Erano le 23:06. Gaia era a casa mia, perchè suo padre e sua madre avevano faccende da sbrigare.
Mio padre era al piano di sotto che dormiva in divano, con la coperta fino al mento e un piede scoperto. Noi, gaia ed io, eravamo nel letto matrimoniale. Stare accanto a lei era come.. Abbracciare un cuscino morbidissimo. Mentre ci guardavamo, uno di fronte all'altro, lei mi guardò e mi accarezzò la guancia. Io, poi, le.presi la mano e gliela baciai.
Lei mi prese il ginocchio e se lo mise nella sua pancia.
Guardandomi con amore, Gaia, mi disse che ero stupendo, e io risposi con un: anche tu.
Alla fine ci addormentammo, uno attaccato all'altro. Era bellissimo.
La mattina, Gaia dovette andare a casa tipo per le 10:00 e io restai a casa da solo. Mi feci da mangiare, pollo e patatine fritte, con un po di pane e speck.
Alla sera, mio padre non tornava, lo aspettai fimo a tardi
ma non tornava.
Io lo aspettai sul divano, finchè non mi addormentai.
Nemmeno la mattina seguente non c'erà, io, preoccupato, chiamai Gaia per dirli di mio padre e insieme andammo a cercarlo.
Dopo molto tempo, lo trovammo in un bar, ubriaco che chiedeva elemosina.
Io, con la forza lo portai a casa, e lui mi spiegò che voleva farebun po di soldini perchè era stato licenziato.
Lui, visto che era ubriaco, si dovette sfogare e mi dò una sberla sulla faccia.
Io me ne statti fermo. Non volevo fare del male a mio padre.
Gaia mi accarezzò.