Quando non hai niente non hai niente da perdere

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pov camila ( giovane)
è il 12 aprile 1912 ed io, camila cabello mi sto imbarcando insieme a mia madre sinuhe cabello e al mio "fidanzato" Caledon hockley per la prima volta sulla più maestosa nave mai costruita, almeno così dicono, il titanic.
arriviamo al porto in perfetto orario, mia mamma ci tiene moltissimo alla puntualità; appena scendo dalla macchina noto con grande stupore una folla immensa, - non capisco il motivo di tutto questo gran chiasso, non sembra più grande del mauretania - dico poco interessata; - si può essere scettici su tutto mia cara camila ma non sul Titanic, è molto più lussuosa e veloce di qualsiasi altra nave mai costruita- mi ripete Caled guardandomi con aria superiore - sua figlia è veramente impossibile da sbalordire - dice successivamente girandosi verso mia madre, la quale accenna una lieve risata ; mi fa venire la nausea il modo in cui mia madre lecca il culo a Caled solo per i suoi soldi.
lentamente ci dirigiamo lungo il ponte per salire a bordo; porto un vestito a righe viola e bianche con un enorme cappello di colore scuro, e due paia di guanti bianchi.

IN UN BAR LI VICINO...
pov lauren jauregui
ed eccomi qui, nel solito squallido bar di un porto a giocare a poker per vincere qualche soldo in più, insieme alla mia migliore amica Ally - lauren sei pazza hai scommesso tutto quello che abbiamo - dice lei abbastanza preoccupata; mi tolgo la sigaretta dalla bocca - quando non hai niente, non hai niente da perdere - dico tranquillamente mentre i nostri due avversari parlano tra di loro in una lingua a me sconosciuta - va bene è il momento della verità, la vita di qualcuno qua sta per cambiare- ally - le faccio un cenno con la testa e lei gira le carte - niente - niente - ripete lei - holaf - gira la carte - niente - dico io - Sven - gira le carte - ah due coppie - sospiro lentamente dando l'idea di aver perso - scusa tanto Ally - dico guardandola negli occhi - che scusa ? ma vaffanculo, hai scommesso tutti i nostri soldi...- scusa tanto ma non rivedrai tua madre per un bel po di tempo...perché noi ce ne andiamo in America; full ragazzi - dico mostrando le mie carte - evviva oh mio dio ti ringrazio - esulta lei alzandosi in piedi e prendendo i biglietti; sorrido cercando di prendere i soldi sul tavolo ma uno dei miei avversari mi afferra per la maglietta, provando a darmi un pugno, si gira e lo da al suo compagno, provocando le mie risate - andiamo - dico ad Ally e baciando i biglietti - torno a casa - capito vado in America - si gira urlandolo a tutti quelli presenti nel locale - no ragazza il Titanic va in America tra 5 minuti - dice il barista puntando l'orologio appeso al muro - merda ally sbrigiamoci-.
prendiamo le nostre sacche e corriamo sulla nave, saltando il controllo sanitario - aspettate !! aspettate !! siamo passeggeri - arrivate all'ingresso della nave, veniamo fermate da un sottufficiale - avete fatto il controllo sanitario ? - chiede guardandoci negli occhi - certo e poi non abbiamo pidocchi, siamo americane, tutte e due - ok salite pure a bordo-.
Arriviamo fino al corridoio della terza classe cercando la stanza C60 - ah eccola qui - appena entriamo vediamo due ragazze, una è alta con i capelli biondi l'altra bassa con i capelli castano scuro - piacere lauren jauregui- dico stringendo loro la mano; mi giro verso ally notando che si è sdraiata sul letto di sopra - Chi ti ha detto che spetta a te il letto di sopra ?- dico ironicamente.

pov camila ( giovane)
dopo aver sistemato i miei quadri nella camera riservata a me e a mia mamma ci dirigiamo, verso le sette di sera, a cena; sediamo a tavola conoscendo Margaret brown chiamata da tutti molly, fa parte di quella categoria che mia madre ama definire i nuovi ricchi.
il pomeriggio seguente navigavamo verso ovest lungo la costa dell'Irlanda, davanti a noi, l'oceano.

pov lauren
io ed ally stiamo correndo verso la prua salendo sulla punta della nave, affacciandoci a guardare i delfini saltare fuori dall'acqua; poco dopo mi arrampico sulla righiera urlando - sono la regina del mondo - sento l'aria che soffia sul mio viso e il sole che riscalda le mie guance, la sensazione che provo è indescrivibile.

my heart will go on (camren) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora