undici (thunderstorm)

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Sono nella mia macchina. Mi sono asciugata tutte le lacrime e mi sono struccata, rimettendo un po' di mascara sulle ciglia bagnate. Il mio piede preme sul tasto dell'acceleratore, nervosamente batto alcune dita sul volante. Quello che sto per fare è da pazzi, ma non mi interessa davvero. Voglio solo che Harry capisca, voglio solo che Harry mi capisca.

Parcheggio di fronte a casa sua e scendo velocemente dalla macchina, sbattendo lo sportello. Suono ripetutamente al campanello e, senza nemmeno chiedere chi sono, il cancello viene aperto. Lascio perdere ed entro velocemente dentro, andando verso la porta d'ingresso, che anch'essa trovo già aperta.

Il viso conosciuto del ragazzo dell'altra volta, che ho scoperto essere il cugino di Harry, si para davanti alla mia visuale, bloccandomi sulla soglia. Un sorriso tenero è sulle sue labbra, mentre mi guarda.

"Mhh, ancora qua?" Mi domanda. "Ti sono mancato allora." Scherza, ma io non sono in vena di fare qualcosa del genere adesso.

"Posso entrare per favore?" Lui annuisce e si sposta, facendomi passare. La prima cosa che vedo quando entro in quell'enorme casa, è un vaso rotto a terra e uno specchio crepato.

"Si, Harry è stato molto violento." Risponde alle mie domande mentali, come se avesse capito. Io sbarro gli occhi e spalanco leggermente la bocca, incredula.

"H-Harry ha fatto questo?" Balbetto.

"Già, circa una decina di minuti fa, o forse di più." Dice e io scuoto leggermente la testa, non volendoci nemmeno credere.

"Puoi dirmi dov'è la sua camera?" Domando e lui sembra pensarci su.

Ammicca. "Potrei dirti dov'è la mia di camera."

"Per favore, è una cosa seria..." Non ricordo il suo nome e faccio uno sguardo per farglielo dire.

"Dylan."

"Ecco, è una cosa davvero importante Dylan, puoi dirmi qual è la camera di Harry per favore?" Lo prego.

"Non credo sia il caso che tu vada, non vuole vedere nessuno e non vorrei ti facesse del male." Mi dice dolcemente.

"Harry non mi farebbe mai del male." Affermo. E sono sicura di quello che dico.

"Non lo so, visto che presumo che il motivo di quello specchio crepato e di quel vaso rotto, sia tu." Mi risponde e io sospiro.

"Senti, Harry ha confuso un po' le cose e si è sfogato in malo modo. Ma io ho bisogno di parlargli. Devo farlo, quindi devi dirmi qual è la sua camera." Più decisa, gli dico di nuovo di indicarmi la stanza del meraviglioso ragazzo che sto cercando.

"State insieme?" Mi domanda, cambiando completamente discorso.

Arrossisco e abbasso lo sguardo. "Io-Lui, no. Noi siamo-ecco siamo solo amici."

"Non sembrerebbe. Lui sembra completamente infatuato di te e tu sembri ricambiare visto che è già la seconda volta che vieni qui per farti perdonare." Mi dice.

"È solo complicato. Io e lui siamo solo amici. Nulla di più e nulla di meno. Io tengo tantissimo a lui, come lui fa con me, ma non stiamo insieme e, dopo quello che è successo oggi, non credo nemmeno di interessargli minimamente più."

"Perché? Cosa è successo?" La sta portando troppo alla lunga, e io ho bisogno solo di parlare con Harry.

"È una storia troppo lunga." Dico, cercando di liquidarlo. Se non vuole dirmi lui dov'è la camera di Harry, la cercherò io.

"Ho tempo." Mi risponde furbescamente.

"Ma io no." Gli rispondo, un po' duramente. "Quindi adesso se mi dici qual è la camera di Harry, non aprirò tutte le porte della casa."

Shifting  ➳ [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora