CAP.8

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"abbiamo trovato quest'uomo che aggrediva una donna, e nel sangue trovammo droga e alcool"
Cosi disse il carabiniere, io non sapevo cosa dire.
Gaia, dalla finestra di casa sua, vide me parlare con un carabiniere e scese giu a chiedermi cosa era successo.
Le avevo detto che ora avevo capito chi era veramente mio padre. Un bastardo.
Mio padre andò in galera. Non mi ricordo per quanto.
Io restai a casa da solo, ma tanto ormai c'ero abituato.
Gaia era molto dispiaciuta per me, ma io le dissi che non era niente, anche se dentro di me, morivo di nervoso e mi veniva da piangere, ma non ci riuscivo.

1 anno dopo.

Ora ho 15 anni, come Gaia.
Ormai tutti sapevano di noi.
Sfortunatamente anche una nostra "amica".
Si chiama Nicole, lei aveva 13 anni ed è americana.
Era molto gelosa di me e Gaia, forse perchè mi ama.
Ha i capelli lunghi e castani, ma non è il mio tipo.
Era a scuola con noi, fortunatamente non in classe.
Io e Gaia eravamo in sezione A, lei in sezione C.
A merenda mi stava sempre vicina e mi offriva la sua merenda. Io cercavo sempre di starle lontano e andare da Gaia sennò dopo si arrabbia.
Comunque, la mia vita è uno schifo, mio padre in galera, sempre a casa da solo, in classe mi guardano come fossi un estraneo, be un po lo sono.
L'unica cosa che mi fa felice è Gaia.
Mi veniva a trovare ogni pomeriggio perchè la mattina non poteva.
Un giorno, ero a casa da solo e sentì il telefono squillare. Era un carabiniere, che mi disse fra quanto mio padre poteva uscire da galera.

LA STORIA DI UN RAGAZZO SENZA PAURADove le storie prendono vita. Scoprilo ora