Death.

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Apro lentamente gli occhi e mi stiracchio come un gatto.
Anche se io odio i gatti. Seriamente mi fanno veramente schifo,non esistono animali peggiori.

Sento qualcosa di morbido e mi accorgo,con una smorfia,di essere su un divano con dei fiori ricamati sopra.
Odio anche i divani a fiori,si.

Mi alzo lentamente,riconoscendo il tavolo da soggiorno,il televisore e il resto dell'arredamento della casa di Scott.

'La festa.' penso fra me.

Spalanco gli occhi chiedendomi come sia possibile che mi trovi in quella casa.

- Buongiorno,cara. - sobbalzo al suono della voce femminile che mi coglie di sorpresa.

Mi giro e incontro il sorriso materno di Melissa.

- Buongiorno,Melissa. - accenno un sorriso,chiedendole perché non sono a casa di Derek.

'Casa mia.'

Un sorriso amaro si forma sulle mie labbra mentre Melissa risponde - Tesoro,dopo quello che è successo ieri sera ti sei addormentata. Quindi Scott ha deciso di portarti qui. -

Diverse immagini si formano nella mia testa: i corpi di Stiles e Heather pieni di graffi e con le teste staccate.
'Devi darti una calmata.'

- Stiles è tornato a casa? - chiedo sembrando una mammina.

- Si,Scott è con lui. Io stavo andando a lavoro,vuoi che ti accompagni? - mi domanda Melissa gentilmente.

'Devo schiarirmi le idee.'

Scuoto la testa- Credo che farò due passi. Scusa il disturbo e grazie mille per tutto. - scappo via sentendo un -torna quando vuoi- alle mie spalle.

Cammino diretta verso la casa dello sceriffo e di Stiles.

Chi può mai aver ucciso Heather? È la domanda che ci poniamo tutti.

Stiles dopo l'interrogatorio con la polizia ci ha detto come si sono svolte le cose: era andato a prendere un preservativo nel bagno del fratello di Heather,non aveva tenuto segreti con me e Scott,e quando è tornato nella cantina dove si trovavano,era scomparsa.

La finestra era spalancata,cosa alquanto sospetta dato che era chiusa prima che Stiles se ne andasse.

I miei pensieri vennero interrotti da qualcosa.

O meglio qualcuno che mi veniva addosso.

- Oddio mi scu.. - mi blocco immediatamente vedendo uno dei gemelli di scuola nostra.

Ethan o Aiden. Dio sono uguali.

'Tanto uguali quanto fighi.'

- No scusami tu,non ti avevo visto. - dice il ragazzo di fronte a me.

E immediatamente mi riscuoto dai miei pensieri ricordandomi chi è.
Un alpha. Uno dei cattivi.

Sorrido nervosamente e faccio per passare oltre ma vengo bloccata da una mano sul mio polso.

Mi giro di scatto,vedendo il sorriso dell'alpha di fronte a me.

- Tu sei di scuola nostra,vero? - chiede con una voce stranamente..gentile.

Poche persone mi notano,e di sicuro questo ragazzo non è una di quelle.
- Si! - esclamo con fin troppa enfasi.

Evidentemente,ha pensato che fossi interessata a conoscerlo,dato che con un sorriso caloroso allunga una mano verso di me - Io sono Ethan, piacere. - sarei disposta a prendere la sua mano ma credo che riuscirebbe a sentire quanto sto sudando e quanto il mio cuore batte velocemente.

You Don't Have To Be Alone.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora