né bravi a lacrosse. Eravamo nessuno. Dovrei tornare a essere nessuno. >>

Stiles con le lacrime agli occhi inizia ad avvicinarsi sempre di più a Scott,che ormai sta chiaramente delirando << Scott,ascoltami. Non è vero che non sei nessuno. Sei qualcuno. Scott sei il mio migliore amico. Ho bisogno di te.. >> Stiles singhiozza,prendendo la mano di Scott con cui tiene il carburante,nella sua << Scott tu sei mio fratello. Se lo farai,dovrai portarmi con te. >>

Scott che adesso è anche lui in lacrime,lascia andare l'arma letale che tiene in mano,lasciandola nelle mani di Stiles.

Quest'ultimo la butta il più lontano possibile,abbracciando Scott.

Una folata di vento spinge la miccia,dove si trova la benzina,iniziando a bruciare tutto.

Urlando ci buttiamo sui ragazzi,proteggendoli dalle grandi fiamme.

Girandomi noto qualcosa che mi sconvolge ancora di più.

Qualcosa che tormenterà le mie notti già rovinate.

Il giorno dopo.

POV LYDIA.
La porta si apre di scatto,facendoci svegliare tutti.

Dopo ciò che è avvenuto la scorsa notte,abbiamo deciso di dormire sull'auto.

Perciò ci siamo ritrovati,io,Hope,Allison,Stiles,Scott,Boyd e Isaac nel pullmino giallo che ci ha portati qui.

Dopo aver spiegato a Hope cosa era successo a Derek,la ragazza,con me e Allison,si è lasciata andare in un pianto disperato.

Osservo il viso shockato del Coach,prima che sussurra un << Non voglio sapere. >>

Girandosi verso gli altri giocatori di Lacrosse,inizia ad urlare come suo solito << La partita è stata rimandata! Quindi ora,direzione casa! >> per poi finire col suonare il suo stupido fischietto.

Noto Ethan sedersi accanto a Scott e ci avviciniamo tutti ai loro sedili.

<< Non so che è successo la scorsa notte,ma mi avete salvato la vita. Quindi,grazie. Vi dirò una cosa: pensiamo che Derek sia vivo >> a queste parole Hope e Scott sobbalzano,presi da una strana euforia << Ma ha ucciso uno dei nostri,quindi o si unisce al branco di Deucalion e uccide uno dei suoi,oppure Kali lo andrà a cercare e noi lo ammazziamo. >>

Mi distraggo dalla conversazione,quando il Coach inizia a passare tra i posti per cercare di portare silenzio.

Allungo la mano verso il suo collo,come se fossi incantata,prendendogli quel dannato fischietto.

Lo osservo bene,per poi mettere una mano davanti alla bocca e fischiare.

Quello che vede fa scandalizzare tutti noi.

Strozzalupo.

<< Ogni volta che il Coach soffiava,tutti voi eravate "sotto incantesimo" >> afferma Allison guardando i licantropi.

Stiles guarda male il fischietto come se volesse ucciderlo con lo sguardo per poi strapparmelo dalle mani.

Lo osservo aprire il finestrino,con movimenti fluidi, e gettare quell'oggetto sul ciglio della strada,proprio quando il bus parte.

Sorridiamo per poi sentire un urlo tremendo.

<< STILINSKI IL MIO FISCHIETTO!!!!! >>

You Don't Have To Be Alone.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora